CAPITOLO 11

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(Nicole)

Mi stacco da Luca e con passo svelto sotto lo sguardo interrogativo dei miei amici sparisco .

Mi rifugio in casa e senza accorgermene le lacrime hanno già bagnato le mie guance.

Mi chiedo sempre perché io debba essere cosi emotiva.

Non mi sono mai trovata davanti a questo tipo di emozioni per un ragazzo.

Sono sempre state delle fisse passeggere e relazioni tanto per non essere la solita zitella di turno.

Eppure ora mi trovo in una situazione critica perché da una parte sto bene e dall'altra no, grazie a un solo suo sguardo vado in coma.

Mi prende un infarto appena sento suonare il campanello.

In questo momento non ho bisogno di nessuno.

O meglio ho bisogno di lui.

Un'altra volta suonano.

Mi asciugo le lacrime e apro.

Rimango sbalordita nel trovare Luca davanti a me.

Faccio per chiudere la porta,  perché non voglio essere vista da lui in queste condizioni , ma non me la da vinta e la ferma con il piede per poi entrare in casa definitivamente.

Gli do le spalle e mi dirigo verso le scale.

Un solo passo e vengo fermata dal braccio.

Mi fa mettere davanti a lui in modo che siamo uno di fronte l'altro.

Io: Luca ti prego vai via è un momento delicato

Luca: non me ne vado manco se mi costringessi a farlo. Ti ricordi che ci siamo promessi appena conosciuti? "insieme contro tutto e tutti nonostante tutto e tutti", perciò se stai male tu sto male anche io

Non capisce proprio che il problema è proprio questo. io non posso essere un'amica per lui.

Io: Luca lascia stare non puoi capire, grazie lo stesso

Luca: non scherzare Nicole dimmi che cazzo hai all'improvviso eh

Non riesco a trattenermi più di così ma devo farlo.

Lo so che quello che sto per fare mi farà ancor più soffrire ma non posso farci niente.

Io: ho bisogno di stare sola quindi per favore vattene non voglio ne sentirti ne vederti quindi non cercarmi.

Non dice nulla.

Mi guarda solo scioccato.

Prende la giacca e in men che non si dica esce sbattendo forte la porta.

E io crollo sul pavimento iniziando un pianto isterico.

(Una settimana dopo)

E' passata una settimana da quando non vedo ne parlo con Luca.

Come mi sento?

A dirla tutta questa pausa non ha fatto altro che uccidermi.

Vorrei parlargli di tutto.

Oggi ritorno a scuola ma non so quanto lui mi vorrà vedere.

Finito di preparami esco di casa e mentre mi avvio  alla fermata dell'autobus gli mando un messaggio con scritto "ti devo parlare per favore".

Aspetto svariati minuti ma nulla da fare nessuna risposta.

Nel mentre non mi sono nemmeno accorta di essere arrivata a scuola.

Mi avvio verso il gruppo che appena mi vede si sorprende.

Mi sono stati accanto nonostante io non volessi.

Mi hanno sempre cercata anche solo per un "come stai?" e la cosa mi fa più che piacere.

Shiva e Giulia mi sono pure venuti a trovare.

Giulia però è l'unica a sapere di Luca e quello che provo .

Spero non gli abbia detto nulla.

Arrivo davanti e lei subito mi salta addosso.

E' veramente un tesoro questa ragazza.

Anche gli altri mi salutano calorosamente.

Appena mi siedo una mano mi fa alzare afferrandomi per un braccio.

Luca.

A vederlo di nuovo le stesse emozioni riemergono.

Il cuore potrebbe fermarsi da un momento all'altro.

Luca: vieni con me, ora.

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