CAPITOLO 5

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(Nicole)

Arriviamo davanti al bar dove si trova Giulia.
Vedo Luca non intenzionato a scendere però...

Io: ehm scusa ma tu non scendi?
Luca: no, magari vi raggiungo dopo ma ora ho da fare
Io: oh! Va bene

Dovrei salutarlo? Mi prende male.
Io: allora ciao ci vediamo
Luca: sì, ciao

Faccio per scendere dalla macchina ma lui mi ferma tirandomi per il braccio e mi lascia un tenero e morbido bacio sulla guancia.
Gli sorrido e rossa peggio di un pomodoro scendo velocemente.
Mentre mi avvio all'entrata del bar sento la macchina sfrecciare via.
Non so cosa mi stia succedendo ma so solo che non va bene.
Caccio via i maledetti pensieri e entro.

Giulia: eccoti! Ce ne hai messo di tempo ahahah

Mi stampa due baci sulla guancia per poi farmi sedere accanto a lei.
Dopo pochi secondi arrivano anche i ragazzi che mi salutano tutti calorosamente per poi accomodarsi.

Io: in realtà Giulia mi sono persa però fortunatamente Luca mi ha dato un passaggio fino a qui

Elia si strozza con l'acqua dopo aver sentito la mia risposta

Elia: Luca? Luca il nostro amico?
Io: si sì lui perché?
Giulia: perché è veramente strano , di solito Luca odia far salire molta gente nella sua macchina
Io: oh

Fortunatamente cambiamo discorso. Non sapevo minimamente che rispondere.
Che imbarazzo.

(Qualche ora dopo)

Siamo davanti a casa mia e stiamo discutendo da mezz'ora perché io non ho la minima voglia di andare ad una festa mentre tutto il gruppo mi vuole con loro.
Sinceramente non sono una tipa da festa o da discoteca. Poi cosa dirò a mio padre? Sicuramente non vuole, lui odia questo tipo di cose.

A interrompere i miei pensieri è l'arrivo di Luca.
Luca: ciao rega! Che ci facciamo qua?
Shiva: stiamo facendo cambiare idea a Nicole per farla venire con noi alla festa di sta notte

Luca fa un ghigno e mi fissa negli occhi con fare provocatorio
Luca: che c'è? Il paparino e la mammina non ti lasciano uscire la notte? Oppure da brava bimba hai il coprifuoco alle 9?

Apro la bocca sbalordita.
Come cazzo si permette di giudicarmi in questo modo?
Che cazzo ne sa lui della mia vita?
Chi si crede di essere poi!?!!
Cazzo non so che fare.
Ma non posso dargliela vinta.
Caccio indietro le lacrime che minacciano di uscire e con fare più provocatorio del suo mi avvicino al suo viso.
Lo tiro verso di me dalla giacca e furbamente sorrido.

Io: ci sarò!
Lo spingo via piano.
Saluto gli altri e entro in casa lasciandolo lì fermo, impalato come se avesse visto un fantasma.
1-0 per me caro Luca .

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