"C'è un pericolo nei segreti, sia nel cercarli che nello svelarli.
Alcune cose sono fatte per restare nascoste alla vista.
Alcuni misteri sfidano la comprensione e a volte persino le cose che crediamo di conoscere non sono tali.
Certi segreti dovreb...
Io, Taehyung, Jimin e Jungkook eravamo usciti da scuola e ci eravamo incamminati nel bosco per arrivare a casa. Taehyung mi teneva per mano. Era calda, a differenza della mia. Ormai era un mese che stavamo insieme. Ero davvero felice. Ero felice per la prima volta in vita mia. Ma come ogni cosa bella, era destinata a finire presto.
Ji:<a che punto è l'astronave?> Chiese Jimin. io:<Tobio ha detto che ci vorrà ancora una settimana> Taehyung si rattristò. Kook:<una settimana!? Ma è pochissimo!> Annuì dispiaciuta. io:<già>
D'un tratto sentimmo una voce provenire da dietro alcuni alberi. Ji:<cos'è stato?> Chiese spaventato. Kook:<caga satto> rise. Tae:<oi! Chi è là?!> Come risposta ricevemmo alcuni versi incomprensibili. Versi che conoscevo fin troppo bene. Da dietro gli alberi uscì un essere umanoide dalla carnagione decisamente troppo pallida, alto circa due metri.
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Mi venne quasi un infarto. Era un predecessore. Perché era vivo? Avrebbe dovuto essere morto.
Kook:<chi sei?! E cosa ci fai qui??> Taehyung notò la mia espressione sconvolta. Tae:<hey tutto okay? Che hai?> io:<lui è...> Feci un respiro profondo. io:<un predecessore> non riuscivo a staccarli gli a chi di dosso. Ero incredula. Tae:<un predecessore? Veramente?!> Chiese tutto contento. Ji:<ma non erano tutti morti> Cercai di mantenere la calma. Kook:<sa parlare la nostra lingua?> Sussurrò. Kook:<salve signore!> Fece per avvicinarsi. io:<Jungkook> lo fermai subito. io:<non avvicinarti> dissi.
X:<è da tempo che non ci vediamo, Kira> io:<non dovresti essere qui> X:<mi ci hai portato tu qui> Cosa? Allora era lui l'altra presenza che Tobio aveva rivelato sulla mia astronave. Dannato. X:<abbiamo un conto in sospeso noi due> Tae:<Kira di cosa sta parlando?> io:<niente> dissi secca. X:<ma come non hai detto ai tuoi amici chi sei? O meglio cosa sei?>
"C'è un pericolo nei segreti, sia nel cercarli che nello svelarli. Alcune cose sono fatte per restare nascoste alla vista. Alcuni misteri sfidano la comprensione e a volte persino le cose che crediamo di conoscere non sono tali. Certi segreti dovrebbero rimanere intatti."
io:<stai zitto> X:<altrimenti? Mi ucciderai come hai fatto con tutti gli altri?> I tre ragazzi mi guardarono confusi. io:<tu dovresti essere già morto> X:<e invece sono qui, in carne ed ossa> io:<che cosa vuoi?> X:<vendetta. Tutti questi anni di conquiste, violenze, massacri, non era nulla di personale. Ma ora sappi, che quello che voglio fare a questo caparbio, irritante, piccolo pianeta me lo gusterò fino in fondo> io:<sei solo, non puoi fare nulla> X:<ridurrò in briciole questo universo fino all'ultimo atomo e poi ne creerò un altro, brulicante di vita, consapevole non di cosa ha perso ma solo di cosa ha ricevuto, un universo grato> io:<un universo nato dal sangue> X:<non lo sapranno, perché non sopravviverai per raccontarlo>
Kook:<Kira cosa sta succedendo?> io:<andate via> Tae:<no, non ti lasciamo sola-> io:<ANDATE VIA!> Ji:<Kira..> Tae:<quello che ha detto è vero?> io:<dovete andare via> Tae:<No!> Non mi lasciarono altra scelta. Con uno dei dispositivi che mi aveva dato Tobio creai una botola semitrasparente e spinsi dentro i tre ragazzi. Sarebbe servita come scudo. Aveva una durata di un'oraora, quindi dovevo sbrigarmi. Per un'ora nulla poteva entrare o uscire da lì.
Mi girai verso il predecessore. Ci separavano circa 4 metri. X:<so cosa significa perdere, sentire disperatamente di avere ragione e nonostante ciò fallire. È spaventoso. Fa tremare le gambe. Ma io mi chiedo, per quale fine? Lo temi, lo sfuggi, ma il destino arriva ugualmente. Ed ero eccolo, o dovrei dire, eccomi> io:<parli troppo per i miei gusti> X:<la bilancia universale tende verso l'equilibrio grazie al vostro sacrificio> io:<l'unico sacrificio sarà il tuo> Mi avvicinai a lui a passo deciso. X:<oh? Ti stai avvicinando?> io:<non posso spaccarti la faccia se non mi avvicino>