The mistery style

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L'uomo camminava lungo Baker street, appena uscito dalla sua casa posta all'inizio della via, a lui piaceva definirla li. Sapeva che tra 200 metri avrebbe svoltato a destra per entrare in Jordan street e andare al suo bar preferito, là aveva molte persone da poter esaminare, naturalmente sapeva anche dove abitavano. Uno dei suoi tanti e strani passatempi. Era già buio, Londra coperta dalle sue solite nuvole che stasera lasciavano scoprire la luna, affinchè potesse illuminare la strada all'uomo, i lampioni non si accendevano prima di una certa ora. Avrebbe potuto farlo lui stesso, sapeva a chi chiedere e le sarebbe bastano un piccolo giochetto elementare, ma quella sera scelse il buio. Arrivò all'incrocio e svoltò. Dopo altri 50 metri sarebbe arrivato. Senti sotto i suoi piedi la metro che passava, pensò "treno delle 5.40 pm, in partenza dalla stazione est e diretto a king's cross. Ci arriverà tra-diede un veloce sguardo al suo orologio da polso- esattamente 8 minuti". E lui sapeva sempre ciò che diceva.

Spinse la porta d'entrata e si trovò davanti subito un infermiere, il solito, 1.76 d'altezza, una moglie e due figli, ah già, anche un'amante; il solito banchire stressato per il troppo lavoro con un gatto e due cani, a quanto pare i soli che lo aspettavano a casa per la cena; e infine il barista. Sempre li dietro al bancone, restava fino alle 8 pm ogni giorno, apparte il martedì, era il suo giorno libero. Appena lo vide gli fece un segno leggero con la testa e lui si fece servire il suo solito espresso.

Si guardò un po' intorno, per identificare le altre persone presenti, non molte in effetti. Solo un poliziotto, una cassiera, due bambini forse figli del giornalista seduto al tavolo vicino alla finestra a destra, e... Un uomo. Un uomo con un impermeabile, loro li chiamavano "coats" a Londra, ma più chiaro rispetto al suo. Era di spalle e non riusciva a vedergli la faccia. Decise di avvicinarsi, sembrava starsene li seduto ad attendere qualcuno, con uno strano oggetto brillante in mano, ma solo da una delle estremità.

-Signore- si rivolse a lui -molto piacere io sono il signor Sherlock Holmes.- gli porse la mano.

Lui si voltò all'istante e lo accolse con un sorriso a 360° con gli occhi pieni di stupore. -Ah! Non ci posso credere è proprio lei!!- gli strinse la mano e gliela strattonò -non credevo che l'avrei mai incontrata! Finalmente!! Non pensavo di essere arrivato a quest'epoca! Ah!-

-Ma scusi lei signore chi è?- ancora, anche con l'aiuto del suo talento, non riusciva a capirlo.

-Oh ma certo certo!! Che stupido- tenne quel suo sorriso -io sono il Dottore.

LIGHTS OF LONDONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora