A mad man with a box

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L'uomo seguì il Dottore nel TARDIS, spazio che aveva avuto modo di vedere esattamente qualche minuto prima. Non sapeva come funzionava quella macchina, ma aveva notato un meccanismo, dei pulsanti, leve e anche un monitor.

-Ebbene Dottore? -chiese Donna -ora che facciamo? Quei cosi stanno distruggendo la città e noi ce ne stiamo qua dentro buoni buoni e al sicuro. Propongo del thè! Vuole del thè signor Sherlock?

-Ohh andiamo Donna! Ti sembra il momento del thè?!- intervenne il Dottore

-A te sembra il momento di giocare con la tua nave spaziale?

Il dottore guardò la donna con sguardo rimproveratore e alquanto sorpreso.

-La mia tardis non è una semplice nave spaziale. Con lei posso viaggiare in tutto lo spazio e il t- Donna lo interruppe

-Si si si. Tutto lo spazio e il tempo eccettera eccettera blabla. Possiamo andare dal governatore o no?

-Se mi posso intromettere -naturalmente lui non aveva bisogno del permesso, infatti senza aspettare una risposta dalle due parti continuò -direi che andare dal governatore sia giusto come sbagliato. Pensate un attimo. Loro vogliono esattamente questo, quindi potrebbe essere saggio non assecondarli, ma altrettanto saggio sarebbe andarci, proprio perchè pensano che non lo faremmo mai.

Il Dottore aveva uno sguardo da pazzo e guardò Donna con un sorriso 

-Capisci perchè Sherock Holmes è così importante? Oh quei fantastici romanzi. E poterlo invece conoscere dal vivo!! Ah ah!- e fece un giro su se stesso ridendo. Donna guardò l'investigatore con sguardo di scusa come per dire "è solo la sua pazzia interiore, perdonalo". Il Dottore smannettò un po' sulla console, tirò due leve e schiacciò un pulsante. Lui non fece in tempo a reggersi e cadde, daltronde nessuno l'aveva avvertito.

LIGHTS OF LONDONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora