La nuova vita della mia migliore amica

3.Quello che perderei

July's P.o.v

Sarà almeno mezz'ora che facciamo i compiti...

Martina e Matthew stanno sulla stessa espressione da quello che ormai è un tempo indefinito.

Sarò strana, ma odio quando facciamo i compiti insieme: mio fratello finisce sempre per intrufolarsi nel nostro silenzio con la scusa che non è capace a fare qualcosa... Finisco sempre per stare in fondo al tavolo DA SOLA perché loro hanno i compiti uguali e io no.

"Volete da bere?" Non ricevo risposta dai concentratissimi matematici così mi alzo DA SOLA e mi dirigo verso la cucina (ma soprattutto verso il frigo) per prendere una Coca Cola.

"Hey Ju io devo andare!" sento dalla stanza accanto

Ritorno verso il tavolo dove Marty è tutta impegnata a ritirare i suoi indecifrabili fogli nella borsa stropicciandoli ancora di più.

"Come mai?" -chiedo- "Pensavo ti fermassi a cena"

"Sì, ma i miei hanno organizzato qualcosa... Devono 'Dirmi una cosa importante'"

"è tutto okay?" chiedo un po' preoccupata.

"Sì! Sarà un altro discorso sul fatto che mi vedono giù... Come l'altro mese che mi hanno portato al cinema dove non potevo fare scenate e mi hanno chiesto di Logan..."

Da tanto non sentivo pronunciarle quel nome senza pianti isterici... Dopo un periodo che mi é sembrato eterno, la vedo di nuovo felice... Tutta colpa di quella stupida borsa di studio!

Non che non sia felice per lei, ma ormai vivo con la costante paura di poterla deludere e che così torni ad autocommiserarsi.

Guardo con la coda dell'occhio Matt che però non mi nota...

"Okay, fammi sapere..." dico ancora io prima che varchi la soglia d'ingresso.

"Certo! Ti chiamo 'sta sera!"

E scompare dalla mia visuale, in lontananza, fino a diventare solo un punto colorato tra tantissimi altri punti colorati.

Marty's P.o.v

Cammino il più veloce possibile: non perché sia curiosa di cosa mi diranno i miei, ma perché fa freddo e devo scaldarmi.

Non ho ancora avuto il tempo di dirgli della borsa di studio; forse saranno felici per me e la pianteranno di assillarmi...

Non posso biasimarli: sono la loro unica figlia e hanno semplicemente paura che io faccia cose di cui potrei pentirmi... Tipo quando sono andata alla tomba di Logan, qualche giorno dopo il funerale, e pioveva forte forte e un fulmine ha colpito proprio l'albero vicino a me: sono tornata a casa fradicia e sconvolta e non mi hanno più fatto uscire con la pioggia per settimane.

Forse ora sarà diverso... Dopo questa conversazione.

Attraverso il vialetto a grandi falcate ed entro in casa annunciandomi a gran voce: "Sono arrivata!!"

Oh no, brutto segno... Hanno preparato le lasagne: il mio piatto preferito... Prepariamoci a un'altra romanzina esistenziale su di me e la mia vita...

"Ciao Tesoro! Siediti, siediti a tavola!" gracchia mia madre euforica e io obbedisco perché, sinceramente, mi fa un po' paura...

"John!! Scendi subito prima che si raffreddi!!" e anche mio padre si accomoda di fianco a me dopo avermi dato un leggero bacio sulla fronte.

Userò la tattica di partire in quarta così non potranno fermarmi: "Okay, prima che diciate qualsiasi cosa, oggi a scuola ci hanno detto che metteranno in palio 10 borse di studio e..."

"E se la vinci studierai a New York..." -mi interrompe bruscamente mio padre- "Lo so, ho visto il padre di Matt e July, oggi, dopo il lavoro..."

Sono sorpresa: papà non sa mai niente prima di nessuno. è troppo impegnato e ritiene tutto superfluo se tanto ci sono già io per dirglielo.

"è solo il papà di Matt, comunque..." preciso io perché July l'avrebbe fatto...

"Siete felici per me?! Riuscirò a farcela, lo so!" continuo dopo attimi di silenzio imbarazzante.

"Ne siamo certi Martina, ma non è questo quello di cui dobbiamo parlare..."

"Ma non c'è bisogno che ne parliamo, sono felice adesso! Lo giuro!"

"No no no! non è nulla del genere!"-interviene rassicurante mia madre- "Stiamo semplicemente cercando di dirti, senza mezzi termini, che... Tuo padre ha ricevuto un'offerta di lavoro!"

"WOW! Grande! Non guardate la mia faccia che non esprime a pieno la mia felicità, ma sono davvero contenta per te papà!"

E lo penso davvero.

"Sì, ma il bello arriva adesso!"continua mia madre sempre più euforicamente inquietante...

"Ci trasferiamo!" gridano in un coretto stonato.

"Noi sappiamo quanto non ti piaccia vivere qui e..."

"FERMI FERMI FERMI!!! COSA?! Ci trasferiamo?! DOVE?!"

"Ho ricevuto un importante incarico dalla mia società: mi occuperò di marketing e finanze in una filiale più grande e al doppio del salario..."

"DOVE!?!?" strepito istericamente.

"Los Angeles"

Ho sognato il momento in cui me ne sarei andata dall'Oregon da quando avevo 7 anni. Avrei salutato tutti tra le lacrime, ma io non avrei pianto perché stavo per inseguire il mio destino: sarebbe stato di gran lunga il giorno più bello della mia vita. Quando ho saputo di New York ho provato quella stessa sensazione di libertà che sempre avevo immaginato!

Quindi potrete immaginare il mio stupore quando esattamente 3 secondi fa, dopo aver sentito del trasferimento, sono scoppiata a piangere.

Avevo sempre pensato a tutto già che avrei trovato andandomene da Eugene, ma non a quello che avrei perso!

Non posso andare in alcun posto senza July; lei fa parte del mio destino: senza di lei a quest'ora quel fulmine mi avrebbe anche preso!

Non posso lasciare tutto questo! Non voglio!

I miei genitori stanno cercando di calmarmi, ma le lacrime scendono senza un preciso motivo: come se non riuscissi più a controllarle. Voglio trasferirmi a Los Angeles, ma non senza July!

"Martina! Perché piangi?!"

"Non lo so!" balbettò tra i singhiozzi. Ed è vero!

"Se è per New York non ti preoccupare! Se vinci ti lasceremo andare comunque! Non partiremo prima dell'inizio dell'estate!"

I rubinetti si chiudono, le lacrime si fermano istantaneamente.

"Davvero?!"

"Ma certo, sappiamo quanto ci tieni!"

LA SOLUZIONE: devo vincere quella borsa di studio e io e July potremo andarcene insieme!

Devo mettercela tutta: dopotutto basta arrivare decima tra 100 ragazzi... Facile no?!

No.