MIRANDA
<Mirandaaa!> grida mio padre dal piano di sotto.
<Arrivo> rispondo. Mi precipito giù per le scale e, come al solito, prendo una storta.
<Cosa c'è?> chiedo varcando la porta della cucina
<Prendimi un bicchiere d'acqua> mi dice continuando a digitare cose a caso su quel maledetto computer che oramai sembra diventato più importante della sua stessa famiglia.
Fammi capire bene. Tu mi hai chiamato da camera mia, che si trova all'altro capo della casa solo per prenderti un bicchiere d'acqua, cosa che dista due passi da te, solo per continuare a stare seduto a computer.
Perchè non posso avere un padre normale? Che idiota!
Dopo avergli dato il suo bicchiere e aver appurato che non ha più bisogno del mio aiuto, torno in camera mia, io mio "piccolo regno".
Il mio nome è Miranda Johnson, ho 16 anni e odio la mia vita. Beh... forse odio è una parola troppo forte am non ne trovo di migliori per descrivere la mia situazione.
Mio padre, Frank Johnson, è uno dei più ricchi imprenditori qui a Los Angeles. Di certo i soldi non mancano in casa, il che non guasta per carità, però... non aiuta minimamente la mia gia abbastanza scarsa autostima, ne il mio bisogno di affetto.
Mia madre, Sofia Bennet, continua a lavorare anche se non ne ha bisogno, lo fa principalmente per non dover restare in questa casa, il che vuol dire che vuole restare il meno possibile in casa con papà.
Io adoro mia madre è sempre stata l'unica qui in famiglia ad accettarmi per quello che sono: una ragazza stravagante, alla ricerca di libertà, che ama la musica e l'inglese.
Non mi ha mai provato dell'affetto di cui avevo bisogno, ma ultimamente si assenta sempre di più ed il fatto che non abbia altri amici se non Lukas, non rende le cose semplici.Mio padre ha sempre avuto un'ossessione nel programmare in ogni dettaglio tutta la mia vita.
Per lui, un giorno prenderò il suo posto e sarò sposata con Lukas, figlio di un suo carissimo collega, anche lui imprenditore.
Se solo sapesse che questo è solo il suo sogno non il mio.
Inserisco le cuffie al cellulare e faccio partire la prima canzone della mia playlist: Rondini al guinzaglio-Ultimo.
Adoro questa canzone e le parole che mi trasmette. Tal volta penso a quanto sarebbe bello potersi sentire liberi come le rondini, liberi di volare e fuggire via dalla monotonia della propria vita, lontano da tutto ciò che ci opprime.
Ora, in questo momento potrei solo ringraziare la musica, per essere una così buona amica, e le pareti insonorizzate della mia stanza, che impediscono alle mie emozioni di trapelare e arrivare ad orecchie indiscrete.
Questo è l'unico posto in cui le delusioni continue che la vita mi riserva possono restare segrete e sigillate, anche ai miei amici.
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Bene ragazzi
Siamo giunti alla fine di questo capitolo, in cui abbiamo conosciuto la nostra Miranda Johnson nei panni della dolcissima e bellissima Elisa Maino.Io vorrei davvero tanto sapere cosa ne pensate.
Andando avanti conosceremo anche gli altri personaggi, e spero vivamente che ve ne innamorate così come me ne sono innamorata durante la scelta.
Ringrazio davvero tanto i miei amici perchè mi hanno spinto a pubblicare questa storia, ma anche per il sostegno che mi hanno dato con le belle parole che mi hanno riservato durante la lettura della bozza iniziale.
In particolare modo, ringrazio una mia amica, che mi ha seguita durante la scelta di nomi e personaggi. Giuro, grazie!
Avessi avuto anche la possibilità di ringraziare un ipotetico ragazzo, che ovviamente non avrò mai... (Forever Alone☹😑)
Bene io ora la smetto di rompere e vi lascio alla vostra vita, intanto torno a strutturare i prossimi capitoli.
Gracja
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Poi sei arrivato tu
General FictionIn un luogo dove la ricchezza governa i modi di fare, con un padre che vuole a tutti i costi distruggere i sogni di sua figlia, Miranda è in cerca di quella libertà di cui tanto sente parlare ma che mai è riuscita ad ottenere. Ma qualcosa cambierà d...