1.

10.1K 217 51
                                    

Maya's POV.

"Muoviti cavolo" gli urlo dietro.
Oggi ho deciso di venire a guardare gli allenamenti di Samuel e vorrei non averlo mai fatto. Proprio perché ero l'unica seduta sugli spalti tutti mi lanciavano occhiate interrogative e così a Samuel è venuta la brillante idea di presentarmi alla sua squadra di basket.
"Lei è la mia ragazza" aveva detto stringendomi il fianco. Potete solo immaginare quanto io mi sia sentita a disagio in mezzo a dieci ragazzi di un metro e novanta.
La mia presentazione però non ha avuto l'effetto sperato, anzi ha triplicato gli sguardi su di me aggiunti a bisbiglii di sottofondo.
Samuel è al quarto anno di università e l'ho conosciuto uno dei primi giorni di scuola.
Ha subito iniziato a corteggiarmi e inizialmente avevo pensato che mi prendesse in giro, ma quando ho capito che faceva sul serio sono rimasta stupita.
Insomma chi al giorno d'oggi si mette a corteggiare una ragazza? Sono rimasta affascinata da questo suo lato romantico e per un certo senso antiquato.
Ora stiamo insieme da un mese e sto bene con lui.
Non è stato facile per me all'inizio. Rompere con Mattia è stata una difficile situazione da accettare. Insomma eravamo andati a vivere insieme a soli 18 anni e già mi progettavo un futuro con lui.
Ma si sa che le cose belle non durano a lungo e tutto prima o poi finisce.

"Ho fatto in un attimo, visto?" Mi risveglio dal mio stato di trance e mi alzo per raggiungere Samuel.
"Non smetti di stupirmi" sorrido dandogli un bacio sulla guancia.
"Gli altri dove sono?"
"Ci aspettano da Carlos, hanno detto che iniziano a mangiare senza di noi se non ci muoviamo" affretto il passo dirigendomi verso la sua auto con la pancia brontolante e l'acquolina in bocca.

*****

"Alleluia! I piccionini sono arrivati" urla Carlos facendo segni sconci.
"Smettila idiota" lo sorpasso e raggiungo Ambra.
"Sempre il solito"commenta lei lanciandogli un'occhiataccia.
"A tavola che la pizza sarà già fredda" ci incalza Camilla.

Mentre mangiamo parliamo del più e del meno ed una volta finito ci spaparziamo sul divano.
"Aspettate ho fatto il tiramisù" urla Ambra dalla cucina.
"Ti prego dopo, sto per scoppiare. E se lo dico io vuol dire che sono veramente pieno" dice Carlos massaggiandosi la pancia che emette strani rumori.

La ricerca di un film che possa piacere a tutti viene interrotta dallo squillare di un cellulare.
Dalla suoneria capisco subito che si tratta dell'apparecchio di ultima generazione di Carlos.
Uno volta trovatolo tra i cuscini del divano si mette a fissare lo schermo e si schiarisce la voce. Noi tutti lo stiamo guardando in attesa di una sua mossa.
"Chi è?" Chiede Ambra come sempre curiosa.
"Rispondo dopo" prima che faccia in tempo a riporre il cellulare della tasca dei jeans Ambra lo ha già afferrato.
"Mattia in videochiamata" dice senza lasciar trapelare alcuna emozione. I miei sensi recettivi al solo udire di quel nome tanto agoniato mi fanno irrigidire. Samuel, che mi stava accarezzando i capelli, se ne accorge tanto che vedo la sua mano spostarsi e poggiarsi sul suo grembo.
"Rispondi" affermo io con voce fin troppo calma. Tutti si voltano verso di me di scatto fissandomi sbalorditi. Per tranquillizzarli faccio un segno di assenso. Insomma ormai l'ho superata.
"Pronto" risponde Carlos inquadrandosi il viso.
"Oh quanto ci metti a rispondere... di solito sei sempre attaccato a quel cellulare" risponde Mattia.
Da quanto tempo non sentivo la sua voce? Beh, da circa otto mesi.
È una sensazione strana, nuova, che non comprendo; mi fa stare bene, ma allo stesso tempo ho un nodo allo stomaco. Mi sento stretta in questa situazione tanto che mi allontano da Samuel.

"Allora che fai?" Chiede Mattia.
"Ehm sì, sono qui con gli altri. Abbiamo appena finito di cenare" risponde Carlos fissandomi. Seguono momenti di silenzio spezzati poi da Mattia.
"Beh allora ciao a tutti. Ma perché parli con questa voce strana?"
"No niente, cioè, no è che sono pieno. Sì, sai ho mangiato come un tacchino e sto per esplodere tipo tacchino di mister Bean"
"Hai parlato così veloce che non ho capito un cazzo" e scoppia a ridere. Immagino il suo sorriso e le piccole rughette che si creano vicino agli occhi.

INIZIO FLASHBACK
Eravamo sdraiati sul letto a far niente e mi stavo lentamente addormentando sotto il tocco delicato della sua mano. Mi accarezzava i capelli e il viso come se avesse paura di rompermi.
"Sei bellissima" disse dopo avermi posato un bacio sul naso.
Aprii lentamente gli occhi e lo trovai davanti a me assorto nei suoi pensieri con un sorriso stampato in faccia. Ogni volta che sorrideva i suoi occhi si rimpicciolivano e gli si creavano delle rughette che lo facevano sembrare un cucciolo.
"A che pensi?" Chiesi poggiando la schiena alla testiera del letto.
"A tutto"
"Beh, tutto cosa?"
"A noi, a tutto quello che è successo e a me" disse guardando un punto impreciso della stanza.
"A te?"
"Sì, a com'ero prima e come sono adesso"
"Ed è una cosa positiva?" Chiedi allarmata. Magari sono stata io a cambiarlo facendo sparire il vero Mattia e plasmandolo come meglio credevo.
"Certo, sono sempre io, ma meno infantile ecco. Sono finalmente felice"
Mi sdraio nuovamente poggiando la mia testa sul suo petto e lui riprende ad accarezzarmi la testa.
"Maya sei la cosa più bella che mi sia capitata nella vita" una dolce ninna nanna che mi fa addormentare.
FINE FLASHBACK

Mi accorgo della lacrima che mi è scesa e subito la asciugo, ma ciò non passa inosservato ad Ambra. Mugugna qualcosa tra sé e sé e torna a guardare il cellulare di Carlos.
Mi stringo le gambe al petto e sospiro mentre Samuel mi avvolge le spalle con le sue braccia e mi posa un bacio sulla testa.

*****

Appena apro la porta di casa poso le chiavi sulla credenza sbuffando.
"Sono a casa" urlo, ma non ricevo risposta.
Arrivo in cucina e trovo un biglietto sul bancone della cucina e già capisco.
"Torno tra due giorni, ho avuto un imprevisto" seguito da un cuoricino uscito male. Prendo il foglietto lo accartoccio e lo lancio nel cestino facendo canestro.

Non so come io possa sentirmi terribilmente sola. Eppure sono circondata da amici che non mi fanno mancare niente, sono fidanzata con un ragazzo che mi corteggia dalla mattina alla sera, ho un bellissimo nipotino e ho la mia cara nonnina che è sempre presente. Qualcosa manca, però.
Ho iniziato anche ad andare in palestra, pensando che magari ho solo bisogno di smaltire lo stress accumulato dall'Università.
Eppure ho la costante sensazione di aver bisogno di qualcos'altro. Manca quel tassello che mi faccia sentire completa.

🌺🌺🌺🌺🌺

Mi sono accorta solo ora che non abbiamo dato un nome alla ship Maya+Mattia, quindi scrivete nei commenti qualche idea? Inoltre inventate anche quella per Maya+Samuel❤️

Instagram: @soniaamancini

Cross d'amore 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora