Marco x Reader

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Tuo pov
Era una giornata d'inverno, il sole non era ancora sorto del tutto e il cielo sembrava chiaro e privo di nuvole di qualsiasi genere. Ero ancora a corricarmi in mezzo alle coperte fino a quando non sentí la sveglia suonare, mi alzai di tutta fretta notando infatti che ero in ritardo, mi sbrigai a lavarmi e mi feci un trucco molto leggero che consisteva in ombretto blu sulla palpebra interna, verde sulla palpebra esterna, nel eYe CoRnEr un filetto di illuminante e potevano mancare i 7 strati di mascara che davano quel fantastico effetto ragno morto? Oh certo che no e per rendere tutto più sobrio un rossetto rosaaaa sulle labbra.
Invece per quanto riguarda l'outfit anche qui qualcosa di molto sobrio, afferrai il mio top viola fluorescente e una gonna che più che gonna mi pareva un fazzoletto ma era carina ed ovviamente potevano mancare le mie calze a rete con le mie amate fila? Eh no che non potevano mancare.
Alzai lo sguardo verso l'orologio notando solo ora che ero ormai un ora in ritardo quindi decisi di entrare alla seconda ora. Era mercoledí quindi sappiamo tutti cosa voleva dire... Avevamo il prof Marco alla seconda ora. Era un uomo alto e piuttosto affascinante con la sua fantastica pelata e il suo stile impeccabile nel vestire (questo è vero) e come dimenticarsi della sua voce? Impossibile. Si ero consapevole del fatto fosse sposato ma poco importava, lo ho amato fin dal primo giorno e non potevo lasciarmelo sfuggire cosí. Oh no che non potevo.
Timeskip
Ero ormai arrivata a scuola anche se con qualche minuto di ritardo e porco elefantino incalore non potevo permettere. Entrai in classe in fretta e furia esclamando queste parole "MI SCUSI PROF" ed ecco che sospirò lievemente a guardarmi dicendo un singolo "fa nulla" e dopo di che tornò a parlare, cercai di seguire con tutte le forze ma non facevo altro che farmi seghe mentali sul prof. Cavolfiore di santa calcutta non riuscivo proprio a levarmelo dalla mente, volevo sentire il mio fiato mischiarsi con il suo e il suo calore diventare unico dopo essersi unito al mio, sentire il suo respiro sul mio collo mentre lo pregavo di continuare. I miei pensieri però vennero interrotti dalla voce del prof che mi riprese "stai bene ......inserisci tuo nome.......", alzai lo sguardo verso di lui annuendo e ringraziandolo.
Subito dopo suonò la campanella feci per alzarmi ma venni fermata dalla mano del prof che mi afferró per il polso fermandomi "devo parlarti" , a breve ci ritrovammo in un angolo disperso da tutti e dove nessuno passava. "Com'é che durante le mie ore sei sempre distratta?" domandò Marco chinandosi alla mia altezza mentre mise una mano sulla mia guancia accarezzandola dolcemente "sicura che sia tutto ok?", mentre parlava l'unica cosa che facevo era osservare le sue dannate labbra dal quale non riuscivo a staccare lo sgardo ed ecco che senza nemmeno volerlo mi feci scappare dalle labbra una frase inaspettata "prof... Mi scopi", inarcò un sopracciglio guardandomi "come scu-" interruppi la sua frase "PROF MI SCOPI CAZZO!".
"Scusami? Spero tu stia scherzand-" non gli feci finire la frase che gli saltai addosso ed iniziai a leccare la sua bellissima e lucente pelata, anche se venni subito respinta "Senti (tuo nome) non posso ho dei sAnI principi da prof e non posso fare una cosa simile", annuí lievemente anche se nella mia testa pensavo l'esatto contrario.
Ormai il tempo passó in fretta e senza nemmeno accorgermene era già il giorno seguente.
Marco pov
Ormai era ora di tornare a casa ma non riuscivo proprio a levarmi quella ragazzina dalla mente, cazzo se era affascinante con i suoi 7 kili di trucco tarocchi e con i suoi fazzoletti al posto dei vestiti insomma vestiti che erano quasi inesistenti. Ormai era il giorno seguente, ero passato a comprare le solite baguette al supermercato per poi tornare a scuola, quel giorno non ero nella classe della ragazza quindi mi sentivo alquando sollevato fino a quando non la vidi solo in reggiseno nello stanzino degli oggetti smarriti insomma dove non passava nessuno... Ecco che guidato dal mio stesso corpo entrai dentro lo stanzino chiudendo la porta
Tuo pov
No non ci credevo, era impossibile la mia tecnica lo aveva davvero attirato ecco che dalla sua bocca uscí una unica frase "mio cavalfiore di bruxel ti scopo eccome" ed ecco che venni sbattuta al muro, leccai la sua pelata mentre lui leccava via il mio trucco, era davvero un bad boy. Continuammo cosí fino a quando entrambi non veninimmo e mi sussurrò sopra alle labbra "ti amo (tuo nome)"
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Spero vi sia piaciuto sto capitolo a cazzo di cane ciaux

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 20, 2020 ⏰

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