You are like me.

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"Sveglia bastardo!" una mano mi colpisce, sono ancora troppo stordito dalla verbena per reagire, inoltre sento i paletti conficcato nella carne. Apro gli occhi e mi ritrovo davanti i due fratelli Winchester: mi guardano con lo stesso disgusto con cui io guardo loro. "Troppo semplice affrontare qualcuno di inerme, mi ricordate dei bambini che picchiano il loro compagno di classe. Idioti." appena finisco di parlare prendono altra verbena e bruciano la maggior parte della mia pelle. Scoppio a ridere e mi godo le espressioni di sorpresa sui loro volti. "Cosa volete da me?" "Dicci quello che vuoi fare, ogni cosa" mi risponde quello che deduco sia il maggiore. "A voi non dirò niente di sicuro" sorrido e scopro i canini "siete pur sempre poco più di un pranzo per me e di solito non si parla con il cibo, a meno che non si voglia passare per pazzi... Fatemi parlare con il vostro amichetto alato e forse avrete le vostre risposte" mi chiudo in un mutismo assoluto anche se loro continuano a torturarmi, pensano di farmi del male. Sorrido ancora e chiudo gli occhi, le loro minacce e le ferite che mi infliggono non sono altro che solletico per me, non mi fanno ne caldo ne freddo.
***
-Perché non reagisce? Cosa lo trattiene? Sono certo che potrebbe liberarsi facilmente, allora perché non lo fa? E soprattutto, cosa vuole da me?- Queste domande passano nella mia testa, non so cosa pensare, non so cosa fare e io odio non sapere. "Smettetela" dico entrando in quella cantina che parla di sangue e dolore, sento lo sguardo di ghiaccio dell'ibrido che mi analizza. "Vuole parlare con me e non c'è nessun problema" aggiungo. "Cas non puoi, è pericoloso" "Quante volte devo dirvelo? Sono un dannato angelo, non può uccidermi. E nonostante vi sembri infantile ricordatevi che ho più anni io di tutti voi qui dentro, quindi posso prendere decisioni da solo, grazie per la preoccupazione ma adesso ho qualcosa da fare." Io per primo sono sorpreso da come ho parlato ai miei amici ma a volte mi danno davvero sui nervi. "Come preferisci... Vieni Sam, l'angioletto non gradisce la nostra presenza" Dean esce sbattendo la porta, seguito dal fratello.
Sbuffo e mi giro, guardando quell'essere che tanto mi inquieta. Sembra così... Tranquillo e innocuo adesso che ha chiuso di nuovo gli occhi. "Volevi parlarmi giusto? Bene eccomi qui" non mi risponde e perdo la pazienza, faccio per andarmene quando lo sento sussurrare qualcosa. "Cosa hai detto?" chiedo avvicinandomi. "Ho detto che si, voglio parlarti. Se ti stai chiedendo il perché, beh, sei come me... Oh non fare quella faccia, anche io ho iniziato così a ribellarmi al Paradiso." "Cosa? Paradiso? Chi sei tu?" "Klaus Mikaelson, lupo mannaro, vampiro, angelo caduto" sorride mentre sul mio volto si dipinge un'espressione di pura sorpresa. "A-Angelo?" balbetto "Per servirti" ridacchia, si sta godendo ogni minuscolo secondo del mio stupore.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 28, 2014 ⏰

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Domi bellique, in guerra e in paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora