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Capitolo Due: Il Sole e La Luna


Alexa


La serata è stata un disastro.
Lo sapevo che non saremmo dovute andare.
Penso che quella figuraccia mi costerà la dignità.

Mi sono appena svegliata a casa di Sophie, lei ancora dorme.
La sua stanza è molto grande: il letto a baldacchino al centro della stanza, pareti rosa cipria contornano la camera, una larga scrivania piena di libri e trucchi e una libreria con vecchie enciclopedie e quaderni di scuola, infine di fronte al letto due grandi vetrate che danno sul balcone che si affaccia nel giardino.
Noi due sin dai tempi dell'asilo dormiamo insieme nel suo letto, come quando lei viene da me.

É una sorta di rito, ci mettiamo qui e parliamo del più e del meno prima di addormentarci.

Decido di tirarmi su e prendere le mie cose dalla borsa e andare in bagno per cambiarmi.

Prendo i miei asciugamani e mi lavo il viso e i denti, dopo metto la mia crema idratante e infilo una tuta random.

Esco dal bagno dopo aver piegato il pigiama e infilato in borsa anche le cose che ho usato prima per la mia skincare vado a svegliare la bella addormentata.

«Sophie, io tra poco vado, il mio autista sarà qui a breve» mi siedo sul letto vicino a lei, non voglio essere rancorosa o dura con lei, in fondo è colpa di entrambe se siamo andate a quella festa.

Non sarà di certo una sciocchezza del genere a rovinare la nostra amicizia.
«Va bene, scusami ancora per ieri sera, volevo andare solo per...» mi giro per rispondere di stare tranquilla che non sono arrabbiata con lei, ma questa parte della frase mi turba, per chi siamo andate alla festa?

Non si sarà di nuovo innamorata di qualcuno? Chi sarà il fortunato o la fortunata?
«Per?» domando.
«Niente lascia stare...» si gira dall'altra parte e ritorna a dormire.

Poco convinta del discorso affrontato, prendo la mia borsa lasciata sul divanetto di fronte al letto di Sophie, mi rendo conto che non trovo la mia borsetta.
Dove l'ho lasciata?
Oh no
Oh no
Spero di no.

Spero vivamente di non averla lasciata a casa di quel teppista, come farò a recuperarla, avevo dentro il mio portadocumenti.

Oh merda, lo sapevo che non sarei mai dovuta andare a quella festa.

«Sophie, potresti darmi l'indirizzo di quel tale...Jace?» le domando alquanto nervosa
«Si, te lo mando dopo...vuoi rimorchiare?» chiede lei ancora impastata di sonno.
«Ma no che hai capito! Ho dimenticato la mia borsetta a casa sua ieri sera».
Lei si alza dal letto infilandosi le pantofole «Sei sicura...hai controllato bene? Magari è qui da qualche parte...» chiede dubbiosa.
«No, sono sicura ieri siamo andate via di fretta e me la sono dimenticata sul divano di casa sua» dissi con sicurezza.

«Va bene, te l'ho inoltrato, vuoi che ti accompagni a riprenderla?» mi chiede nel mentre si ricompone.

«No tranquilla, andrò tra un paio d'ore, ora devo tornare a casa» mi congedo e mi reco all'uscita della sua villa, dove mi aspetta il mio autista nella range rover nera.

***

Sono quasi le quattro, a quest'ora i miei genitori sono alla gara di equitazione di mia sorella, è il momento perfetto per andare a riprendere la mia borsetta.
Ma prima di uscire devo cercare di camuffarmi, non posso di certo uscire come se stessi andando in giro nel north side.

E Non Sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora