Capitolo 2

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Giorno
Stanza Rosa

Immersa nei miei pensieri,ho lasciato che il mio sguardo vagasse oltre la finestra illuminata dal sole

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Immersa nei miei pensieri,ho lasciato che il mio sguardo vagasse oltre la finestra illuminata dal sole. L'unica finestra di cui era dotata "la mia stanza".
Dopo queste ultime notti era meraviglioso vedere un po' di luce e sentirmi di nuovo un essere umano.
Seduta sulla soffice coperta,continuavo a guardarmi intorno,posando di tanto in tanto lo sguardo sul mio polso,dove si potevano ancora vedere i segni dei canini del signor Vladimir. Questa volta,per quanto mi sforzassi,non potevo negare la realtà ed il ruolo che mi era stato assegnato...E stavo diventando sempre più nervosa al riguardo.
Riuscivo ancora a sentire il dolore del morso,l'adrenalina scorrere e bruciare,la sensazione del sangue che esce dal mio polso per entrare nella bocca del signor Vladimir. Le sue labbra sulla mia pelle,il calore della sua lingua umida mentre succhia il mio sangue...
Non riuscivo a levarmi dalla testa queste immagini,nè la marea di domande che tutto questo aveva scatenato. Fin dove arrivava questo mio compito? Cosa si aspettava il signor Vladimir da me?
All'inizio era così freddo nei miei confronti...e poi,all'improvviso,è diventato passionale quando mi ha morsa.
Tutto questo mi ha lasciata profondamente confusa. La sua possessività sembrava essere tanto forte quanto la sua determinazione a respingermi.
Ma ora che stavo iniziando ad abituarmi al maniero e ai suoi abitanti,potevo pensare con più calma alla situazione e concentrarmi di nuovo sul mio obiettivo: liberarmi da questo legame,se possibile.

Matilde💛: (Non riesco a smettere di pensare a quello che è successo ieri. E come se non bastasse,ci siamo incrociati pochissimo da allora...E non riesco a dimenticare il modo in cui mi guardava. Forse sta ancora pensando di punirmi per aver ficcato il naso? Di mordermi di nuovo? La mia memoria è ancora un po' annebbiata...
La verità è che non è stato il dolore a sconvolgermi. Cioè,sì,è stato come se mi avessero ficcato due aghi nella pelle,ma...Mi sono sentita come se fossi stata...fuori di me. Come se la mia anima si fosse all'improvviso separata dal mio corpo,alimentata dalle onde di adrenalina che scorrevano nel mio sangue.
A proposito di montagne russe emotive: non penso di essere pronta per un altro giro.
Ma almeno so qualcosa di più su questa faccenda del Calice. Non posso allontanarmi molto dal signor Vladimir. Lui si nutre del mio sangue ed io sono chiaramente "sua". Gli altri vampiri non si azzarderanno a toccarmi.
Ma io posso liberarmi? Cos'altro ho da imparare? Non so se riuscirò ad ottenere queste informazioni dal signor Vladimir senza che lui si arrabbi...Dovrò farlo con molta attenzione. Detto questo,se non funziona posso sempre chiedere ad un altro vampiro. O forse dovrei provarci subito. Penso che sia meno rischioso. Speriamo solo che lui non lo scopra...Ora che so come diventa quando si arrabbia,non ci tengo a provocarlo.
Ma almeno ho un piano! Non me ne starò con le mani in mano. E mi sento meglio. Ora tutto quello che mi resta da fare è concentrarmi per sistemare questa faccenda. Dovrei mangiare qualcosa,fare una doccia e dormire un po' prima che faccia notte. Stasera ho intenzione di andare in fondo a questa storia. E poi c'è anche il sangue che ho visto in giardino...Non ho nemmeno avuto il tempo di parlarne con il signor Vladimir. Non devo dimenticarlo.)

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