Capitolo 5

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"Mi hai portato al mare?" Sghignazza lei, visibilmente esaltata.

La lingua che scintilla, stretta tra i suoi denti.

Gesù Cristo, perché ho accettato di passare l'intera serata assieme a questo diavolo tentatore?

Scendo dalla macchina, respirando a pieni polmoni l'odore di salsedine.

Subito sento il rumore dei suoi tacchi, e la scia del suo profumo attraversarmi le vene.

"Che ne dici, di fare una pazzia?" Il suo corpo slanciato mi si pone davanti.

Dio, guarda le gambe, maledizione.

Alzo le sopracciglia incuriosito, spingendola a parlare.

No perché io, due o tre idee su quello che farei con te, ce l'avrei e anche ben chiare.

Di nuovo, sto ragionando con l'uccello.

"Facciamoci un bagno."

"La grande follia sarebbe questa?" Assottiglio gli occhi, con un ghigno.

"No Styles, facciamo un bagno completamente nudi

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"No Styles, facciamo un bagno completamente nudi."

Deglutisco.

Spiegami Dio, perché mi stai facendo questo?

"Lo sai vero, che potrebbero sbucare i paparazzi in qualsiasi momento?" Chiedo. Sfilo le scarpe per camminare con più facilità sulla sabbia.

Lei sta scorrazzando, felice, sulla sabbia, con il suo stretto e corto abitino. I tacchi abbandonati accanto alle mie scarpe.

"Che c'è, Styles? Hai paura?" Lei si morde il labbro, come una perfetta predatrice, avvicinandosi.

I passi di una leonessa.

"Io non ho paura di niente." La squadro, senza disciplina questa volta.

Le sue unghie sfiorano la mia guancia, costringendomi a puntare le mie iridi nelle sue.

"Allora che aspetti?"

Si allontana, ridendo.

Le sue mani incontrano la cerniera dietro la schiena, del suo vestito, mentre sculetta, a ritmo di una qualche musica che sta cantando nella sua testa.

Soleil ti prego.

Non uno strip-tease.

Trattengo il fiato, non appena il vestito scivola lungo le sue gambe lunghe e abbronzate.

Le sue mani afferrano i propri capelli in due pugni, stringendoli a mo' di cipolla.

La sua figura si muove sinuosa, mentre continua a ballare.

Si volta, per guardarmi con un sorrisetto e i suoi occhi vispi.

"Bésame, bésame mucho
Como si fuera esta noche la última vez
Bésame, bésame mucho
Que tengo miedo a perderte
Perderte despues." Il suo tipico accento spagnolo spicca, mentre canta.

I suoi fianchi ruotano nell'aria. Le sie forme ondeggiano nel buio, avvolte solo dal sottile strato di lingerie.

Ovviamente Soleil non ha una lingerie normale.

Soleil non indossa nemmeno un reggiseno.

A coprirla c'è solo una striminzita brasiliana, che le delinee le chiappe fottutamente perfette.

Strizza le tette tra le braccia, continuando nel suo sporco e lussurioso spettacolino.

"Quiero sentirte muy cerca
Mirarme en tus ojos
Verte junto a mí
Piensa que tal vez mañana yo ya estare lejos
Muy lejos de ti." In pochi secondi, mi è strisciata vicina, con sensualità.

Le tette racchiuse dalle sue mani, sembrano quasi carezzarle.

Cristo.

Dovevo andare a dormire.

Mi sento ipnotizzato.

Lei continuava a cantarmi nell'orecchio, come se mi stesse sottoponendo a un incantesimo.

Soleil è una strega.

Respiro profondamente, cercando di appellarmi ancora all'ultima goccia di controllo, rimasta.

Ad un tratto, non sento più i suoi capelli svolazzarmi attorno.

Soleil si è liberata di tutto ormai.

È nuda.

Nuda di fronte ai miei occhi.

"Cazzo Soleil, copriti maledizione." Quasi bestemmio, passando più volte le mani sul viso, con il tentativo di togliermi quella sensazioni di sesso, da dosso.

"No piuttosto, tu, sei ancora troppo vestito."

The Video Girl [hes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora