Capitolo 3

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"Quindi, le riprese inizieranno domani. Ci vediamo alle 8 a.m. in punto, mi raccomando siate tutti puntuali." Conclude Alan, l'omaccione che si occupa degli affari di Styles.

Annuisco, facendo ciondolare la gamba incrociata sull'altra.

Harry è seduto di fronte a me. I suoi occhi scintillano ogni due secondi sulle mie gambe abbronzate, come un bambino ammira la sua prima pista di macchinine.

Il ragazzo si schiarisce la voce, dopo aver colto il mio sguardo concentrato sulle sue due rondini, lasciate scoperte dalla camicia.

"In ogni caso, stasera a cena ne discuteremo meglio. Buona giornata a tutti, Signori." Alan mi bacia la mano per poi sorridermi, da vero signore.

La fede al suo dito brilla quando chiude il bottone della giacca, e afferra la sua ventiquattrore.

"A stasera, Styles." Un sorriso, fintamente innocente, riempie le mie labbra, quando lui morde le proprie e mi guarda, piegando il volto di lato.

"A stasera, Soleil." Porta la bottiglia d'acqua in vetro contro le sue labbra, non staccando gli occhi dai miei.

*****

Harry's Pov.

Mugolo, gettando il foglio appallottolato all'interno del cestino bianco.

Fanculo, sono maledettamente distratto.

"A stasera, Styles." Socchiudo gli occhi, massaggiando il labbro inferiore fra le dita.

"Dannazione." Scaravento la pila di fogli limpidi contro il pavimento, tirando con frustrazione le radici dei miei capelli.

Il modo in cui le sue gambe abbronzate e meravigliosamente lunghe venivano sbattute contro i miei occhi.

La sigaretta tra le labbra rosse fuoco.

La sigaretta tra le labbra rosse fuoco

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"Ho bisogno di fare una doccia, Joy." Guardo il mio gatto, che mi osserva con gli occhi incuriositi, quando come un pazzo lancio la camicia sul divano e corro dentro la doccia.

L'acqua gelida scende sul mio corpo, facendomi rabbrividire.

È così fuori luogo, Harry.

Serro gli occhi, cercando di bloccare il flusso di immagini che stanno vagando nella mia mente, da stamattina.

Respiro lentamente, deglutendo poi la saliva.

Il rumore dei suoi tacchi terribilmente alti risuonano nella mia testa, scenari dei suoi capelli biondi che si muovono lentamente. Le dita lunghe, dalle unghie laccate di nero, che si avvinghiano alla mia mano.

Non posso essere nel suo stesso locale, stasera.

Devo assolutamente trovare una soluzione.

Avvolgo il bacino attorno a un morbido asciugamano, afferrando l'iphone nero nella mano.

Cerco nella rubrica il numero di Alan, premendo poi sull'icona del suo nome.

Aspetto che il telefono squilli, per poi sentire la voce di Alan.

"Ehi ragazzone, che succede?"

"Ehi, ascolta non credo di poterci essere stasera."

Sento l'uomo ridacchiare un po' dall'altra parte del telefono.

"E perché mai, mh?"

"Uh, mi ero dimenticato di aver già preso impegni con Jeoff stasera." Schiarisco la voce, provando a mascherare il mio vero obiettivo: non andare alla cena.

"Scherzi ragazzo? Non puoi mancare! Stiamo facendo tutto questo solo per i tuoi interessi. Se non sarai qui stasera, il contratto andrà a puttane, Harry. Abbiamo lavorato fottutamente tanto per l'immagine del tuo album."

"Si, lo capisco Alan, ma...-"

"Niente ma, ti voglio con addosso il tuo miglior vestito al Four Seasons, come stabilito. Buona serata." Attacca, senza nemmeno lasciarmi il tempo di replicare.

"Fanculo." Lancio il telefono sul letto, gonfiando le guance. Con una spalla, apro la porta della mia cabina armadio.

Yves Saint Laurent o Gucci? Forse anche Armani andrebbe bene.

Yves Saint Laurent non mi delude mai.

Afferro il completo, indossandolo velocemente.

È schifosamente tardi, cazzo.

Mugolo, quando sbatto la fronte contro lo spigolo della porta, incespicando parolacce.

Questa cena sarà un disastro.

Sposto le mani, sulla camicia, inserendo ogni singolo bottone con premura, all'interno dell'asola.

Sposto le mani, sulla camicia, inserendo ogni singolo bottone con premura, all'interno dell'asola

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Devo smetterla di essere così nervoso.

Con un gesto rapido, scompiglio i capelli, entrando poi nella giacca estremamente pulita e più costosa di quanto si possa pensare.

È arrivato il momento Harry.

The Video Girl [hes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora