Il giorno dopo l'intensa pizzata, Frank si svegliò con due occhiaie peggio della fossa delle Marianne.
Rischiò di piantare la faccia per terra almeno dieci volte ma riuscì ad arrivare a scuola vivo.
Si sedette al suo banco, ignorando i compagni che parlavano tra loro e si dedicò alla ben più interessante attività di ripassare inglese per la propria interrogazione.
Era quasi riuscito ad imparare tutto il lessico quando si accorse dell'improvviso silenzio che era calato sulla classe.
Alzò lo sguardo dal libro.
Un ragazzo era fermo sulla porta e si guardava attorno, spaesato.
I capelli erano neri e gli occhi verde mare. Era alto e abbastanza muscoloso.
Annabeth Chase, la rappresentante di classe, gli andò incontro.
"Il ragazzo nuovo?" chiese.
Il ragazzo in questione annuì.
Frank si chiese cosa stesse sognando mentre la prof dava l'annuncio sul nuovo compagno, visto che non ne sapeva niente.
"Percy Jackson." Si presentò il ragazzo.
"Annabeth Chase. Abbiamo un banco in più, puoi scegliere tu vicino a chi sederti."
Il ragazzo si guardò attorno, un po' curioso e un po' a disagio.
Poi vide il banco singolo di Frank.
"Beh, posso sedermi lì."
Si sentì qualcuno sussurrare, ma Annabeth rimase impassibile.
Indicò a Percy il banco e poi tornò al posto.
Frank invece rimase a bocca aperta.
Qualcuno vuole sedersi vicino a me? Non succede una cosa del genere dalle elementari.
Percy gli fece un mezzo sorriso, prese il banco e si sistemò vicino a lui.
"Tu sei...?" gli chiese.
"Frank Zahng."
"Percy Jackson." Si presentò, porgendogli la mano.
Frank ricambiò la stretta, un po' a disagio. "Lo so." Disse, facendolo scoppiare a ridere.
Frank fece un mezzo sorriso.
"Come mai qui, Jackson?"
"Oh, niente di che. Mi sono trasferito da un piccolo paese lungo il mare. Se pensavi che stessi fuggendo da assassini o che fossi una spia sotto copertura... spiacente di deluderti ma no."
"Sì, era proprio quello che pensavo. Peccato." Ironizzò Frank.
Quanti anni sono dalla mia ultima conversazione normale con un coetaneo?
Proprio in quel momento entrò la prof di inglese, facendo ricordare a Frank il suo problema più grande.
"Oh merda." Sussurrò.
"Che c'è?" gli chiese Percy.
"Oggi quella mi interroga e non so quasi niente." Disse velocemente, aprendo il libro.
Percy sorrise "Nessun problema, adesso hai un compagno di banco come me, posso suggerirti io. Dammi il tuo quaderno."
E Percy ci ha provato davvero, a suggerire.
Gesticolava e faceva smorfie da dietro le spalle della prof, ma Frank non era bravo a leggere i segni e Percy non era per niente capace di suggerire.
Frank rischiò di scoppiare a ridere diverse volte.
Alla fine riuscì a rimediare un 6-.
"Ok che sono dislessico." Gli sussurrò Percy quando tornò al posto "Ma scrivi davvero in un modo schifoso."
Frank sospirò. "Comunque grazie." Disse, un po' ironico un po' no.
Percy fece spallucce "Non c'è di che."
Le altre ore furono più tranquille.
Anche perché non seguirono per niente le lezioni e le passarono a parlare.
Quando suonò la campanella della ricreazione Percy tirò fuori un contenitore, lo aprì e cominciò a sgranocchiare un biscotto. Blu.
Vedendo la faccia di Frank, sorrise: "È buonissimo. Vuoi uno?"
"Meglio di no." Rise Frank, addentando il suo sandwich al burro d'arachidi.
Percy fece la faccia da finto offeso. "Meglio, così sono tutti per me. Chi non li vuole non li merita. I miei tessori..."
"Haha molto divertente... Preferisco non finire avvelenato."
Alla fine però cedette e ne assaggiò uno.
"Niente male." Disse, ma in realtà pensava che fosse una delle cose più buone che avesse mai assaggiato.
La situazione iniziò a peggiorare a circa una settimana dall'arrivo di Percy.
A ricrezione di un lunedì mattina Percy si avvicinò a Frank: "Devo dirti una cosa." Gli sussurrò nell'orecchio.
"Ma che sei, scemo?" rise lui.
"Girati senza dare nell'occhio."
"Percy stai dando tanto nell'occhio facendo così, sai?"
"Ok scusa." Sorrise l'amico, allontanandosi.
"Penso che mi piaccia Annabeth Chase."
Quando vide la faccia di Frank scoppiò a ridere.
"Dovresti vederti. Hai una faccia schifata."
"Non è che mi faccia schifo." Si difese Frank "Ma non la conosci neanche."
"Infatti ho detto credo."
Frank alzò gli occhi al cielo. "Ok, ma non fare cazzate."
"Va bene mamma..." rise lui. "Ti va di fare un giro oggi?"
"Che?"
"Boh, prendiamo un gelato blu, vieni da me e guardiamo un film o giochiamo ai videogame..."
Frank si chiese se stesse scherzando.
"Mi stai di nuovo guardando malissimo." Sorrise Percy.
Stavo solo cercando di ricordare l'ultima volta in cui ero stato a casa di un amico.
"Allora ti va o no?"
"Sì." Riuscì a rispondere soltanto.
Dicembre passò in fretta, tra cazzate con Percy e preparativi per l'arrivo di Hazel.
Da voi come va? Spero tutto bene. Io lunedì torno a scuola e non sono per niente pronta psicologicamente...
Beh, ciaooo <3
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𝙾𝚑𝚊𝚗𝚊 ~ 𝙵𝚛𝚊𝚣𝚎𝚕// 𝚂𝙾𝚂𝙿𝙴𝚂𝙰
Fanfiction"Ohana significa famiglia, e famiglia significa che nessuno viene abbandonato o dimenticato." Non ci so fare con le descrizioni, quindi... leggete. Contiene alti tassi di Frazel, ma anche di altre ship. Si avvisa la gentile clientela che è un "alter...