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La mattina di Natale, Frank si svegliò sentendosi abbastanza stupido per le scenate da drama queen del giorno prima.

Di solito non era così lunatico, ma l'insieme di cambiamenti e novità l'avevano messo un po' in difficoltà.

Quando andò in cucina c'era già Elena ai fornelli e Hazel seduta a far colazione con una fetta gigante di pandoro.

"Pandoro? Di prima mattina?" storse la bocca lui, ma sorrideva.

"Siamo un paese democratico e ognuno mangia quello che vuole." Ribattè Hazel.

"Va bene, mi scusi. Buon Natale."

"Anche a te." Sorrise lei.

"I regali li apriamo quando si sveglia Marte." Annunciò Elena. "Auguri Frank."

Lui sorrise, sedendosi a tavola. "Auguri." Disse, prendendosi una cucchiaiata piuttosto abbondante di Nutella.
"Giusto per essere sani... e poi dici a me." Commentò Hazel.

Hazel aveva adorato gli orecchini. L'aveva abbracciato sorridendo e lui aveva ricambiato, sorpreso.

Lei invece gli aveva regalato un libro molto bello, sugli animali.

Lui ed Hazel stavano ancora ammirando i regali, mentre Marte ed Elena erano in cucina, quando si sentì suonare il telefono fisso.

Quasi nessuno li chiamava da lì, ormai, e Frank si era quasi dimenticato della sua esistenza: "Vado io." Si offrì, alzandosi in piedi e sorprendendo perfino se stesso.

"Pronto..." rispose, incerto, quando ebbe sollevato la cornetta.

"Ciao." Disse una voce maschile dall'altro capo: "Posso parlare con Hazel?"

"Ok..." disse lui, perplesso. "Hazel." La chiamò. "Vogliono te." Disse quando lei lo raggiunse, porgendole il telefono.

Hazel lo guardò, aggrottando le sopracciglia e prendendolo.

Lui la vide rabbuiarsi non appena la voce dall'altro lato parlò.

Rimase in silenzio per un po' di tempo, mordendosi il labbro, e poi gli passò il cellulare con un gesto secco.

Aveva gli occhi lucidi. Si girò e se ne andò.

"Haz?" chiese lui, incerto.

Visto però che la voce dall'altro lato stava ancora parlando si riportò il telefono all'orecchio, arrossendo. "Ehm... chiunque tu sia. Mi ha lasciato il telefono in mano e se n'è andata."

Il tipo sospirò: "Immaginavo."

"Posso sapere chi sei?" chiese Frank, curioso.

"Suo fratello." Disse semplicemente lui. "Nico. Piacere."

"Ok." Disse semplicemente lui, che stava ancora cercando di assimilare le informazioni. "Piacere. Frank."

Non sapeva bene cosa dirgli in realtà. "Vuoi che provi a..." lasciò cadere la proposta, sentendosi idiota.

Strano.

"Come sta?" chiese invece Nico.

"Bene... credo. Spero." Disse Frank.

Se non altro il ragazzo sembrava a disagio quasi quanto me.

"Si sta ambientando?"

"A me sembra di sì." Disse Frank, incerto: "Ma io non sono lei."

"Sei suo fratello?"

A Frank la parola fratello fece una sensazione strana.

"Forse più amico che fratello." Disse, sinceramente.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 05, 2020 ⏰

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𝙾𝚑𝚊𝚗𝚊 ~ 𝙵𝚛𝚊𝚣𝚎𝚕// 𝚂𝙾𝚂𝙿𝙴𝚂𝙰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora