Il Gioco Della Bottiglia: disagio a bordo del Polar Tang

687 35 177
                                    


Com'era degno di ogni ciurma pirata ed in particolare dell'equipaggio di una Supernova, i Pirati Heart non passavano mai una serata tranquilla, almeno non secondo il giudizio dei marines allora loro alleati.

Due navi da guerra ed il Polar Tantg erano salpati insieme per una delle prime missioni del pirata Trafalgar Law come membro della Flotta dei Sette ed in un primo momento i militari si erano illusi che i Pirati del Cuore, a differenza di molti altri loro colleghi, fossero persone con cui si poteva lavorare e navigare pacificamente.
Nulla a che vedere con Gekko Moira, Doflamingo ed altri flottari, che oltre ad intralciare volontariamente i soldati nelle loro operazioni, compivano atrocità assolutamente non necessarie e sicuramente non tollerate da degli uomini di legge.
Con tali spiacevoli esperienze alle spalle, i marines arruolati per la nuova spedizione con il novizio shichibukai avevano davvero creduto di avere a che fare con tutt'altro genere di corsari.
Nonostante il Chirurgo della Morte incutesse timore già solo con il nome e col suo aspetto austero e le iridi troppo chiare per mettere a proprio agio chiunque, si era rivelato una persona ben diversa dalle crude dicerie sul suo conto: aveva salvato civili senza che nessuno glielo aveva chiesto; aveva fatto tardare di un giorno la missione perché aveva desiderato occuparsi di una serie di malati in una cittadella priva di infrastrutture sanitarie; coccolava ogni santissimo animale che incrociava per strada, ricevendo altrettanto affetto in cambio, e la sua ciurma non era da meno.
I Pirati Heart erano svegli e collaborativi e prendevano iniziative forse un po' invadenti, ma assolutamente ben accette.
D'altronde, nessun soldato si era lamentato dello chef degli Hearts che prendeva il comando delle cucine militari per preparare un pranzo a dir poco squisito per tutta la piccola flotta e tanto meno qualcuno si era opposto ad un paio di pirati che avevano deciso di ripulire i cannoni delle due navi da guerra. Certo, l'avevano fatto per poi testarli uno per uno, capire quale sparasse più lontano ed infine copiare la struttura dei migliori per replicarli sul sommergibile giallo, ma era qualcosa di cui la Marina non si preoccupava. White Fox ed il ragazzo più giovane che l'aveva accompagnato erano i due meccanici di Trafalgar, perciò era quasi normale che si divertissero in quel modo.

Dunque, la ciurma del nuovo flottaro si stava rivelando la migliore e più apprezzata alleata che il Governo Mondiale avesse mai avuto.
Era davvero perfetta.

Se non fosse che non era in grado di starsene buona e di risposare neanche per una dannatissima sera.

La prima notte, avevano supposto i marines, i pirati avevano voluto festeggiare l'inizio della spedizione e con un minimo di imbarazzo e timidezza, i soldati stessi si erano uniti alla festa.
La seconda sera erano sicuramente tutti di buon umore per l'incredibile ed impeccabile aiuto che Trafalgar aveva prestato presso quella cittadella sfortunata.
E va bene.
Ma poi, esattamente, che motivo c'era stato per cantare fino a notte fonda finché tutte le botti di rum non erano state completamente vuote?
Così come nessun militare sapeva trovare una ragione dietro la gara di ballo che aveva tenuto le navi da guerra sveglie fino alle quattro del mattino del quinto giorno, ed altrimenti non sarebbe potuto essere, perché era troppo difficile ignorare le grida felici, impregnate di alcool e le parole altisonanti de "L'ultimo goccio di rum".
Un dì, errore dei marines, quei pazzi bucanieri erano venuti a sapere che era il compleanno di un sottotenente.
Ed avevano festeggiato.
Neanche conoscevano l'ufficiale in questione, ma pareva che ogni scusa fosse buona per scolarsi qualche bicchiere di troppo e ridere anche quando non ce n'era bisogno.
Trafalgar, pure lui, era partecipe a tutte le serate, con sorrisi meno esagerati rispetto a quelli dei compagni e meno sconsideratezza, ma c'era sempre.
E menomale, perché l'unica volta che si era assentato erano stati uditi rumori dall'indubbia origine provenire da quello che gli Hearts, con evidente disagio, avevano indicato essere l'obitorio di Law.
I marines non avevano voluto sapere cosa avesse esattamente combinato quella notte il più brillante ed inquietante medico del mondo, erano stati certi solo di un fatto: meglio non chiudere occhio a causa della musica piuttosto che a causa del rumore di ossa che si frantumavano e di carne che veniva bruscamente strappata.

Heart Pirates One Shot Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora