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in che senso? beh in totale da un giorno all'altro potrei non risvegliarmi più, la mia malattia mi potrebbe portare ad avere crisi respiratorie oppure crisi epilettiche molto frequenti e ciò potrebbe portare a un coma oppure a un blocco del cuore, si lo so potrebbe sembrare molto triste però ragazzi io non mi sono mai fatto abbattere da questa mia condizione perché la mia voglia di vivere è immensa, per ciò mi sono sempre spronato a realizzare tutti i miei piccoli sogni.
la mia famiglia siccome mamma e papà erano molto giovani quando mi ebbero non è moto benestante e per questo motivo non abbiamo mai provato a cercare cure sperimentali per la mia malattia, mamma per questo motivo e per la paura di perdermi ogni sera si chiudeva in camera sua a piangere ma appena vedeva che io notavo il suo stato d'animo iniziava a sorridere e dolcemente mi diceva "vai a letto piccolo mio ora arrivo a leggerti una bellissima favola..."
Papà non stava di certo meglio, no non lo mai visto piangere però si vedeva dai suoi occhi quanto soffriva.
La mamma mi ha sempre raccontato che sono nato per vivere la vita a pieno difatti mi diceva che già quando avevo tre anni avevo una voglia di vivere enorme e amavo da morire stare immerso alla natura all'aperto difatti passavo tutti i giorni fuori  in giardino a giocare correre e suonare, si suonare spesso usavo le latte di vernice di papà come batteria e i rametti spezzati come bacchette e suonavo tutto ciò che mi passava per la testa e passavo anche ore a suonare, poveri vicini dovevano essere davvero dei santi a non arrabbiarsi mai con mamma e papà per tutto il baccano che facevo tutto il giorno ma beh io mi divertivo da matti.
ricordo che uno dei regali che chiedevo sempre a babbo Natale era di avere una bellissima batteria, non ci crederete mai ma al eta di 5 anni ricevetti la mia prima vera batteria non pensavo che l'avrei mai avuta perché avendo pochi soldi sapevo che non potevamo permettercela, difatti quella batteria non me la regalarono i miei genitori, noi trovammo il regalo fuori dalla porta di casa con il biglietto che riportava scritto solo "signora lei ha un figlio davvero speciale e con un dono davvero unico questa è per lui così che coltiva la sua grande passione" mamma e papa ci misero un po a capire chi mi fece quel bellissimo regalo, e solo dopo 5 mesi capimmo che fu il nostro vicino un ragazzo di 22 anni di nome Maxim che lavorava come corista di un gruppo musicale inedito nel nostro piccolo paesino,non riusci mai a ringraziarlo abbastanza perché dopo poco si trasferì per lavoro siccome il suo gruppo fece velocemente successo però spero che sappia che mi è stato molto di ispirazione e che grazie a quel semplice gesto fece sentire meno soli i miei genitori.

Il ragazzo pieno di sogniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora