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Al mio risveglio non capivo cosa mi fosse successo e non capivo nemmeno dove mi trovavo fino a che il mio sguardo si poso su una cassettiera bianca poi guardandomi ancora attorno notai che anche le pareti erano completamente bianche tranne in un angolino dove cera appesa una TV nera, ricordo anche che al mio risveglio cera un silenzio totale ovunque se non per un bip alternante persistente è un po' fastidioso che rimbombava in quella piccola stanzetta, mi ci volle un po' per capire che era la macchina cardiaca quella che controlla se il tuo cuore batte, e che quel bip era il mio cuore che batteva regolare in quel punto capii di trovarmi in ospedale e quindi cappi che quello che mi era successo era la mia prima vera crisi epilettica.. piano piano mi torno in mente appunto cosa mi era successo prima di chiudere gli occhi quella notte.ricordo che Avevo tubi dappertutto, uno attaccato al braccio e uno che mi dava ossigeno per respirare, mi sentivo completamente stordito come se avessi bevuto due bottiglie intere di Sky vodka in soli dieci minuti.

Il ragazzo pieno di sogniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora