Ok mi caricai di coraggio e gli raccontai tutto "ragazzi voi siete i miei migliori amici e odio vedervi stare cosi per me quindi ho deciso di svelarvi il mio segreto perché non vi meritate di rimanere all'oscuro di ciò che mi sta succedendo ma vi prego non ditelo a nessuno e promettetemi di non cambiare atteggiamento nei miei confronti non voglio essere trattato con compassione e nemmeno con disprezzo io vi voglio bene e questo non cambierà mai.." loro ovviamente promisero subito e si sedettero vicino a me ad ascoltarmi."appena nato dissero a mia mamma che la mia vita sarebbe sempre stata come appesa a un filo molto teso ho una malattia molto molto rara colpisce solo lo 0,01% della popolazione, questo è stato il mio primo attacco,fino ad oggi non mi era mai successo nulla di cosi grave certo spesso mi sentivo stanco e qualche volta avevo avuto delle crisi respiratorie ma non mi era mai capitato di svenire come mi e successo stanotte" in quel momento Cory e Sharon si guardarono negli occhi con uno sguardo preoccupato e triste capirono che nessuno mi aveva ancora messo al corrente di una cosa molto importante, quindi Sharon dolcemente mi disse "Lory oggi è il 14 gennaio" in quel momento capii che ero stato in coma per ben 24 giorni.Il resto della mia permanenza in ospedale cioè più o meno un mese e mezzo lo passai tra antibiotici punture e riabilitazione ovviamente i miei amici e la mia famiglia mi stettero vicini ogni singolo momento e la mia sorellina mi portava ogni giorno un regalo difatti ricordo che un giorno mi porto un libro da leggere si intitolava piccolo principe e io ogni sera prima di mettermi a dormire lo leggevo e grazie a quel libro mi sentivo meno solo.il 25 febbraio mi dimisero dal ospedale dandomi delle medicine per alleviare il mal di testa persistente, tutti gli infermieri del ospedale erano stati davvero dolci e gentili con me quindi io li ringraziai di vero cuore.prima di andare a casa il dottore chiese di parlare da solo con i miei genitori che dopo una decina di minuti minuti uscirono da quella stanza con occhi gonfi Rossi e pieni di lacrime in quel momento capii che per la mia malattia non c'era nessuna cura neanche sperimentale.

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Il ragazzo pieno di sogni
Storie breviin questa storia provo a raccontare la vita di un ragazzo normale che cerca di realizzare tutti i suoi sogni anche oltre tutti gli ostacoli che incontra durante il suo percorso Questa storia non parla di Cameron Boyce ma per il protagonista mi sono...