Si infiltra da ogni lato,
scende dalle tubature.
Il suo potere non ha
limiti.
Scorre veloce, passando
da un corpo all'altro,
non teme nulla.
Loro hanno paura.
La pressione aumenta,
la testa esplode.
Morde le loro interiora,
gioca con i loro pensieri.
Sussurra alla loro anima.
Scorre lenta la sua lingua
in cerca del frutto proibito.
Serpeggiano le sue mani
in cresci capelli,
neri come la notte.
Niente è come prima.
Il suo respiro è affannato,
la sua mente vacilla.
In un lampo tutto
finisce e non resta che
tirare su un
sospiro di sollievo.
Chiude gli occhi e
si addormenta.
L'ansia è svanita,
ma qualcosa si aggira
per la stanza.
Sente un sibilo in
lontananza, come se
qualcuno dal sole
avesse scoccato una freccia
silenziosa.
Apre gli occhi.
L'ansia è tornata,
non sa cosa fare.
Si siede, poi si alza.
Cammina avanti e indietro
per la stanza e infine corre.
Corre giù per le scale.
Il rumore lo insegue,
è dietro di lui.
Sta sudando, si asciuga
la fronte con la mano.
Si avvicina, può sentirlo
sulle sue spalle.
Esce di casa, corre.
Ora è fermo sulla strada.
Si gira per capire se
quella cosa ancora lo
insegue.
Non c'è nessuno.
Coni solari si avvicinano
sempre di più a lui, investendolo
con la loro luce.
Il rumore è insopportabile,
ma non capisce più da dove
provenga.
Le luci sono intense ma
ora deve pensare ad altro.
Deve far smettere questo suono.
Grida al cielo in cerca di
pietà.
Le sue urla si uniscono
al rumore di una tromba.
Si tinge di rosso
la strada illuminata solamente
dalla luna e le stelle.
Il rumore è sparito ed
ora è felice.