Sono davanti a scuola aspettando che la campanella che segna l'inizio della prima ora suoni, ma non sembra ne abbia nessuna intenzione così mi metto a giocare con il cellulare.
Sono così assorta nel far prendere quante più banane possibili alla scimmietta per vincere il cappello da cowboy che non mi rendo conto della presenza davanti a me che parla.«Come mai non mi hai risposto ieri? Ho fatto qualcosa?»
Indovinate un po'chi è?! Si, Lucas.
Com'è possibile che prima non lo vedevo quasi mai e adesso nel giro di due settimane ci siamo già incontrati per la seconda volta.
«Aspetta un secondo..» gli rispondo.
Tra poco arriverò al traguardo e potrò prendere quel fantastico cappello.
Dopo aver vinto e aver esultato per l'acquisto appena fatto alzo lo sguardo e lo trovo a braccia conserte che mi guarda con un sorrisetto che non saprei decifrare.
«Perché quando mi avresti scritto esattamente?» prendo il cellulare per controllare. Ah.. ops.
Mi ha mandato il buongiorno, la buonanotte e anche un messaggio in cui mi chiedeva se avesse fatto qualcosa dato che non stavo più rispondendo.
«Buongiorno anche a te» gli sorrido.
«Ti ho fatto qualcosa? Non mi rispondevi.»
Inizio a fissarlo, ma è serio?
Ammetto che avrei potuto rispondergli ma in quel momento non avevo voglia.. e poi non mi sembra di avergli mai detto di scrivermi. È stato lui di sua spontanea volontà a farlo, non mi sembra di essere mai stata obbligata a rispondere a qualcuno.
«No, non mi hai fatto nulla.
Stavo facendo un giro con una mia amica e non mi sembrava il caso di stare con il cellulare in mano.»
Alzo entrambe le sopracciglia.
«Una tua amica.. certo.» fa schioccare la lingua sul palato.
Ignoro quella frase di cui non capisco il senso, non ho voglia di pensare di mattina, tutta pigrizia.«Penso tu abbia capito che io ci tengo a te.» continua.
«Ho capito ma non pretendere che io stia attaccata al cellulare per rispondere a dei messaggi.
E poi per cosa dovresti tenerci a me?! Non ci siamo parlati dal prima anno a questa parte se non l'altra volta, non saranno dei messaggi a farmi affezionare a te così facilmente.» Cerco di essere meno dura possibile.Sembra quasi offeso dalle mie parole, ma non ho detto che la verità, se non gli piace mi dispiace, non ho nulla contro di lui però deve capire che non stiamo assieme e che se vuole essere mio amico deve lasciarmi i miei spazi come io faccio con lui.
Inizialmente mi guarda scocciato, ma improvvisamente cambia espressione facendo un sorrisino, ma non gli fa male la faccia dopo un po' ?!.
«Se vuoi che ti chieda di uscire basta dirlo, non c'è bisogno di fare la finta acida, non ti esce bene» si sistema il ciuffo. Ma guarda te che sbruffone.
«Non ti sto chiedendo questo ti stavo solamente dicendo che-» mi blocca.
«Sisi certo, ci vediamo domani sera al parco vicino alla chiesa.» Mi fa l'occhiolino e se ne va.Resto a fissare il vuoto per qualche secondo cercando di capire cosa sia successo, come cavolo ha fatto a fraintendere così non lo so, so solo che domani gli darò buca così impara a fare il montato.
Finalmente suona la campana e vado dritta al mio armadietto trovando una testolina nera con le punte dei capelli rosse guardare dentro l'armadietto.
«Hey Dakota» la saluto.
Sobbalza dallo spavento mentre io apro il mio armadietto per poggiare i libri che non mi servono ora.
«Hey Aria, mi hai fatta spaventare» sorride allegra rendendo i suoi occhietti ancora più tirati.
È una ragazza asiatica davvero simpatica, penso sia tra le più carine della scuola nonostante sia del secondo anno.
«Chi hai adesso?»
«La Smith, quanto la odio» sospiro.
«Uh sarai a lezione con Reyes» alza e abbassa le sopracciglia.
«Chi sarebbe?»
«Il ragazzo più fantastico, bellissimo, adorabile, carino e tenero che esista» fa un sospiro teatrale.
Rifletto pensando a chi possa essere dato che il nome non mi è nuovo.
«Dopo lo vedrai e capirai» deve aver capito dalla mia espressione confusa che il mio cervellino non abbia ancora compreso chi possa essere questo tizio.
Sarà arrivato dalla luna.
«Va bene, se lo dici tu.» alzo le spalle per poi salutarla e dirigermi in classe.Appena entrata saluto educatamente per poi andare a sedermi.
«Martinez, ci degni della tua presenza anche quest'oggi?» alzo le spalle in risposta.
«No, si sta immaginando la mia presenza. Sta parlando da sola in realtà.» le sorrido.
Alza gli occhi al cielo e inizia a fare l'appello, non presto attenzione a quello che dice finchè non sento la vecchia professoressa gracchiare il cognome detto prima da Dakota.
«Anche quest'anno è stato bocciato eh?!» ridacchia la vecchia.
Sembra una cornacchia con poche piume, magari adesso prende il volo fino alla finestra e arriva un'aquila che la rapisce portandola nel suo nido in qualche luogo lontano.
Si sarebbe bellissimo, il mio sogno.Mi giro verso il ragazzo che gli fa un segno con le sopracciglia.
Magari è muto che ne so, perché non parla?!
Si è carino aveva ragione Dakota, ma perché si mette tutta quella roba nei capelli? Sembra che un lama gli abbia sputato in testa da quanto è lucida.
Oppure i capelli sono fatti di metallo, è una testa di metallo.
Nuovo insulto 2020, testa di metallo.Si gira verso di me e alza le sopracciglia rendendosi conto che lo stessi fissando. Che figura di schifo, no davvero uccidetemi cazzo.
Guardo con la coda dell'occhio se testa di metallo mi sta ancora guardando e lo vedo sghignazzare, sembra quasi un mafioso.La Smith inizia a parlare e cerco di prestare attenzione a quello che dice ma è talmente noiosa che dopo dieci minuti inizio a fare una serie di sbadigli uno dopo l'altro, alcuni anche rumorosi.
«Pss Pisolo» mi arrivano delle palline di carta in testa. Così mi giro infastidita alla ricerca del disturbatore dal mio quasi sonnellino.«Pisolo guarda qua» mi arriva un'altra pallina di carta.
«Che vuoi?!» guardo testa di metallo che sghignazza. Madonna sono capitata con un mafioso durante l'ora della Smith.
«Conosci Lucas Murphy?» mi chiede.
Oh mio dio mi perseguita questo qua.
«Si, perché?»
«Mi sta assillando parlandomi di te» mi fa l'occhiolino.
«E che dice?» sono curiosa.
Mi fa segno con la mano di girarmi, lo faccio e..
«Oh Santa Maria benedetta.. un troll» mi ritrovo la faccia della professoressa a pochi centimetri di distanza.
Sento il cuore andare a mille, penso che mi sentirò male tra poco..
«Sempre simpaticissima Martinez.» mi fulmina con lo sguardo la cornacchia.
Le faccio il sorriso più bello che posso e mi sposto elegantemente i capelli da una parte all'altra dicendo «Grazie grazie».
Mi ignora e riprende a spiegare la sua lezione noiosa.
Riprendo a sbadigliare e il mafioso mi richiama nello stesso modo di prima.
Mi giro senza dire una parola e mi dice «Dopo ti dico tutto, così poi vi avvicinerete e smetterà di mangiarmi la testa dicendomi 'Aria è fantastica' oppure 'Lo sai che Aria ha fatto questo, questo e quest'altro?!' ».
Mentre lo smorfia rido tantissimo, sembra un bambino con quella voce, un bambino isterico ma pur sempre un bambino. Mi rivolge un sorriso a 32 denti e mi rigiro per seguire la noiosa lezione della cornacchia.Alla fine dell'ora il mafioso con la testa sputata da un lama mi ferma.
«Hey Aria» mi sorride.
«Hey..» come si chiama?
«Mi chiamo Wesley»
«Bel nome, originale» annuisco convinta.
«Anche Aria è un nome originale»
«Già, che mi dovevi dire?»
«Nulla, Lucas sta sempre parlando di te.. ti prego rispondigli ai messaggi la prossima volta perché se no dovrò subirmelo io.
Comunque mi dice sempre che sei una persona fantastica e volevo conoscerti, da come ti descrive sembri perfetta.. ma nessuno di noi lo è. Volevo vedere con i miei occhi se avesse ragione o no» si inceppa in alcune parole.
Lo guardo confusa cercando di assimilare tutto quello che dice..
Io sarei perfetta?! Ma non scherziamo dai, mi sta prendendo in giro di sicuro.
«E a che conclusione sei arrivato?» gli chiedo curiosa.
«Che ne so? Neanche ti conosco» alza le spalle. «Mi sembri simpatica, ma mai giudicare un libro dalla copertina, ricordalo.» mi sorride per poi voltarsi e andarsene.È il primo giorno e già due volte mi sono ritrovata senza parole..
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I|I °Hold me° I|I
Dla nastolatków«Sei curiosa come ragazza sai? » «Io sarò curiosa, ma tu non sei bravo a sviare argomento. Cerchi sempre di spostare l'attenzione su di me quando si inizia a parlare di te. Perché?» «Per divertirmi, è fantastico vederti fare la detective» sorride d...