𝑼𝑵𝑫𝑬𝑹𝑫𝑶𝑮 | 𝒋𝒋𝒌 ❥ 𝑏𝑜𝑥𝑒𝑟 𝑎𝑢 [✓]

𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐓𝐑𝐄𝐃𝐈𝐂𝐈

ᵁᴺᴰᴱᴿᴰᴼᴳ

«Allora, com'è andata con Jungkook?» la domanda di Ahin la fece irrigidire per qualche secondo sulla sedia ma dopo aver preso un bel respiro riprese a truccarsi per andare a lavoro. Non sapeva cosa intendesse Taehyung quando aveva detto che ci sarebbero stati seri provvedimenti se non si fosse presentata a lavoro ma dopo quello che era successo quel giorno Yora pensava che presentarsi a lavoro fosse il minimo che poteva fare per lui.

Non era felice di come si era comportata quel giorno con Taehyung ma era felice si essersi riuscita a fermare prima che le cose si spingessero troppo oltre. A lavoro avrebbe dovuto chiedergli nuovamente scusa ed era quello il motivo principale per cui aveva deciso di presentarsi al locale quel giorno.

Taehyung non era una persona cattiva, lo sapeva, ed era cresciuto in una famiglia criminale molto ricca, fin da quando era piccolo aveva sempre avuto quello voleva e Yora credeva che fosse quello il motivo per cui Taehyung insistesse tanto nel volere una relazione con lui: non era abituato a non poter avere quello che desiderava.

Ma Taehyung prima o poi avrebbe dovuto capire che certe cose non si potevano avere per forza come l'amore che era un sentimento spontaneo. Yora non era la ragazza giusta per Taehyung e Taehyug non era il ragazzo giusto per lei ed un giorno lo avrebbe capito anche lui.

Taehyung era follemente innamorato di lei mentre Yora non lo era e quando lo guardava riusciva solo a pensare che se avesse fermato l'incontro quando lei glielo aveva chiesto suo fratello non sarebbe morto.

Delle volte si sentiva in colpa per pensare che la causa della morte di Hobi fosse Taehyung, Yora aveva visto con i suoi stessi occhi chi lo aveva ucciso ma la colpa di quella tragedia inevitabilmente la affibbiava anche a Taehyung.

Non era giusta per Taehyung ed l'amore che provava il ragazzo non sarebbe bastato per entrambi. Taehyung era troppo accecato da quel sentimento per rendersi conto che con Yora non sarebbe mai stato felice. Nessuno dei due sarebbe mai stato felice.

«Yora, mi stai ascoltando?» la ragazza sollevò lo sguardo, e smettendo di guardare il suo riflesso allo specchio vide Ahin, già pronta, che la guardava in attesa di una risposta.

«No, non ti stavo ascoltando» rispose sincera.

«Sei sempre con la testa tra le nuvole tu, eh?» fece con un sorriso avvicinandosi a lei per scompigliarle i capelli, «Ti faccio due trecce?» propose e Yora scosse immediatamente la testa con occhi spalancati ricordando l'unica volta in cui aveva permesso ad Ahin di farle delle trecce ed il dolore che aveva provato.

Era stato terribile pensava che le avrebbe staccato il cuoio capelluto, le trecce erano uscite davvero bene alla fine ma non avrebbe nuovamente sopportato il dolore per due semplici trecce. Hoseok le aveva detto che si lamentava troppo ed aveva incitato Ahin, che si era abbattuta dopo la reazione di Yora, a fare due trecce anche lui.