Capitolo 1

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Speravo in una giornata di sole invece sta piovendo.
Nonostante non ami particolarmente la pioggia mi incanto ogni volta a guardarla.

Sento Nicole lamentarsi sottovoce non appena la lezione di matematica giunge al termine.
È fermamente convinta che il professore ce l'abbia con lei da quando l'ha paragonato accidentalmente a un topo ad alta voce a causa della sua voce... particolare.
È stato molto imbarazzante.
Inizio a mettere via le mie cose insieme al resto della classe avviandomi alla prossima lezione insieme a lei.

-Allora Belle..-

-Conosco quel tono..-

Mi ignora ma la lascio continuare.

-Sai che sta sera Lukas organizza una festa a casa sua.. e sai che lui mi piace e che non ho il coraggio nemmeno di guardarlo.. quindi volevo chiederti..-

-Nicole sai benissimo che la risposta è no, ho il turno sta sera al pub e sarò troppo stanca per venire alla festa-

Lei non sembra sorpresa ma intravedo un leggero broncio.
Nicole non ha molti amici oltre a me e alla sua migliore amica Jasmin, le poche persone che le stanno intorno lo fanno perché ha un fratello popolare e mi dispiace ma allo stesso tempo cerco di non esserle troppo amica, non vorrei mai che pensasse che sia come le altre persone.
Anche se in realtà credo che con il carattere che si ritrova anche senza il fratello le sarebbe difficile fare amicizia, non che abbia un brutto carattere, ma è troppo diretta e intelligente per i nostri coetanei.

-Hai ragione scusa se sono sempre così invadente..-

Dannazione ora mi fa sentire in colpa.

-Nicole stai tranquilla non è colpa tua, un giorno mi farà piacere uscire con te da qualche parte ma per ora sono sempre molto impegnata-

Lei sembra riacquisire forza vitale, fin troppa, saltandomi addosso e avvolgermi in un euforico abbraccio.
Cerco di non insultarla e di apprezzare il minimo che c'è da apprezzare in questo momento ma senza ricambiare l'abbraccio, anche perché ci pensa da sola a metterci l'energia di 3 persone..

-Sisisisii sono troppo felice, miraccomantdo liberati presto io scappo, ho lezione di fisica-

Finalmente riacquisisco ossigeno e spazio vitale mentre la chioma bionda di Nicole si allontana facendomi un cenno di saluto con la mano.
Questa ragazza è dotata di una forza che a primo impatto non si può nemmeno immaginare, ma per qualche motivo con me è sempre così fragile e gentile.
Sono all'entrata della scuola, nel preciso istante in cui varco il cancello arriva James, il mio autista.
Ha una specie di potere che gli permette di essere sempre così impeccabile e puntuale?
Un giorno lo metterò alla prova.

-Buongiorno signorina Black-

-Buongiorno James-

Sì sono ricca e sì lavoro in un semplice pub.
Ma se sono ricca è solo per eredità e potrei anche non lavorare in quanto tra non molto sarò a capo, insieme a mio fratello, dell'azienda dei nostri genitori defunti; ma il pub è di proprietà di mio fratello che per ora gestisce al 100% l'azienda e ha da poco inaugurato una catena di ristorazione.
Inizialmente ho lavorato io stessa insieme a lui finché non abbiamo acquisito dipendenti a sufficienza, ma poi mi sono trovata molto bene a gestire il locale e ho deciso di rimanerci e andarci ogni tanto.

New York è così bella e dinamica, piena di persone che vanno e vengono, palazzi giganteschi, strade così colorate con il grigio che fa da tela.
Non è esattamente il posto in cui vorrei abitare se lo potessi decidere, sono più il genere da paesino verde, pieno di belle case, non troppo isolato per non sentirmi più sola di quanto non abbia già deciso di essere.
Appena varco la soglia della villa non posso credere ai miei occhi.
I suoi occhi verdi si illuminano appena incrociano i miei e un sorriso gli trasforma il viso in un'opera d'arte.
Il mio fratellone diventa sempre più bello.

-Christian! O mio Dio che ci fai qui?-

Dico con grande entusiasmo mentre gli corro incontro ricevendo un caloroso abbraccio.
Il suo profumo costoso si fa strada nelle mie narici riportandomi a bei ricordi passati.

-Annabelle.. diventi sempre più bella diamine!-

Rido per il suo modo di esprimersi sempre così energico e deciso.
Non vedevo Chris da quando è andato a convivere con la sua ragazza lo scorso autunno ma questa casa gli appartiene e l'unica cosa che spero in questo momento è che ritorni a vivere qui.
Poi penso che nonostante la nostalgia, ormai è grande e merita di viversi la sua vita.
Ci accomodiamo in salotto mentre una delle cameriere gli porge un vassoio con un bicchiere di bourbon.

-Mi mancavi molto sorellina-

Lo dice senza guardarmi, sembra pensieroso quasi addolorato per un secondo ma poi si ricompone e riprende il sorriso di prima.

-Anche tu ma come mai qui e soprattutto senza avvisare?-

-Semplicemente perché non rimarrò molto.
Vengo al dunque?-

Mi siedo sulla mia solita poltrona traffigendolo con lo sguardo.
Non mi piace la piega che sta prendendo questa conversazione.
Speravo fosse tornato perché gli mancavo ma come al solito mio fratello non si spreca in inutili cerimonie e arriva al punto.

-Christian prego sto aspettando-

Tira un sospiro chiudendo gli occhi e appoggiandosi al mobile come se si stesse facendo coraggio.
Riapre gli occhi e vedo un barlume di felicità e incertezza che raramente intravedo nei suoi occhi.

-Io e Mia ci stiamo per sposare, ha accettato-

Non mi trattengo e corro ad abbracciarlo.

-Chris mio Dio non posso crederci sono così felice per te, per voi!-

Non posso davvero crederci! quei due hanno avuto il tira e molla più intenso e strano che io abbia mai visto, so quanti sacrifici ha fatto e quante lacrime ha versato Christian e ora finalmente sembrano fare sul serio.

Mi sposto leggermente dall'abbraccio in modo da guardarlo dritto negli occhi e il suo viso si fa più serio così come il mio.
Credo abbia già capito infatti inizia a scuotere piano la testa.

-Sei davvero sicuro che non farai più cazzate?-

Mio fratello non riesce proprio a non combinare qualcosa con Mia, appena le cose sembrano procedere bene manda sempre tutto a rotoli e non vorrei che questo matrimonio giunga presto al termine o che non avvenga proprio.
Christian sa quanto ci tengo a lei, in questi sette anni mi ci sono affezionata in maniera naturale ma penso che solo mio fratello se ne sia accorto e sa anche che non sono più disposta a coprire nulla men che meno i tradimenti.
Non so come abbia fatto a perdonarlo tutte e 2 le volte, sì, ci ha messo anni per farlo, ma al posto suo non ci sarei mai riuscita.
La consapevolezza che chi amo possa farmi una cosa simile sapendo di possedere il mio cuore e illudendomi di farmi possedere il suo è troppo straziante, il pensiero mi osessionerebbe, per questo non riuscirei a perdonare.
Ma tra loro è stato diverso, mio fratello la ama davvero, la ama con tutto sé stesso, darebbe la vita per lei e ce ne ha già dato prova..

-Lo sai benissimo che ho smesso di fare il coglione-

Guardo attentamente il verde dei suoi occhi ma traspare solo una disperata e decisa sincerità.
Sorrido perché forse ha messo finalmente la testa a posto, almeno lo spero.
Mi stacco completamente dall'abbraccio e mi dirigo in cucina dandogli le spalle.

-Christian se vedrò di nuovo Mia in quello stato, e tu sai a cosa mi riferisco, io stessa ti rovinerò l'esistenza anche più di quanto è in mio potere-

Non mi volto ma sento il suo sguardo.
Non è abituato a questo mio tono e nemmeno io.
Non proferisce parola e mi sorpassa di qualche passo e a questo punto si volta e mi sorride.

-Sarei fiero di te-


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