La mano di Harry era sopra la bocca di Betsy che stava per sputare fuori i suoi polmoni a forza di urlare. Se lui l'avesse lasciata urlare, nessuno l'avrebbe sentita. Loro stavano a qualche miglio di distanza dalla città e nessuno vagava in una foresta. Tutti sapevano che la foresta era buia e grande, e tu potevi facilmente perderti in esso. Un amico di Harry venne a mancare anni fa dopo aver camminato dentro la foresta. Nessuno lo aveva visto o sentito da allora.
Betsy si scagliò contro di lui con le sue braccia corte , ma ovviamente, fallì nell'intento di fargli del male.
"Non importa se urli o no, nessuno ti sentirà," sussurrò Harry vicino al suo piccolo orecchio mentre la sua mano libera si trovava attorno alla sua vita per mantenere il corpo della bambina vicino al suo. Betsy continuò ad urlare contro la sua mano, fregandosene delle parole dure di Harry. lei voleva che la sua mamma venisse e la prendesse; che venisse e la salvasse.
Mentre le sue urla si soffocavano e si trasformavano in lamenti, la mano di Harry lasciò la sua bocca e viaggiò in basso dalla sua bocca al suo petto, lasciandola lì per un momento pero poi arrivare all'osso del suo fianco.
"Così piccola, così fragile."
Il viso di Betsy si illluminò appena non sentì più la mano di Harry sul suo corpo, ma la sua libertà se ne stava andando, infatti, nemmeno tre secondi che sentì un colpo alla testa. Il suo corpo cadde nella fredda e bagnata terra.
Harry guardò in basso mentre lei si contorceva nella sporcizia. Lui fece oscillare il suo piede indietro per poi mandarlo direttamente al suo stomaco, seguito da un urlo proveniente da Betsy.
"Sta' zitta!" urlò Harry verso di lei.
Ma Betsy non lo ascoltò. Continuò a singhiozzare e ad urlare.
Harry si abbassò sulle suo ginocchia e si pose sopra il corpo della bambina per capovolgerla, così lei era sdraiata sulla sua schiena. Le sue nocche incontrarono la guancia di Betsy e mentre rimosse la sua mano dal suo viso, un livido iniziò a farsi vedere.
La sua rabbia verso Betsy non era personale per niente.
Primo, voleva rendere qualcuno, in questo caso Lui, orgoglioso di lui. E secondo, aveva sempre voluto fare lo stesso a Jessica. Colpire Jessica nelle budella, sentendo le sue nocche nelle sue pallide guance, lo scrocchio della sua mascella quando il suo pugno la colpisce, e al pensiero sorrise. E lo fece continuare.
Mentre le sue mani trovarono strada attorno al collo di Betsy, iniziarono a farci pressione. Betsy smise di urlare e guardò dentro gli occhi verdi e scuri di Harry. I suoi occhi erano spalancati e le sue braccia corte cercavano di respingere Harry, ma era inutile. Lei stava per morire, e si, era molto giovane, ma conosceva il suo destino.
Harry strinse il suo collo un po' più forte, aspettando che succedesse qualcosa. Se lei svenisse o morisse, poco importava all'adolescente dagli occhi verdi. Aveva bisogno di compiere il brutale rituale.
Solo dopo un po', quando le braccia di Betsy cascarono accanto a lei e i suoi occhi si chiusero, Harry rimosse la sua mano. Attorno al suo collo, c'erano due grandi macchie viola delle mani di Harry, ma in quel preciso momento non gli importava se veniva catturato.
Tirò in basso la cerniera dei suoi pantaloni seguiti dai boxer. Si trovò a terra di nuovo e si impossessò delle sue ginocchia, portando il corpo forse morto verso di lui. Il ragazzo rimosse le mutandine, buttandole via, prima di mettere lui stesso alla piccola entrata.
Non prese un respiro profondo prima di spingere profondamente dentro Betsy ripetutamente. Il suo corpo era sopra quello della bambina e le sue mani erano ai lati della testa, scavando nel terreno bagnato e sporco all'imminiete piacere che stava provando mentre la stuprava. Dalla sua bocca, gemiti che suonavano come il Suo nome uscisse fuori ripetutamente.
Quando finalmente rilasciò il suo sperma dentro di lei e uscì da lei, si rimise i suoi pantaloni. Guardò in basso, respirando affanosamente dopo l'ultima sessione.
Ma lui doveva porre fine alla sua vita; se lei era ancora viva, poteva denunciarlo e lui avrebbe passato il resto della sua vita in galera, e sicuramente, lui non avrebbe permesso che succedesse.
L'immagine del suo pallido, fragile corpo fece sorride Harry mentre rimetteva le mani attorno al suo collo un'altra volta.

STAI LEGGENDO
satanic h.s au (ita)
Randomalla fine, tutti moriremo tutti i diritti riservati a @presidentstyles all right reserved to @presidentstyles