Gradirei non avere commenti tipo "ew che schifo", come si può dedurre dal titolo della storia potete capire che non è una fan fiction con unicorni e arcobaleni. Detto questo siete avvisate.
***
Nel cortile, tra tanti bambini, la piccola Betsy Jackson stava seduta su un'altalena. Lei non parlava con nessuno e nessuno parlava con lei. Lei stava solamente seduta lì osservando i bambini giocare l'uni con gli altri scivolando in basso con la giostra.
Harry era nascosto dietro tre larghi alberi guardando la bambina, gli altri non gli importavano, la piccola Betsy Jackson sí.
Lui era nervoso, ma sapeva come ottenere la sua benedizione. E se lo avessero scoperto? E se Lui non salvasse Harry? ["Lui" sta per "Lucifero" o "Satana.]
Quindi cosa succederebbe a lui?
A cosa stava pensando? Ovvio, Lui non lo avrebbe permesso andare in prigione. Lo avrebbe lasciato continuare fino alla sua vera morte.
L'angolo della sua bocca si screpolò al pensiero di quello che avrebbe fatto alla piccola Betsy Jackson; il sapore metallico del suo sangue, che scende dalle sue ferite e i suoi occhi blu come una bambolina spalancati.
Lui era nervoso ma anche eccitato.
I genitori di alcuni bambini li portarono in macchina per andare a casa, solo una coppia di bimbi e Betsy erano rimasti, Harry colse la sua occasione.
Camminò in un modo lento verso di lei con un sorriso incollato sul viso. Sorriso ostile, abilitá di uccidere. Quello era il suo mantra. Continuò a sussurrarlo.
"Sorriso ostile" era solamente dieci passi da lei "abilitá di uccidere"
Il suono dei suoi stivali contro la terra fece alzare la testa di Betsy. Lei indossava un vestito blu che non era qualcosa da mettere in un cortile.
Harry si sedette nell'altalena accanto a lei.
"Ciao," disse
Lei le fece un sorriso timido
"Ciao."
I suoi capelli le incorniciavano il giovane viso. Lei era esattamente come la sorella di Harry, pura e angelica. Lui disprezzava sua sorella, Jessica. Da quando era nata la sua famiglia non era più la stessa. Lei ebbe la miglior festa di compleanno e doni di Natale, lei ebbe regali dai parenti, e Harry, beh Harry non ebbe niente. Jessica era sempre stata la migliore dei Styles, era sempre stata eccellente in tutto, tutto che lui non era.
Il nervosismo scomparve e la rabbia lo impossessò.
"Tua madre mi ha chiamato presto e mi ha detto che non sarebbe venuta a prenderti, così mi ha detto di portarti a casa." Il sorriso di Harry era enorme.
"Davvero? Perchè?" S'imbronciò Betsy.
Harry aveva una scusa per tutto. Aveva tutto pianificato.
"Giá, era qualcosa con il lavoro, era di fretta." Disse Harry a Betsy. La mamma di Betsy era amica di quella di Harry ma lui l'aveva incontrata solo un paio di volte quando sua madre lo avrebbe guardato.
Harry solitamente indossava dei jeans neri larghi con una maglia da assassino. E, con una bandana nera e l'eyeliner sotto gli occhi
"Oh," era l'unica cosa che disse Betsy prima di mettere i piedi per terra aspettando che Harry facesse lo stesso
"Allora andiamo a casa," Sorrise Harry prendendole la piccola mano e camminò verso l'oscura foresta.
Poteva sentire gli occhi di Betsy su di lui e lui sapeva perché. Probabilmente lei
si stava chiedevo perché stavano andando nella foresta "Stiamo solo prendendo la strada corta," la cullò.Come entrarano nella foresta e camminando in profondità all'interno di essa, la mano di Harry rafforzò la presa su quella della bambina così che non potesse scappare.
Betsy si guardò terrificata intorno. Lei non era mai stata in una foresta, la sua mamma le aveva sempre detto che era pieno di uomini neri e fantasmi.
"Quando saremo a casa?" Chiese la bambina ma non ricevette nessuna risposta.
E dopo quello tutto accadde velocemente.

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satanic h.s au (ita)
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