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| 𝗔𝗟𝗧𝗥𝗜 𝗧𝗘𝗠𝗣𝗜 |

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| 𝗔𝗟𝗧𝗥𝗜 𝗧𝗘𝗠𝗣𝗜 |



















𝑭𝒓𝒂 𝒍𝒆 𝒃𝒓𝒂𝒄𝒄𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍'𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒊 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂𝒗𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒂𝒓𝒆𝒛𝒛𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍'𝒂𝒍𝒕𝒓𝒂...

















Avrei potuto involgerla, attrarla dentro di me, berla, possederla in qualche modo sovrumano.
E così feci.

Dunque aspettando che il piacere ci soddisfasse, io vagabondo nei miei pensieri. Ricado in quel giorno lontano, rivedo in Aura tutti i suoi gesti, riodo le sue parole.
Nell'arte dell'amore non nascondo nessuna finzione, alcuna falsità, alcuna menzogna.
È nell'arte dell'ipocrisia che giace tutta la mia forza, quel che sono adesso.

Guardo la finestra alla mia destra. Noto degli scalini in lontananza. Ginevra, un tempo, era solita salire degli scalini come quelli per venire da me.
Certo, ella avrebbe riappacificato ogni perduta nozione della realtà, avrebbe potuto fingere anche, fingere di non essere mia sorella e di trovarsi nel teatro d'amore che avevamo creato. E se il teatro d'amore era immutato, perché mai sarebbe mutato l'amore?
Ella avrebbe, sicuramente, profanato il nostro letto con la seduzione.

Aura mi sembra ancor di più una donna nuova, dopo questi pensieri. Una donna mai goduta, una donna mai stretta.

La fuga del tempo che ora scorre via dalla mia libido mi fa temere dei giorni felici o anche rimpiangere. Anche dei giorni che passavano inutilmente per ricercare la felicità. Quelli almeno mi avevano lasciato un ricordo, questi invece - questi giorni felici - mi hanno lasciato una rammarica nostalgia, quasi un rimorso che fa più male del rimpianto. E con quei giorni felici, la fiamma del mio fuoco sembrava alimentarsi, mi rendeva il predatore da temere, mi rendeva ciò che ho sempre odiato d'essere.

Aura mi tocca i capelli, riportandomi nuovamente alla mia realtà. Le sfioro il seno con le dita, e sento che rabbrividisce.

Ama le cose che amo io.

Decido di riempirla di baci rapidi, leggeri, la mia mano che tocca, il polso che batte con ardore.

Volgo la mano, sotto la sua bocca, per sentire i baci sul palmo, sul dosso, tra le dita, intorno al polso, su tutte le vene, in tutti i pori.

Una felicità piena, libera, giusta finalmente. La passione ci avvolse e maschera la mancanza di un godimento immediato. La stanchezza ci disarma, ma l'anima, talvolta sotto l'influenza del desiderio, procede con l'immagine ingannevole di una resistenza più lunga, più duratura, più forte quasi. E noi ci immergiamo in essa, godiamo, respiriamo grazie ad essa come se fosse atmosfera primordiale.

"Che strano, amore." Annuncia lei, sdraiandosi con le gambe aperte, sfinita. "Mi sarei data a te ieri stesso, in quella spiaggia, in quel sole."

"Ed io, non so perché, ebbi ieri la certezza che la mia vita era legata alla tua, per sempre!" Sarà il sesso a parlare, saranno gli affari a legarci, ma le parole sono sentite, son veritiere. Ad Aura scende una lacrima, commossa pare. E comprendo subito che alcune volte le sue lacrime son più dolci di alcun suoi baci.

Un'anima camaleontica come la mia, mirabile, fluida si trasforma e prende le sue sembianze, lasciando alla sporcizia quelle di Ginevra.
Mi rendo conto come passo da un amore all'altro con un'incredibile leggerezza, tesso senza scrupoli una trama di inganni per la mia mente, di finzioni, di bugie.
L'abitudine - l'arte - della falsità è la mia più grande forza, che inumidisce i miei occhi fino a farli diventare ciechi.
Mi ritrovo ad essere impenetrabile a me stesso, son fuori di me. Non ho più il controllo.

Le braccia di una, mi ricordano le carezze dell'altra. Lo sguardo dolce di Aura sembra unirsi con lo sguardo penetrante di Ginevra.

E sembra non viver più.
Sembrano quasi altri tempi.






















*

*

*






















Eccomiiii
Io mi scuso profondamente perché so che in questo periodo non ci sono stata completamente, lasciandovi un po' in balia delle cose e senza un continuo.

Purtroppo questa quarantena per quanto noiosa e piena di tempo non mi ha dato nemmeno un minimo di ispirazione per aprire quest'app.

Però eccovi il nuovo capitolo. È davvero molto bello e sembra quasi che Leonardo stia crescendo.

Voi invece cosa ne pensate?

𝐈𝐋 𝐅𝐔𝐎𝐂𝐎  | f. coleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora