capitolo 12 collezioni rubate

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Cico pov.
Stre mi fece sengo che voleva tornare di sopra urgentemente, così mi inventai una scusa.
《Tutto a posto?》
《No》 prese il portatile e iniziò a digitare sulla tastiera, spiandolo da dietro scoprii che stava cercando la nuova collezione della sua famiglia.
Xav mi guardò con sguardo interrogatorio ed io alzai leggermente le spalle .
《Quella collezione non doveva uscire》
《Perchè?》
《Perchè non è loro》Stre sbatte la mano sulla tastiera, non l'avevo mai visto così arrabbiato.
《Io...devo fare una telefonata scusate》.
Si allontanò leggermente digitando un numero.
《Salve, si, buongiorno anche a lei, sono Strecatto De Lucis volevo parlare  del modello con cui ho vinto il concorso》 Stre chiuse gli occhi e vidi delle lacrime scendere sulle sue guance.
《Quanto gli hanno dato? Ha sentito benissimo quanti soldi gli hanno dato.》Stre chiuse la chiamata e lanciò il cellulare contro il muro facendogli saltare la cover.
Istintivamente lo abbracciai, lui continuava a singhiozzare.
《Di che concorso stavi parlando?》
《Ho partecipato con il modello che indossava vostra sorella》
《Hey senti non è nostra sorella! Io non voglio un'arpia come sorella, ci ha provato con me tipo 100 volte》 Stre rise leggermente dopo le parole di Xaver.
A volte pensavo che Stre sarebbe stato meglio con Xav che con me.
Xav era più gentile, più bello e probabilmente non l'avrebbe mai fatto soffrire.
《E avevo vinto.》
《Perchè non mi avevi detto nulla?》
《Non mi sembrava importante, credo di averne parlato solo con Alex》
《Tutto quello che è collegato a te per me è importante》Stre mi abbracciò ancora più forte.
《Quindi che si fa?》
《Vado a "casa" e prendo tutti i modelli che non hanno rubato, più di quello non posso fare》
《Vado a prendere la giacca》Xav uscì sbattendo la porta.
Stre si staccò dall'abbraccio per mettersi la sua, quando lo tirai verso di me e gli appoggiai le mani sulle guance.
Con due dita gli sollevai verso l'alto gli angoli della bocca 《così sei molto più bello》
《Ci tenevo tanto a quel concorso, avrei incontrato tutti gli stilisti più famosi》
《Tu sei il migliore di tutti》 gli sussurrai, lui arrossì e si avvicinò a me.
Io chiusi gli occhi e lui fece lo stesso, ci stavamo per baciare quando lui si allontanò e rivolse lo sguardo al pavimento.
《Scusa》
《N-n-niente》 si mise la giacca e aspettò che io facessi lo stesso.
Così ci avviammo verso la porta.
《Io non vengo devo pulire i pavimenti》mi misi a ridere e Xav mi tirò un pugno.
《Non si ride delle sventure degli altri》
《Ciao, poi fammi sapere di Mark》 Stre gli fece l'occhiolino e riprese a sorridere, forse se io non lo facevo sorridere non ero quello adatto a lui.
《Chi è Mark?》chiesi.
《Nessuno》 Xav e Stre si batterono il pugno e ci salutammo.
Così andammo a Villa De Lucis, era leggermente più grande della casa di Max.
Da fuori era una grande struttura, elegante e fredda del genere che la notte di Halloween i bambini raccontavano che era infestata e in cui nessuno suonava mai.
Stre suonò il campanello una, due, tre, quattro volte ma nessuno rispose.
Quindi tirò fuori il suo mazzo di chiavi a aprì il cancello in ferro battuto.
Dentro una signora corse verso di Stre abbracciandolo e lui ricambiò.
Non mi sembrava così male come madre.
《Natalie sai perchè sono qua vero》 la signora si coprì il volto con le mani.
《È tutta colpa mia, erano in ritardo con l'uscita e ogni motivo confezionato era monotono e senza stile, così gli ho proposto di chiedere a voi speravo che stando insieme potevate migliorare i rapporti》 fece un singhiozzo per poi riprendere a parlare 《non pensavo che avrebbero rubato le vostre idee》
《Non fa niente Natalie, quello che è successo è successo, non avevi cattive intenzioni》 Stre appoggiò una mano sopra la sua spalla per consolarla .
《Lui è Cico il mio migliore amico, vado in camera mia e recupero più modelli possibile》
Salimmo una rampa di scale e stre si incamminò per il corridoio e aprì una porta.
L'unica cosa che riuscì a pensare fu: WOW!
Era gigantesca, come una casa.
Tutta la stanza ti diceva: STRE.
Sul soffitto c'era un vortice nero, la parete di fronte alla porta era dipinta di rosa con piccoli motivi gialli, azzurri e verdi, interrotti da enormi finestre e una postazione studio.
Su un lato c'era il letto matrimoniale spostato in avanti e la parete dietro ad esso con un dipinto astratto, sapevo che dipinto era, non era conosciuto, l'avevamo visto insieme in una mostra d'arte del paese.
Raffigurava l'importanza del sapere, per me era solo un dipinto nero con una statua, un tempio e dei libri volanti colorati.
Ma Stre si era innamorato dei quel dipinto, poteva startene a parlare per ore, di tutte le sue deduzioni, delle tecniche del dipinto, del significato ed era bellissimo con quegl'occhi che brillavano e la sua magnifica voce che mi faceva sentire in paradiso.
Sotto la parete c'era un cellofan per non sporcare e numerose lattine di colore.
Di fronte al letto una scala che portava più in alto dove c'era una gigantesca libreria e una postazione per dipingere provvista anche di macchina da cucire e varie stoffe colorate.
Sotto la scala c'era una porta che portava ad un bagno probabilmente.
In tutta la stanza erano presenti grandi armadi bianchi che contenevano i numerosi vestiti di Stre.
Stre prese un cacciavite da un cassetto della scrivania esi avviò verso il bagno facendomi segno di seguirlo.
La vasca idromassaggio era come una piscina.
Stre si mise a smontare il sotto di una panchinetta rivestita di pelle bianca per poi tirare fuori da essa un piede di porco.
Ok sto iniziando ad aver paura di Stre.
Poi andò sopra nella libreria e forzò un punto nello schienale rivelando un altra tavola di legno.
Prese una penna e con il tubetto dell'inchiostro attraverso un buchino la fece cadere.
Dietro di essa si rivelarono un paio di raccoglitori strabordanti che infilò in uno zaino.
《Temevo che avevi nascosto un cadavere》
《Naa, quelli li tengo sotto la vasca da bagno》
《Io la chiamerei piscina》
《Ti piace la stanza, è da anni che la sto decorando e personalizzando》
《Infatti è perfetta, come te d'altronde》
《La smetti》
《Non bisogna mai trattenere la verità》
《Cico!》
《Va bene la smetto》
Poi si avviò al computer e inserì la password.
Stranamente gli dava che la password era errata così provò anche dell'e-mail ma anche lì era sbagliata.
《Conosci qualcuno che sa akerare i computer? Hanno cambiato la password》
《No, proviamo a chiedere agli altri》
Stre tirò fuori il cellulare cercò di accenderlo ma probabilmente essere lanciato contro un muro non gli aveva fatto bene e si era rotto, così usai il mio.

《Hey Alex, conosci qualcuno che sa akerare i computer?》
《No, Gio tu conosci qualcuno che sa hackerare i computer?》
《Ciao Cico, forse riesco io, se vuoi provo》
《Certo vi aspettiamo al parco》

《Perchè non li hai fatti venire qui Alex sa la strada》
《Ci farà bene un po' di aria fresca e magari gli spieghiamo la situazione davanti ad un gelato》
《Ok...》

Ciao ragazzi
Lo so sono in ritardissimo ma è uscita la TheBadNauts se non l'avete ancora letta non vedo il motivo per cui siete ancora qui.

Su su andate a leggerla

Bye

Sei Veramente Un Idiota!~STRECICO~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora