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Dowoon ed io tornammo a casa dagli altri tre ragazzi, erano le dieci e trenta.
Nel frattempo Wonpil tornava nell'appartamento mio e di mamma.
Ero triste, moltissimo.
Non volevo restare nel suo corpo, lui doveva essere lui e io dovevo essere io.
Io non sono Kim Wonpil.
Non merito tutto ciò.
Non ho fatto nulla per meritarmi di essere nel suo corpo.
Dowoon era giù d'umore.
Non stava bene e lo vedevo.
Il vero Wonpil gli mancava e tanto.
Non sapevamo cosa fare.
Avevamo provato come detto da Kim.
Magari era solo una cazzata.
Magari non c'era un modo per tornare come prima.
Mi sentivo perso.
Tornavo a casa con i piedi che andavano da soli.
Guardavo la strada, a momenti andavo anche a sbattere contro gli altri e contro i pali.
Yoon davanti a me, avevamo legato, ma in quel momento se avessimo detto una parola penso che entrambi ci saremmo strozzati con le lacrime.

Immaginatevi nel corpo di qualcun'altro.
Intrappolati lì dentro.
Può sembrare una cosa bella.
Ma vi assicuro che non lo è.

Prima di entrare, ci siamo sistemati.
Avevamo un'aria troppo triste.
Io e l'altro ragazzo ci siamo sorrisi, ma lo facevamo per non fare preoccupare gli altri.
Entrati in casa, stavo male, volevo solo andare a letto e piangere sul cuscino.
Dovevo piangere, mi sarei sentito meglio.
Chissà come si sentiva Wonpil in quel momento.

jh: perché tutta sta fretta?

Disse jaehyung quando mi notò salire di fretta le scale per la stanza da letto.

wp: voglio andare a letto.

Dissi con un tono un poco antipatico, mi sono sentito molto in colpa ma infondo era così.
Lui annuì e mi lasciò andare.
Dowoon invece si diresse verso la cucina.
Mi buttai sul materasso.
Younghyun che condivideva la stanza con me e Woon, ormai stava sempre in stanza con jaehyung, quindi mi sarei potuto sfogare tranquillamente.
Mi mancava la normalità.
Piansi molto.
Volevo solo morire.
Ma non lo avrei mai fatto.
Dopo due o tre ore mi addormentai, senza aver visto Dowoon arrivare in camera.

Mi sono svegliato, il letto sembrava più morbido di come l'avevo lasciato la notte prima. Non vedevo, avevo bisogno degli occhiali.
Avevo anche gli occhi mezzo aperti dopo aver dormito.
Mi sedetti sul letto.
Ancora mezzo cieco.
La stanza era ben illuminata, la luce mi penetrava negli occhi.
Non era mai stato così nei giorni in cui avevo abitato in quella casa.
Mi sedetti di lato.
Cercavo la scala per poter scendere dal letto.
Solo che non la trovavo, ma avevo trovato qualcos'altro.
Il pavimento.
Avevo riconosciuto quel luogo.
Ero a casa.
Ero Choi Myujin.
x: Ieri sera sei tornato tardi, com'è andato il lavoro di gruppo?
Mi era mancata mia madre, corsi da lei ad abbracciarla.
Lei ricambiò stringendomi forte, anche se sorpresa.
Ero felice.
Sono felice.
                      fine
più tardi posto l'epilogo ye.

𝐈'𝐦 𝐧𝐨𝐭 𝐊𝐢𝐦 𝐖𝐨𝐧𝐩𝐢𝐥. [Choi Myujin;]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora