Capitolo 15

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Capitolo 15

Durante il pomeriggio di quel giorno ero molto distratta, forse perché avevo incontrato mio padre che invece di parlare con me si era messo a ciarlare con Clarisse, e mi aveva dato un avviso che non avevo preso sul serio e per questo era morto Jason.

Pensavo a tutto questo mentre dimenavo la mia spada in groppa a Eltanin che volava, simulando un combattimento aereo e Clarisse che mi gridava incitamenti dentro la testa.

 Dopo andai a farmi una doccia, e quando uscii trovai una brutta sorpresa.

- Ciao e... - si bloccò e guardò il mio corpo nudo. - Sono FIERO di essere tuo padre! - 

Ares era a cavallo della moto fuori dalla mia doccia.

Trattenni un urlo e mi riinfilai dentro imprecando. - Girati, idiota! -

- Non sottostò ai tuoi ordini... - mi rimproverò.

- Lo farai se non vuoi che chiamo Afrodite! - urlai sporgendo la testa.

- Non ho paura della mia amante! - esclamò indignato.

- Afro... - cominciai, ma lui mi bloccò subito.

Si girò e mi lasciò vestire.

Quindi me ne andai via verso la casa 5, senza girarmi indietro, ma non ce ne fu bisogno, perché me lo ritrovai di fronte a me, proprio dentro la casa e davanti a tutti.

- Che vuoi!? - chiesi esaurita.

Beatrice!

- Non è colpa mia se Jason è morto, okay? Io ti avevo avvisato. - Vidi Hunter che si irrigidiva sul letto dove era seduto, e si girava dalla parte opposta. - Ora dobbiamo parlare della tua impresa, Clarisse. -

- Sono tutta orecchi - di nuovo quella voce non mia che parlava con il mio corpo.

- Hanno rubato una cosa... non so se rubato sia il termine giusto... comunque, Poseidone... - cominciò, ma io lo interruppi.

- Prima la folgore di Zeus, ora il tridente di Poseidone... - cominciai a dare ordini a destra e a manca. - Ian, uccidi Luke prima che si allei con Crono! -

- Ferma, ferma, ferma... non hanno rubato il tridente di Poseidone... ma proprio Poseidone in persona... - disse con un certo sarcasmo.

E lo capivo. Poseidone, uno dei tre pezzi grossi si era fatto rapire!

Mi fiondai fuori a fermare Ian, che bloccò la spada a pochi centimetri dalla testa di Luke, che si girò e impallidì al contatto della lama con il naso. 

- Che succede? - chiese tornando dentro con me.

- Hanno rubato Poseidone... il che è strano - affermai.

Si intromise papà. - Gli dei hanno deciso di affidarti l'impresa. Cerca di non deludermi come ha fatto quello scemo di tuo fratello. -

Mi misi subito davanti a Ian, con fare protettivo, come se avesse davvero bisogno di essere protetto.

- A proposito di questo, non vedo l'ora di incontrarti di persona per prenderti per il collo e portarti qui a chiedere scusa. -

Beatrice! Smettila!

- Zitta Clarisse! - sbottai.

- Tu prenderai per il collo me? - rise. - Ragazzina, forse non hai capito bene la situazione: io sono Ares, dio de... -

- Dio della guerra, della lotta, dello spargimento di sangue e dei tonti. Mi hai visto in azione, e non mi dispiacerebbe assaggiare pure il tuo di sangue dorato... - dissi cocciuta e arrabbiata.

The last Ares' DaughterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora