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Mi chiedo che cos'abbia in mente Isabelle, adesso. Non è mai stata amica di Sanne, non l'ha mai stimata e neanche presa in considerazione. Figurarsi ora che l'ha accolta tra le sue comari. Impossibile che non abbia in mente qualcosa di losco. Raggiungo Malek e insieme passiamo dal bagno prima di andare in mensa. Mi sciolgo i capelli davanti allo specchio e cerco di risistemarli in una coda ordinata.

Vedo Sanne entrare dalla porta alle mie spalle. Mi lancia un'occhiata e sembra sorpresa di vedere me e Malek, ma non è per niente imbarazzata. Io continuo a ignorarla, non abbiamo niente da dirci, non più. Ovviamente Malek non è dello stesso parere.

«Si può sapere che stai facendo?» sbotta voltandosi per affrontarla. «Spero per te che sia una specie di organizzazione segreta, tipo quelle dei film di spionaggio in cui qualcuno ti chiede di fare l'infiltrata e allora ti devi trasformare in un'oca starnazzante pugnalando le amiche. Altrimenti sei la persona peggiore che io abbia mai conosciuto.»

«Devi aver proprio vissuto sotto una campana di vetro», è il commento di Sanne.

Guardo il suo make up impeccabile e le sue movenze mentre si rinfresca il gloss sulle labbra. «Tu non hai niente da dire?» chiede poi rivolta a me.

«Proprio niente. Non spreco parole con te. Sei amica di Isabelle e come lei, per me, non vali niente.»

«Io invece ci sono rimasta male», ribatte Malek. «Eravamo amiche, abbiamo passato un sacco di cose insieme. E per tutta risposta tu ti metti col nemico? Come fai a pensare di poter davvero essere amica con Isabelle che non ha mai nascosto lo schifo che provava per te?»

«La vera traditrice sei tu», ribatte Sanne con tutta la calma del mondo.

«Hai ragione, ho sbagliato a non dirti niente di me e Alfie», Malek alza le braccia al cielo.

«Esatto. Hai sbagliato. Le amiche si dicono tutto», Sanne la fissa arrabbiata. «Ma le amiche non si rubano i ragazzi, in realtà, quindi dopotutto forse non lo eravamo poi così tanto.»

«Sei ingiusta», Malek cerca di addolcire la situazione. «Mi sono innamorata, non puoi farmene una colpa. Non avrei mai voluto farti del male, mi conosci.» Fa un passo verso Sanne. «Non è facile per me, lo sai. La situazione della mia famiglia è complicata e avrei tanto voluto avere entrambe le mie amiche vicino.»

«Smettila di fare la santarellina», Sanne è acida.

Lo sguardo di Malek si indurisce. «D'accordo. Hai ragione», dice. «Ho sbagliato e ti chiedo scusa, ma tu ci hai tradite, hai preferito Isabelle che ti ha sempre presa in giro, ti ha sempre denigrata, sono anni che ti tiranneggia. Eppure guardati, conciata come una barbie qualunque. Fino a poco tempo fa odiavi tutto questo.»

«Siete patetiche», è la risposta di Sanne. «Patetiche e invidiose.»

«Invidiose di chi?» intervengo. «Malek ti sta chiedendo scusa e a te non importa. Avrei dovuto capire di che pasta eri fatta. Avrei dovuto aspettarmi una cosa del genere da parte tua. Già mi avevi giocato quel brutto scherzo alla fine dell'anno.» Sanne cambia espressione. «Ti ricordi il messaggio inviato a Connor? È grazie a quel messaggio se lui e Logan non si parlano e non sono più amici. Se tu non avessi sparso in giro la foto del nostro bacio, Connor non lo avrebbe mai saputo. Ma tu eri gelosa, volevi intervenire a tutti i costi. E ho cercato di giustificarti, di capirti.» Mi sciacquo le mani e le asciugo con una salvietta. «Logan ti sta usando, lo sai vero?» aggiungo con la faccia rivolta allo specchio. «Lui ha ancora una cotta per me, però ha visto in te una conquista facile ed è quello di cui ha bisogno. Un diversivo.» Mi volto e raggiungo la porta. «Buona fortuna. Ti consiglio un paracadute perché questa volta la caduta sarà ancora più dolorosa.»

Another (The Again Serie #2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora