Venerdì 15 novembre, 7:15
La sveglia suona, fin troppo forte per i miei gusti. Ho capito che sono state fatte per svegliare la gente ma andiamo, mica le volete uccidere le persone di prima mattina?
Mi alzo dal letto e mi strascino in bagno, dove mi lavo e mi preparo per la giornata. Ho cominciato l'università un mese fa e sono davvero soddisfatta di come stia andando il mio percorso, anche se breve. Ho intrapreso la facoltà di fisica; sì lo so sono una femmina e sì lo so ci sono solo maschi, ma che importa, se uno ha un sogno è lecito che combatta per realizzarlo.
Sono sempre stata "presa in giro " per il mio amore pazzo per la fisica: alle superiori la lezione di fisica era come la benedizione del pane durante una messa: fondamentale. La studiavo con amore e partecipazione ed eccomi ora qua, all'università a studiare il campo magnetico e le leggi Maxwell tra 20 nerd come me, in effetti sono pochi i pazzi che decidono di dare la propria vita alla fisica.Mi lavo e mi vesto comoda oggi, jeans e maglioncino, ho quattro corsi consecutivi, e il fine settimana mi toccherà studiare. Pendo il pullman e alle 8.30 sono arrivata in università.
Prima lezione: meccanica quantistica. Aula 119. Ci metto un po' a trovarla poiché non mi sono ancora orientata in maniera ottimale, dopotutto non è molto che sono qui. L'università che sto frequentando è pazzesca: ha moltissime facoltà, ha persino una piscina, una palestra ed una banca, per non parlare della fantastica biblioteca che è spaziosissima, con i suoi quattro piani e trecento scaffali dove puoi trovare di tutto. Non nascondo che vado in quella biblioteca molto spesso.
Passo in rassegna tutte le aule che mi si presentano sulla mia destra. 112, 114,115...119.Bingo.
Sto per entrare quando vengo bruscamente scaraventata contro lo stipite della porta da un gruppo di sconosciuti: tutti meno uno. Non mi ci vuole molto per capire il gruppo che correva per i corridoi e che si è infilzato con prepotenza in classe non curandosi che qualcuno stava entrando prima di loro, è capitanato da lui, il playboy di tutti i tempi, il ragazzo più desiderato e ambito alle superiori , il grande ed insuperabile Don Giovanni : Mattia Polibio.
Gli lancio un'occhiataccia di disprezzo mentre cerco di recuperare gli appunti di meccanica quantistica che sono sparsi sul pavimento di marmo bianco. Un ragazzo dalla pelle scura e i capelli ricci si offre di aiutarmi a raccogliere ciò che è in terra, ma io cortesemente rifiuto il suo aiuto. Almeno tra quella banda di sciagurati qualcuno ha il buon senso di aiutare invece che starsene appoggiati al muro a ridere come gli idioti.
Mattia è un personaggio abbastanza noto tra le ragazze della mia generazione. Andava al liceo con me e si trovava nella classe difronte. Tutte le ragazze facevano la fila anche solo per parlarci, onestamente non ho mai compreso il perché sia così desiderato...sarà il suo look underground, oppure il suo charm da cattivo ragazzo, o le voci che girano che sia un asso a letto. Ogni mattina lo vedevo appoggiato al cancello del parcheggio e l'80% delle volte era con una ragazza diversa. Non ho mai neanche capito perché le ragazze erano così attratte a stare con un donnaiolo del genere: una con un minimo di cervello capirebbe che sta con te solo per passatempo, e dopo cinque giorni ti lascia perché ha trovato qualcuna di più allettante. Quasi ogni giorno il bagno delle ragazze sembrava un corteo funebre: chi piangeva perché l'aveva visto scambiarsi il DNA con qualcun'altra, chi consolava, chi si faceva prendere da attacchi di panico, addirittura una ragazza finì in ospedale. Il delirio.
Fatto sta che si è passato quasi mezzo istituto. Nella mia ex classe eravamo 15 ragazze, e 13 sono state con lui, le altre due eravamo io e una mia cara compagna, Lisa: io non mi sono mai esposta, quindi credo che neanche sappia chi sono, mentre con Lisa ci provò, ma rimase appeso come un baccalà quando gli rivelò di essere lesbica.
Personalmente non posso dire che lo odio, poiché non lo conosco, ma semplicemente cerco di starne alla larga, sia perché frequenta compagnie che non mi piacciono, sia perché non mi piace il suo comportamento.
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Would you love a gangsta?
RomanceAlice, 18 anni studia fisica all'università. É una ragazza perbene, con la testa sulle spalle. Il suo obbiettivo? Laurearsi ed essere felice. Mattia, 18 anni abituato alle feste e alle donne. Il suo modo di agire e fare è segnato dal suo passato. I...