Prologo

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La vita è come un tuortuoso mare in tempesta, non sai mai di esserti salvato fin quando non ritorni in riva con i piedi per terra, ti scombussola il corpo e la mente, ti toglie il superfluo e fai i conti con te stessa.

Ci ritroviamo spaesati,vuoti e con un'insaziabile voglia di vendetta: vedersi felici. Mi capita di guardare il cielo dopo una giornata grigia ,illividita dal freddo, il vento che trascina con se di tutto e mi sorprendo di come il cielo abbia la forza dopo tante avversità di rialzarsi lasciando intravedere uno sbiadito ma presente arcobaleno che tenta di salvare il salvabile una sorta di deus ex machina.

Vi chiederete il perchè di queste metafore un pò pessimiste, degne di un giovane Leopardi alle prese con i soliti drammi adolescienziali e con un bicchiere che era del tutto vuoto...

VI spiego ..l'arcobaleno per me ha un viso ovale che mostra di rado dei rossori, impertubabile ma al contempo quando accennava un sorriso,altro che arcobaleno,altro che riuscire a centrare il canestro a primo colpo,piu che ricevere un buono da migliaia di dollari da spendere in vestiti, trasformava la mia giornata di merda e mi accendeva qualcosa dentro. Avete presente le montagne russe? Il cuore che corre all'impazzata ,tu che cerchi di inseguirlo ma non riesci perchè dopo anni a tenerlo a bada, a non ascoltarlo ,vuole sfogarsi e vuole battere un po di più per qualcuno. Quel qualcuno era Oliver. Lui è stato per me disgrazia e fortuna: non saprete mai quanto benessere vi abbia procurato una persona fin quando all'improvviso non vi verrà tolto e non potrete fare nulla se non piangervi addosso, sapete quella frase banale "non capisci l'importanza di una persona fino a quando non la perdi"? Beh, un pò quello che è successo a me.

Dopo tutto quello che avevo passato,pensavo di non meritarmi di essere felice e che il suo arrivo fosse solo il solito scherzo del destino che mi avrebbe fatto soffrire alla fine.

Ma per una volta nella vita il destino si era occupato di me, si era proprio impegnato affinchè tutte le lacrime in tempesta inondate sui libri di scuola,sul cuscino fossero arginate con un arcobaleno ,sbiadito ma sempre presente . Oliver Grove.

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