"La cicatrice in fronte"

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                               Cap. 3

Ci sono incontri che ti lasciano un segno, avete presente quando in pieno inverno,vi trovate in un mare immenso e nonostante l'acqua sia gelida,volete provare quel brivido,quella spinta di follia che vi faccia sentire vivi?

Io mi sono fermata per paura dell'acqua gelida..scelta da fifoni direste..
Con questo banale esempio vi parlo di lui, Oliver.

La seconda persona che mi ha fatto stare bene con la sua follia audace,amante del pericolo,silenzioso ma aveva occhi in grado di raccontare interi romanzi che spaziano da Shakespeare a Wilde.
Istintivo,per capirci, da piccolo in una gita in campagna con i suoi,tentó di cavalcare una capra, scelta che gli procuró una cicatrice in fronte che a lui piaceva perché era il segno di una folle impresa da eroe.
Studioso, amava dilettarsi a scrivere robe che probabilmente nessuno leggerá.
Stronzo, aveva quella battuta pungente che ti faceva venire in mente di picchiarlo,come quando  disse che le mie tette erano esattamente proporzionali alla somma dei suoi nei..vi chiederete quanti nei aveva..circa 3.
E poi aveva quel sorriso estremamente solare, come un sistema solare si, al cui centro c'é il sole e attorno i pianeti.
Lui al centro e le mie palle che giravano attorno a lui.

Ricordo il primo incontro..

In una calda giornata d'estate, afosa e soffocante ,io, mio padre e mia madre decidemmo di andare al mare..
Bell'idea se non fosse che mio padre non ricordava la strada e ci perdemmo.
Ero piccola, abbastanza tale da non rendermi conto di cosa stesse accadendo..
Ricordate dell'incidente in cui rimase vittima mia madre? Proprio quello.
A perdere la vita fu anche un giovane ragazzo, jacob
Non abbiamo più rivisto quella famiglia.
Ma quel momento ha segnato inesorabilmente la famiglia di entrambe.
Tutt'ora non sappiamo come sia successo, chi avesse torto e chi ragione.. Non abbiamo indagato perché anche se ci fossimo spinti a farlo oramai nessuno avrebbe riportato ne l'uno ne l'altra.
Ricordo solo le urla strazianti, e poi il rumore di un'ambulanza che cercava in vano di aiutarci.
Un bimbo con una strana cicatrice in fronte  abbracciava il padre e la madre e chiamava insistentemente il fratello sperando si svegliasse. Quel bimbo era Oliver.
Io mi chiusi in un dannato silenzio.
Molte volte in un silenzio si nascondono un turbinio di pianti repressi,così diceva Leopardi nella sua opera il..
No è solo un mio pensiero depresso

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