La notte scese troppo in fretta per i gusti di Esmeralda.
- Dai, Fragola, fatti prestare il vestito color menta- sbraitò Alisia rincorrendo la cugina per tutta la stanza, tenendo in mano un vestitino verde chiaro con stampe floreali.
- Indosso già quello turchese!- rispose Esmeralda uscendo alla stanza.
- Questo ti sta benissimo!- ribatté la bionda.
- Va bene! Va bene! Lo metto!- si arrese la castana afferrando l'abitino che teneva in mano ľaltra, si slacciò i bottoni del vestito mentre entrava nella stanza e si cambiò.
- Stai una meraviglia, anche se preferisco i tuoi capelli naturali: hai dei boccoli bellissimi, perché te li sei stirata?-
- Mia madre, stranamente, mi ha portata dalle parrucchiera e lei me li ha asciugati così- rispose Esmeralda infilandosi le scarpe e prendendo una giacca leggera, non si sa mai.
Le due cugine scesero in piazza dove erano state appese delle luci colorate. Tutte le ragazzine indossavano minigonne e vestitini ridotti all'estremo pur di attirare l'attenzione. Ovviamente erano tutte riunite intorno ad Edoardo che stava raccontando la sua vita a Milano. Il giovane si interruppe solo quando i suoi occhi policromi caddero su Esmeralda. Non era la più carina tra le ragazze, a causa della pelle impura e delle forme piccole, ma aveva quel modo di fare, forse quel lampo fulmineo nei suoi occhi o le fossette che si creavano tutte le volte che sorrideva, forse proprio quei suoi difetti la facevano apparire bellissima agli occhi del ragazzo.
- Stavi dicendo?- chiese Marta, parandosi di fronte ad Edoardo. La ragazza era la più antipatica, arrogante ed egocentrica del paese. Aveva lunghi capelli d'oro e occhi azzurri come il ghiaccio, indossava un vestitino talmente corto e stretto che se fosse stata nuda non ci sarebbe stata alcuna differenza.
- Balliamo?- aggiunse afferrando le mani del ragazzo.
- Ti ricordi cosa mi hai detto stamattina?- domandò Esmeralda.
- Che il milanese aveva una cotta per te?-
- Bhe... ora hai la prova che ti stavi sbagliando- con un cenno del mento la ragazza indicò una coppia che stava danzando al centro della piazza: Edoardo e Marta. Lui era totalmente perso in lei, non si staccavano gli occhi di dosso. Quando la musica cessò, il ragazzo la afferrò per il viso e si avvicinò, quasi a volerla baciare, ma i suoi occhi si puntarono su qualcun'altra: Esmeralda se ne stava da sola con la schiena poggiata contro il muro ad aspettare Alisia che era andata a prendere da bere. Il giovane arrossì lievemente e poi si scostò per raggiungere ľ acida ragazzina che aveva conosciuto la mattina stessa. Alisia intanto era seduta su una panchina insieme ad un ragazzo, Tiziano, ovviamente, era la sua cotta da un paio di mesi ormai.
- Come mai da sola? Credevo che con sei fratelli la compagnia non ti mancasse mai- Edoardo si poggiò vicino a lei.
- In realtà due sono sposati e vivono per fatti loro, uno è in città e gli altri tre si stanno divertendo con le loro fidanzate- rispose seccamente.
- E la tua amichetta?- chiese il ragazzo accennando ad Alisia.
- Per tua informazione è mia cugina e poi è occupata con Tiziano-
- Ho sentito che vi chiamate Fragola e Ciliegia, soprannomi strani, non trovi?- il ragazzo aveva di colpo abbassato il tono di voce.
- Ognuna di noi ha una voglia sulla pancia, la mia è color fragola e la sua sembra una ciliegia, da qui i soprannomi-
- Credo che sia anche per il fatto che tu profumi come una fragola- il ragazzo si stava pericolosamente avvicinando. Esmeralda chiuse gli occhi in attesa del bacio.
- Ricordati ciò che ti ho detto: lei è mia sorella e tu non la tocchi- disse Giacomo passando di fronte ai due.
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Occhi verdi
Roman d'amour1987, Italia. Esmeralda odiava la feste di paese ed odiava essere costretta a partecipare, fino alla sera in cui un ragazzo di nome Edoardo, di Milano, rubò il suo cuore. Questa è la storia di un'amore nato in una sera di giugno qualsiasi e destinat...