-Allora...non sarebbe male se mi facessi vedere i dintorni- disse Edoardo per rompere il ghiaccio che si era creato. Esmeralda si fermò un secondo, poi cambiò improvvisamente direzione trascinandosi dietro il ragazzo che ancora la teneva per mano. Percorsero uno stretto ponticello e si avviarono lungo una viuzza che tagliava il bosco. A mano a mano che proseguivano la foresta si infittiva sempre di più, al punto che i due dovettero procedere in fila indiana.
- Dove stiamo andando?- chiese Edoardo che ormai si stava facendo trascinare da Esmeralda.
- Fidati di me-
I ragazzi si ritrovarono vicino ad un precipizio: sotto scorreva rapido un torrente e sopra la Luna mandava bagliori argentei. Come prima Edoardo prese il viso della ragazza e la baciò sulle labbra. Questa volta anche Esmeralda ricambiò e affondò le dita fra i ricci del ragazzo.
Passarono la notte fra i campi e il bosco, fra baci e abbracci improvvisi.
- Dove sei stata?- chiese Alisia. Era in pigiama, con i capelli spettinati e il trucco colato.
- In paese- rispose la cugina sbadigliando.
- Riformulo la domanda: con chi sei stata?- Ciliegia era su tutte le furia.
- Chiedilo a nonna Pina, io vado a farmi una doccia- Esmeralda riuscì a salire le scale senza addormentarsi e si buttò sotto la doccia.
Inutile dire che la ragazza rischiò di addormentarsi più volte durante il pranzo e il pomeriggio crollò esausta su un'amaca-
- Signorina, abbiamo un sacco di roba da fare: ad esempio andarci un gelato al bar e andare al fiume- Edoardo era comparso all'improvviso. Esmeralda aprì gli occhi di scatto e con un urlo di paura cadde dall'amaca. Il ragazzo scoppiò a ridere e la aiutò a rialzarsi.
- Ali! Cala! Scendiamo in paese-
- Non ci vengo con te! Traditrice!- urlò la bionda affacciandosi alla finestra. Stava per continuare quando i suoi occhi si puntarono su Edoardo.
- Sei stata con lui?! E non me lo hai detto? A quando il matrimonio?-
- Tra una decina d'anni- ridacchiò la castana -Dai, vieni-
Alisia scese di fretta e furia le scale, si infilò le scarpe e raggiunse i due ragazzi che la stavano aspettando in giardino.
- Io voglio il gelato alla stracciatella- disse il ragazzo.
- Non aspettarti granché, non abbiamo mica una gelateria, ma se vuoi c'è quello al cioccolato, alla fragola, alla vaniglia-
- E al caramello- concluse Ciliegia.
- Prenderò quello al cioccolato-
Il bar era stranamente affollato, quindi Alisia ed Edoardo furono d'accordo sul far entrare solo Esmeralda, la più mingherlina dei tre. La castana si infilò tra la folla e comprò tre gelati: uno alla vaniglia, uno al caramello e uno al cioccolato.
-Ecco a voi- disse uscendo quasi dieci minuti dopo.
- Che si fa?- chiese Alisia dopo che ebbero finito di mangiare seduti all'ombra della piazza.
- Ho sentito dire che una delle attrazioni più ambite è il fiume, perché non ci andiamo?-
- Meglio di no- lo ammonì Esmeralda -Tu non sai che razza di inferno è quello, non sai cosa ci gira giù-
- Ok ok, allora che si fa?- disse il ragazzo alzando le mani.
Le ragazze si scambiarono uno sguardo complice.
- Si fa il gioco dell' amaca-
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Occhi verdi
Romance1987, Italia. Esmeralda odiava la feste di paese ed odiava essere costretta a partecipare, fino alla sera in cui un ragazzo di nome Edoardo, di Milano, rubò il suo cuore. Questa è la storia di un'amore nato in una sera di giugno qualsiasi e destinat...