Prologo.

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Uno.
Due.

La neve risuonava sotto ogni passo che la ragazza compieva, lasciandosi dietro una scia di impronte che, colpita dal vento gelido, tornava invisibile. Nessuno così poteva conoscere la sua meta.

Tre.
Quattro.

La katana ghiacciata sbatteva contro la sua coscia. Nonostante la veste invernale quel gelo riusciva a raggiungerla comunque. La spada incastrata sulla cintura; la fodera persa alcuni anni prima.

Cinque.
Sei.

Continuava a camminare sottovento, così che non avrebbero percepito la sua
presenza.

Sette.
Otto.

I nemici che perseguiva da tempo. Coloro che le avevano strappato tutto ciò che aveva.

Nove.
Dieci.

Si fermò. Nonostante il fragore del vento, riusciva comunque a sentire i suoi passi. Infilò la mano nella tasca e ne fece uscire una bussola dorata e bizzarra: due punte si muovevano lungo il piatto indicando una il nord, verso destra, e un'altra la sua meta, dritta davanti a sé. La osservo per qualche secondo, per poi rimetterla al suo posto. Si voltò.

Undici. Dodici. Tredici.

Si stava avvicinando più velocemente. La ragazza rimase immobile mentre portava lentamente la mano gelata verso l'elsa della sua spada.

Quattordici. Quindici. Sedici.

Si piegò leggermente in avanti, ponendo il piede destro più indietro, come se volesse scattare in avanti.

Diciassette. Diciotto. Diciannove.

Ormai riusciva a vedere la sagoma del suo inseguitore.

Venti.

Il mostro saltò verso la ragazza, scoprendo i canini, mentre la bava colava dalla sua bocca. I suoi occhi completamente neri si strinsero: nel luogo dove fino a pochi istanti prima stava la ragazza non c'era nulla. Si guardò intorno ma la tempesta limitava la visuale.
Dietro di lui percepì una lieve voce.
"Respiro del fantasma. Primo kata."
Sentì una fitta lungo la schiena che lo paralizzò, i suoi occhi divennero opachi, poi cadde a terra.
Lì stava la ragazza con la spada sguainata, i capelli al vento, permettendo la vista del suo occhio vitreo, cieco.
"Brivido di paura." E detto ciò, riposizionò la spada al suo fianco.
Si accucciò sopra il mostro, posando una mano sopra il suo corpo sgretolato.
"Che la tua anima sia libera da questo corpo indegno."
Restò ferma per qualche secondo, poi si rialzò, si scrollò la divisa da cacciatrice, immacolata, per poi ricontrollare la sua bussola dorata, incamminandosi verso Ovest.

Così faceva da più di otto anni.

Così cacciava i nemici dell'umanità.

Così cacciava i demoni.

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Capitolo super corto ma mi serviva per iniziare. Il prossimo sarà più lungo di sicuro.

Ogni volta metterò un taishou secret alla fine di un capitolo, quindi se volete saperne di più leggete fino alla fine!!

Alla prossima!
~Star

Yurei no kokyou - KNY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora