Finalmente sono riuscita a chiudere la valigia, io e la mia migliore amica per tirare la cerneria abbiamo dovuto farci le acrobazie sopra.
Zaira "quindi è tutto pronto Ilaria?"
Io "penso proprio di si". Dopo due minuti intensi a guardarci negli occhi, mi accorgo che sta per scoppiare a piangere, per cui corro ad abbracciarla.
Io "no Zai no, ci vedremo ogni fine settimana te lo prometto, pensa, sto per realizzare il mio sogno"
Zaira "lo so, non è perché ti trasferisci, ma perché lo sai anche tu cosa potrebbe accadere, non voglio che tu soffra ancora per quello stronzo"
Io "zai è stata una scelta presa in comune per il suo e per il mio bene"
Zaira "ok, allora ci salutiamo qua?"
Io "si".Dopo 30 minuti passati a piangere tra abbracci e risate, finalmente salgo in macchina, salutando quella casa che mi ha cresciuta.
Sto per andare a vivere nella città che fin da piccola mi ha rubata il cuore, la città che regala sogni, la città della magia nera e bianca, la città dei fantasmi, la città del diavolo, di Nostradamus, della rai, della Fiat, del museo egizio, del cinema, la città del calcio, del grande Torino, della mole, la città di una famiglia (Agnelli) che ha sempre avuto in mano tutto. Ed è ora che in questa Torino sono riuscita a realizzare il mio sogno. La Juventus (mia squadra del cuore) dopo avermi osservata come team manager al Brescia calcio, ha deciso di volermi nel loro staff come tale. Ma ci sono ancora un po' di problemi che devo risolvere, anzi un problema, dove spero di non sbatterci contro.Arrivo nella mia nuova cosa consigliatami dalla società, un appartamento nel palazzo più grande di Piazza San Carlo. "Appartamento" si fa per dire, ci sono due piani, al secondo piano si trova una piscina interrata con tanto di erba sintetica che la contorna, tutto il resto della casa è molto moderna, fatta tutta in marmo bianco e in granito, oltre a questo è anche una smarthouse. Inizio già a sistemare i vestiti e i vari oggetti, fortunatamente Zaira settimana scorsa mi ha aiutata ad arredarla.
Guardo l'orologio e vedo che si è fatto tardi, penso proprio che sia meglio andare a letto, anche perché domani mi aspetta una giornata di lavoro.Il giorno seguente
NON SO COSA METTERE!!! Guardo dentro l'armadio e decido di mettere una camicetta bianca, sperando che non scoppino i bottoni considerando la mia quinta, dopo di che opto per una gonna nera a tubino fino a sopra al ginocchio abbinata a dei tacchi a spillo neri lucidi. Decido di mettere un po' di ombretto marrone sfumato al nero, una riga di eyeliner, matita nera, mascara e lucidalabbra trasparente. Prendo le chiavi della macchina ed esco dalla porta di casa.
Arrivata alla Continassa parcheggio nel posto a me riservato e attraverso il cartellino i bodyguard mi lasciano passare, mi dirigo verso l'ufficio del presidente e lo trovo seduto davanti al computer.
Agnelli "buongiorno Ilaria, tempismo perfetto, i ragazzi della prima squadra sono appena arrivati, così posso presentarti" mi dice alzandosi per salutarmi con due baci sulle guance e una stretta di mano
Io "buongiorno presidente, va benissimo, metto giù la borsa nel mio studio e la seguo da me lo permette"
Agnelli "ma certo, a e dammi del tu, ho 45 anni non sono cosi vecchio" dice ridendo. Arriviamo sul campo dove i ragazzi si stanno allenando ridendo e scherzando tantè che non danno tanta importanza al nostro arrivo. E li lo vedo, concentrato sul pallone, con quel ciuffo castano chiaro e gli occhi verdi magnetici sotto al sole.Flashbach: "ci rincontreremo se sarà destino" è questa l'ultima cosa che ci siamo detti dopo 6 anni di relazione, dopo risate, pianti, notti in bianco a fare l'amore, un colpo al cuore. Fine flashback
Ed è così che dopo anni, come quell'ultima volta, è un colpo al cuore rivederlo, è diventato più grande, il suo volto ormai è quello di un uomo, il suo corpo è quello di un uomo, le sue labbra sono sempre carnose e i suoi occhi sempre illuminati davanti al pallone. A distrarmi dai miei pensieri è Agnelli che chiama i ragazzi. PANICO.
Agnelli "ragazzi venite qua, devo presentarvi una persona" pian piano tutti lasciano i palloni cadere a terra. Fortunatamente Bonucci e Pinsoglio con la loro altezza mi coprono dalla vista di Federico. Ma lui inizia ad alzare lo sguardo e io cerco di nascondermi guardando da altre parti, sento Higuain, Dybala, Pjanic e Khedira fare commenti su di me anche se non volgari.Bernardeschi pov's
Mi avvicino al presidente insieme agli altri miei compagni a testa bassa, ma quando inizia a parlare alzo lo sguardo incontrando quello della ragazza che gli sta accanto. Penso di essere sbiancato e il pipita se ne accorge
Higuain "oh fede tutto bene?"
Io "sisi Gonzalo, stavo solo pensando"
Higuain "e si qua dentro ognuno di noi sta pensando a cosa gli farebbe a quella ragazza, però, sarà un piacere lavorare con lei", mi guardo in torno e vedo tutti i miei compagni sbavargli dietro, sposati e fidanzati compresi. Smetto di ascoltare le parole del presidente e mi perdo in lei. È diventata una donna ormai, non ha più 19 anni, le sue forme sono ancora più dolci e sinuose di prima, come un rollercoaster , la sua voce ormai è quella di una donna. I suoi occhi baciati dal sole sono sempre verdi con una cornice nera a contornare le iridi, le labbra carnose come sempre, quei capelli color castano chiaro, è sempre più bella.
Ma cosa ci fai lei qua? Sapevo che sarebbe arrivata una donna come team manager ma mai mi sarei aspettato lei. Troppi ricordi che mi soffocano in questo momento, che mi fanno uscire una lacrima che mi solca la guancia senza farmi arrossare gli occhi.Ilaria pov's
Agnelli "per cui adesso mi serve uno di voi che le faccia fare un giro della Continassa" inizia a scrutare tutti con attenzione, probabilmente facendo mente locale delle partite per capire chi può mettersi di saltare l'allenamento. Ti prego no.