Il messaggio

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Quella sera fu l'inizio della fine.
Quella sera..per anni ho ringraziato Nicolas per aver incontrato Charles, per aver avuto la possibilità di conoscerlo quando ancora non era "Il predestinato".
Entrambi eravamo diciassettenni a quella festa ed entrambi volevamo sembrare più grandi per stupire e incuriosire l'altro.
E sinceramente mi sento debitrice nei suoi confronti, grazie a Charles infatti ho scoperto e provato un sacco di cose nuove.

Monaco, Montecarlo - 17.06.2014

"Davvero? Tu segui la formula 1?"

chiese il moro con un luccichio negli occhi, quel diavolo di luccichio che ogni volta mi faceva intenerire.
Sembrava un bambino piccolo che aveva scoperto da poco le bolle di sapone.

"Charles sono italiana, è una tradizione guardare la formula 1 in casa mia."

Risi alla sua reazione, mentre mi stringevo nella sua giacca donatami da lui dopo aver confessato di avere freddo, aveva un buon profumo sapeva proprio di Charles e ormai ero sicura che ogni volta che potevo sentire quel profumo voleva dire che lui era in giro.

"Io sogno di arrivare proprio lì un giorno, sai?"

disse mentre rivolgeva lo sguardo verso le stelle luminose.

"Sono sicura che ci arriverai, soprattutto se lo desideri con tutto il cuore."

un po' mi fece male il cuore pronunciare quelle parole, con tutto il cuore sognavo di poter tornare a praticare ginnastica artistica, la mia carriera era finita a causa di varie cose ma il mio sogno era sempre stato quello di poter vincere una medaglia d'oro alle olimpiadi.
Nel mentre il dj aveva proposto un lento, vedevo Lea abbracciata a Bastien e Suzy con Maxime e sorrisi nel vederle felici, speravo con tutto il cuore che lo fossero davvero.

"G-Giada vuoi ballare?"

Questo non l'avevo programmato.
Charles mi chiese di ballare e il male ai piedi a causa dei tacchi, la timidezza nei suoi confronti e il lieve giramento di testa me lo impedivano.
Però potevo vederlo che era timido anche lui e soprattutto aveva teso il braccio verso di me e aspettava solo che gli porgessi la mano.

"I-io non so ballare.."

dissi mentre però avevo afferrato la sua mano che mi tirarono sulla pista da ballo, il giramento di testa seppur leggero aumentò nel momento in cui Charles mi tirò in piedi e per un momento pensai di cadere a terra, ma fortunatamente lui era abbastanza forzuto per sorreggermi.

"Nemmeno io."

Prima di effettivamente raggiungere la pista da ballo lasciai la sua giacca e i tacchi dove eravamo seduti poco prima e lo seguì a piedi nudi, risultando più bassa di lui di pochi centimetri.
Lea mi fece l'occhiolino, era proprio di fianco a me e Suzy, che era alle spalle di Charles mi fece capire che avevo fatto centro.
Ovviamente arrossì nell'appoggiare le braccia sulle spalle del ragazzo ma una volta aver rivolto lo sguardo verso il suo ne rimasi incantata, il tempo sembrò passare così veloce che non feci in tempo a godermi quel lento.
Nessuno dei due aveva voglia di parlare, sembrava quasi la scena di un film romantico.

"Giada, tuo padre ci aspetta andiamo!!"

sentì Lea urlarmi, perché i miei occhi erano ancora fissi verso quelli di Charles.
Non volevo staccarmi, ma Lea mi tirò via da Charles e veloce corsi verso i tacchi e me li infilai, portando a Charles la sua giacca, aveva il suo odore volevo quasi portarmela a casa ma non mi sembrava giusto.

"Grazie per la bella serata e soprattutto grazie per la giacca."

Gli dissi con ancora un bel sorriso sul volto, prendendolo da una parte, lasciandogli un casto bacio sulla guancia.

You left a hole where my heart should be. | Charles & Giada |Where stories live. Discover now