Il primo appuntamento

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Non riuscivo a stare nella pelle, tremavo in continuazione ed ero definitivamente agitata: continuavo a sistemarmi i capelli per poi passare al trucco e infine andavo a sedermi.
Questa era la routine.

"Giada, fammi il piacere di calmarti."

Lea era in chiamata con me, non era potuta venire a casa mia perchè lei e Suzy avevano impegni e io sentivo di non reggere la pressione da sola, avevo bisogno delle mie due migliori amiche.
Per l'uscita avevo scelto una camicetta bianca senza maniche e trasparente abbinata ad una gonna nera, sotto la gonna indossava ovviamente un paio di culottes nere, non avevo voglia di preoccuparmi anche di tenermi costantemente giù la gonna per paura si vedesse qualcosa.
Presi la pochette ci infilai chiavi, portafoglio e telefono, infilai gli occhiali da sole ed ero pronta a partire.
Ricordai all'ultimo di portare la giacca di Charles con me, stavo dimenticando di portarla con se anche se avevo annusato il suo buonissimo profumo un sacco di volte, per tenerlo sempre vicino e mi dispiaceva separarmene.
Non avendo patente o genitori disposti ad accompagnarmi decisi di andare a piedi, la Brasserie non era così tanto lontana e non rischiavo di arrivare sudata e stanca all'appuntamento.
Ero quasi in orario, forse leggermente in anticipo così la presi con calma.

"Giada, hei!"

Non avevo quasi visto la persona davanti a me, ero così concentrata nel raggiungere il mio obiettivo, ovvero raggiungere la Brasserie che si trovava a pochi passi ma no, ovviamente dovevo incontrare qualcuno.

"Charlotte!"

Ci mancava solo lei, non solo ero agitata e nervosa per l'appuntamento con Charles ma ci si metteva pure Charlotte Siné, io e lei abbiamo avuto un rapporto un po' strano, ero sempre disponibile insieme a Lea e a Suzy ad uscire con lei ma lei preferiva quasi "snobbarci" per la Crème della creme di Monaco quindi non sapevo bene cosa pensasse di me.
In più da sempre la consideravo davvero bella e quasi mi buttò giù vederla tutta in ghingheri davanti a me.

"Cosa ci fai da queste parti tutta truccata e profu...ma io la conosco questa giacca."

subito saltai, nello stesso momento in cui Charlotte riconobbe la giacca, Charles stava entrando nella Brasserie e per un motivo o nell'altro si era girato e mi aveva visto.
Ricambiai il saluto con la mano e gli sorrisi, ciò fece girare la mora.

"Ora mi è tutto più chiaro."

sussurò Charlotte, pensando di non essere sentita forse, per poi farmi l'occhiolino.

"Giada!"

la sua voce pronunciò il mio nome in un modo irresistibile e mi baciò la fronte come aveva tentato di fare la sera del nostro primo incontro, mettendomi leggermente in imbarazzo.

"Oh, Charlotte."

"Leclerc di mezzo, ciao."

Sentivo una tensione fra i due, non conoscevo i loro rapporti, ma in un attimo Charles portò una mano dietro la mia schiena, sorridendomi.
Per un attimo mi sentii una di quelle protagoniste dei romanzi teen, quelle ragazze non troppo belle, che hanno magari una situazione economica normale rispetto alla "nemica" però riesce a beccarsi il ragazzo più figo della scuola o della città.

"Se vuoi scusarci Siné senior, abbiamo un tavolo riservato."

Mentre Charles pronunciò "abbiamo" si voltò verso di me tenendomi ben stretta a lui attraverso la mano che aveva appoggiato prima sulla schiena e ora sul fianco.
Charlotte ci rivoltò un dolcissimo sorriso, uno di quelli che potevi usare prima di pugnalare alle spalle qualcuno, quello che pochi anni dopo successe, ma non ci badai tanto e seguì Charles fino al ristorante.

"Non sapevo conoscessi Charlotte Sinè."

disse Charles, mentre finalmente ci eravamo accomodati al nostro tavolo.

"Charles non mi sono trasferita ieri a Montecarlo, avevo un anno quando la mia famiglia si è stabilita qui."

risi nervosa, leggermente infastidita dal fatto che il primo discorso durante l'appuntamento fu proprio Charlotte.

"Hai ragione, che sbadato.
Allora, parliamo di altro mh?"

Il resto dell'appuntamento proseguì bene, parlammo a lungo e dopo pranzo decidemmo di entrare nel giardino giapponese per sederci ad osservare la natura.
Passammo l'intera giornata a schizzarci con l'acqua del laghetto e a scherzare, mi sentivo bene, mi sentivo viva e i suoi occhi blu potevano analizzarmi l'anima.
Per la prima volta mi sentì dentro il film che tanto immaginava la me del passato, quella che guardava High School Musical e sognava un amore speciale, dolce e unico.

"Mi sono divertito oggi."

Mi sussurrò Charles davanti alla porta di casa mia.

"Anche io Charles."

Sorrisi, prima di spostargli il ciuffo da davanti al volto.
Di nuovo i suoi occhi blu si agganciarono ai miei e sentì le farfalle allo stomaco farsi sempre più vive, insieme al pallore sulle guance.
Si stava avvicinando e spostai lo sguardo sulle sue labbra, mentre continuavo a sorridergli.
Non avevo mai baciato nessuno, ma essendo ancora al primo appuntamento decisi di andare con molta calma e spostai il viso proprio al ultimo facendo in modo che Charles mi baciasse la guancia.
Charles era trasparente, potevi capire benissimo cosa provasse dall'espressione del suo viso e potevo vedere che era deluso dalla situazione e mi dispiaceva davvero tanto ma non volevo regalargli la soddisfazione di baciarmi al primo appuntamento.

"Sei un pilota no? Allora vinci e torna a prenderti il tuo bacio."

Sussurrai contro al suo orecchio, vedendo poi uno scintillio nei suoi occhi blu aveva uno sguardo pronto per la sfida per correre quella gara e vincerla per baciarmi e il mio cuore stava davvero battendo come un martello impazzito.

"Certo che lo farò, anzi vedrai quanto dovrai baciarmi in futuro."

Nonostante la piccola risata ero visibilmente triste perché per i prossimi tre giorni lui doveva partire e gareggiare e non potevo seguirlo e sostenerlo perché dovevo studiare e seguire la scuola e poi i miei ancora non sapevano di Charles.

"Cos'hai?"

Accidenti al mio mostrare le emozioni.
Soffiai una risata, scuotendo il capo velocemente prima di unire la fronte alla sua.

"Mi mancherai, tutto qui.
Fai il bravo, usa il cuore ma usa anche la testa."

Sussurrai indicandogli prima il petto e poi la fronte.
Lui tentò di nuovo di baciarmi ma mi baciò due volte la guancia sospirando frustrato da quella situazione, abbracciandomi forte per salutarmi l'ultima volta prima di sparire tra le strade di Montecarlo.

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"DIO E NON L'HAI BACIATO?"

chiese Suzy scioccata, ma la capivo Charles è irresistibile e mi pentii subito appena lo vidi andare via del bacio mancato.

"Suzy ha fatto bene, se dai tutto quello che vuole ad un ragazzo lui poi se ne approfitta!!
Charles così oltre ad essere motivato per la gara ha un pretesto per vedere Giada di nuovo."

Eravamo in videochiamata ma in quel momento le uniche a discutere furono Suzy e Lea, mentre io guardavo da una ventina di minuti il messaggio che Charles mi aveva inviato 'mi manchi',
recitava e non riuscivo a smettere di sorridere.

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⏰ Last updated: May 19, 2020 ⏰

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You left a hole where my heart should be. | Charles & Giada |Where stories live. Discover now