198-Al palazzo

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"Stai bene?" Taehyung guardò Jungkook dallo specchietto retrovisore, lanciando una rapida occhiata e notando il rosso che macchiava le mani del suo amico.

"Mi sono solo tagliato un pochino haha. Starò bene." Il suo viso si contorse quando tamponò quella larga ferita con un paio di fazzoletti che trovò in macchina.

"Le infermiere a palazzo ti benderanno se ce ne sarà bisogno."

"Aspetta, perché stiamo andando a palazzo?" Jungkook si irrigidì, non voleva andarci, perché la sua presenza avrebbe condotto lì gli assassini, generando del caos in cui gli altri avrebbero potuto ferirsi. Jimin si sarebbe potuto far male e Jungkook non voleva questo. Non di nuovo.

"È il posto più sicuro. Non preoccuparti. L'ho detto a Hoseok ed è venuto fuori che Jimin è disposto ad ospitarti sotto la sua protezione." Taehyung sorrise.

"È stato davvero Jimin a dirlo? Non è più in ospedale? Suo padre ha il potere di decidere giusto? E ti assicuro che il re non vorrebbe ospitare l'uomo che ha quasi ucciso suo figlio." Jungkook sospirò.

Il maggiore roteò gli occhi, "Zitto. Starai a palazzo e verrai sorvegliato 24 ore su 24." Disse ponendo fine alla questione.

Jungkook si lasciò sprofondare nei sedili posteriori e fissò il vetro della macchina. Il silenzio calò e il maggiore godette di quella pace, lieto che Jungkook non si fosse messo a fare storie. La mente del minore cominciò a pensare a Jimin: voleva andarlo a trovare, voleva assicurarsi che stesse bene...Voleva solo vederlo.

Lo straziava il fatto che avesse realmente ferito il ragazzo che amava davvero tanto e una lacrima solitaria rigò la sua guancia. Mentre Taehyung guidava verso i cancelli del palazzo, Jungkook arrivò ad una conclusione: avrebbe dato a Jimin tutto se stesso. Anche se in quel momento era in pericolo e aveva bisogno di stare al sicuro, lui desiderava solo di servire Jimin, fino a quando non avrebbe riconquistato di nuovo la sua fiducia. Voleva semplicemente mostrare al principe quanto lo amasse.
Forse però, per concentrarsi appieno su ciò avrebbe prima dovuto affrontare i problemi di quel momento. Doveva capire come avrebbe fatto a far cadere la taglia che c'era sulla sua testa e per farlo, innanzitutto, avrebbe dovuto capire chi aveva imposto la taglia e perché.

Sweet Killer 2.0 [KOOKMIN/JIKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora