"Aury...diciamo che p-per farti sopravvivere Scott h-ha dovuto morderti e, a quanto ho capito, quando un lupo mannaro morde un angelo, esso diventa un demone..." Mi dice Stiles balbettando, probabilmente per l'espressione furiosa che ho in volto.
"E precisiamo che non sei un semplice demone ma un segugio demoniaco" dice Deaton.
"C-che cosa!?!?" Urlò visibilmente arrabbiata.
Scendo dal tavolo di metallo su cui ero precedentemente seduta e, presa dalla rabbia, mi scagliò contro Scott. Prima che potessi colpirlo però sentii delle braccia fermarmi, ci misi poco a capire che era Stiles. Non volendo colpire pure lui, visto che non sarebbe guarito facilmente come Scott, non mi opposi a quelle braccia.
"Chi è stato?" Chiesi.
"Chi è stato a fare cosa?" Chiese Lydia
"Chi è stato a spararmi? Chi è che devo uccidere?"
"Aspetta, aspetta, aspetta. Tu non ucciderai NESSUNO. Al massimo lo torturi, cosa in cui ti potrei aiutare anche io... Ma ucciderlo no!" Mi disse Stiles con un espressione abbastanza inquietante in volto.
"Stiles!" Urlarono tutti insieme.
"Per me va bene" dissi con un sorrisino malefico.
"Aury..." Mi disse Scott.
Lo guardai, gli sorrisi e alzai gli occhi.
"Ok, ok. Ma adesso qualcuno mi riporti a casa. Ho bisogno di dormire, anche se non so quanto io ci possa riuscire..." dissi io.
"Tranquilla, ti portiamo io e Scott con Roscoe" disse Stiles, lo guardai interrogativa.
"Andiamo è la mia Jeep!" Mi disse sconvolto.
"Oh, capito"
Successivamente andammo tutti e tre verso la Jeep.
Dopo un po' che eravamo in macchina Stiles si fermò davanti alla casa di Scott.
"Ciao Stiles, ciao Aury" ci saluto'.
"Ciao Scott...scusa per prima... Non ero in me..." Dissi quando i sensi di colpa iniziarono ad invadermi.
"Tranquilla." Mi disse.
Quando arrivammo davanti alle nostre case Stiles mi disse:
" Come spiegherai ai tuoi genitori che hai un buco nella maglietta e che sei ricoperta di sangue?"
"I miei genitori non ci sono, sono via per lavoro... Poi comunque credo che capirebbero...essendo esseri sovrannaturali anche loro..."
"Oh, ok" mi disse.
Scesi dalla macchina, entrai in casa e andai verso camera mia, dove presi un pigiama (che consisteva in una maglietta della mia vecchia squadra di football e dei pantaloncini dell'adidas) e un intimo pulito.
Andai a farmi una doccia per pulirmi dal mio stesso sangue.
Finita la doccia andai a letto, però dopo mille volte che cercavo di addormentarmi, ci persi le speranze e decisi di andare alla finestra per vedere se Stiles stesse dormendo o meno.
Mi affacciai alla finestra e, con mia somma sorpresa vidi che anche lui era sveglio che guardava la mia finestra.
"Hey" gli dissi
"Hey" mi disse con un sorriso che mi scoglierebbe il cuore.Hola ragazze!
Nuovo capitolo!!!
Ammetto che in questo momento la ship è più su Colinsky, lo ammetto.
Xoxo🤍
Story girl🖤
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My Angel|| Stiles Stilinski and Scott McCall
Fanfictionangelo /àn·ge·lo/ sostantivo maschile Essere puramente spirituale ed intellettuale, di natura superiore all'umana, rappresentato dall'arte in forma corporea, di giovanile bellezza, con ali e tra raggi di luce; messo celeste e ministro della potenza...