Luglio.

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04/07/2019

Oggi ho l'esame orale. Mi sveglio con questo tuo messaggio: "Amore so che ora tutto è caotico e ti innervosisce terribilmente ma il peggio è finito. La scuola non fa per te perché quei registri sono stati scritti per altri, tu sei uno spirito libero e creativo; i tuoi sogni ti stanno bene addosso, credo fermamente in te e spero diventerai chi vorrai. Bene o male che vada, ricordati che sarà solo la fine di un capitolo non troppo importante. Ti sentirai meglio, ti sentirai rinata. Anche se non sarò con te fisicamente, ti penserò tantissimo e ti manderò tutte le mie energie positive , te le meriti. Ti amo tanto stella mia e credo così tanto in te che non hai idea. Ti auguro un grande in bocca al lupo, sei forte." 

L'esame è andato bene: 20/20. Speravo di trovarti fuori dalla porta; un anno fa toccava a te e ti ho fatto una sorpresa con Elena, ti abbiamo accolta con un cartellone di congratulazioni e un mazzo di fiori. Fa niente.

D'estate ti si riempie il viso di lentiggini e sei bellissima.

10/07/2018

Ti ricordi quando mi hai detto che se avessi voluto fare la stagione avremmo trovato una soluzione? Ecco, mi sono aggrappata a questa ipotesi. Mi sono appena licenziata dal mio lavoro (avevo il contratto indeterminato, full time e una buona posizione) e stasera ricomincio a lavorare dove lavori anche tu. Non mi sembri troppo entusiasta. Io, invece, sono al settimo cielo: un'altra estate insieme, un sogno (No, Anna...hai fatto una cazzata). È un po' complicato: a casa tua ci sono spesso i tuoi genitori e i tuoi zii ed io cerco di arrangiarmi come posso: dormo da qualche nostra collega che mi ospita e nelle pause dormo in macchina (grondo di sudore ma l'ho scelto io). 

Litighiamo tantissimo, io non ho più fiducia nei tuoi confronti. Tu sei strana ed io sono paranoica. Ci scanniamo per poi rincorrerci. Respiro angoscia. Non sarei mai dovuta venire a fare la stagione, sto buttando benzina sul fuoco. 

In qualche modo, alla fine, facciamo sempre pace. Lavoriamo 10/12/14 ore al giorno, tutti i giorni, senza sosta. Siamo davvero stanche e nervose. Cerchiamo di ritagliarci degli attimi sereni. Io finisco il turno prima di te e preparo la cena; sul tavolo le candele e il vino non mancano mai. Tu mi prepari ogni giorno il pranzo perché io sono a lavoro, sei una bravissima cuoca. Persino andare a fare la spesa è un incubo: la mia macchina non ha nemmeno l'aria condizionata, il mio finestrino a manovella è rotto, siamo sempre piene di borse enormi e mentre saliamo le scale ci chiediamo "perché finiamo sempre così?". Poi ridiamo. É vero, ci ritroviamo sempre con enormi e pesantissime borse, a volte non riesco nemmeno a sollevarle e te ne fai carico tu, che sei invincibile. Siamo sempre scomode, sempre di fretta, ma non saremmo noi se non fossimo così. Ci chiediamo come sarebbe se fossimo ricche, se potessimo goderci un'estate senza fare tutta quella cazzo di fatica per due spiccioli. E mentre tu sproloqui io immagino, silenziosamente, il futuro che vorrei darti. Voglio fare tanti di quei soldi da non farti mancare nulla, voglio viziarti come se fossi Paris Hilton e, credimi, io arrivo sempre dove voglio (certo, non se mi lasci prima del tempo).

23/07/2019

Oggi ho l'esame di ammissione. Mi sono svegliata all'alba, ho indossato i pantaloni più eleganti che possiedo, le francesine nere e una camicia che ho stirato malissimo. Chissà se lo passerò. 

La mattina ho fatto l'esame scritto e prima dell'orale avevo qualche ora di pausa, così ho deciso di farmi un giro al centro commerciale con una mia compagna. Sono passata davanti alla gioielleria e ho pensato di prenderti un anello. Non cadeva nessuna particolare ricorrenza, volevo solo ricordarti che ti amo. Mi dispiace litigare così tanto.  Ho scelto l'anello più bello in esposizione: è oro e ha incastonate tre pietre Swarovski, è delicato, ti starà da Dio. La mia compagna ha detto che vorrebbe avere un ragazzo dolce quanto me. 

Amo quando mi chiami "кусочек" (significa "pezzettino"), ha un suono così dolce. Mi chiami anche "енот" (procione, il mio animale preferito). C'è qualcosa che ti dico che ti fa impazzire? Io sono un po' frenata con te, non uso nomignoli troppo dolci, tendenzialmente ti chiamo per nome o "amore". Non ti bacio mai per prima, ho paura

Avrei voluto trattarti con più accuratezza; chissà quante volte ti ho fatta sentire trascurata. Ho un modo tutto mio di amare, ti chiedo scusa.


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