Cap. 1

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-Mamma!!! Mamma!!!

-tesoro corri!! Devi correre, andare via, io tornerò ma tu devi scappare!!

-no mamma non voglio lasciarti sola!!!

-io me la caverò, ma tu mettiti in salvo, ti prego.

E così quel venerdì pomeriggio, si vide una bambina correre via da una casa in fiamme, mentre la sua mamma, circondata, e ormai stanca di combattere, lanciava il suo ultimo grido alla figlia, prima di venir uccisa dai soldati.

Si era trattato di un terribile incidente, dicevano i media, un cortocircuito che aveva dato fuoco alla casa, una disgrazia, ma sapevo bene cosa realmente era successo. Non lo avevo mai detto a nessuno, per anni avevo cercato di convincermi che fosse stata solo la stupida immaginazione di una bambina, ma sapevo bene la verità;
La sapevo quando lo psicologo me l'aveva chiesto, la sapevo quando hanno cercato di interrogarmi al tribunale, per sapere come fossero andate le cose, la sapevo quando all'orfanotrofio gli altri bambini si raccontavano le loro storie. Ma cosa rispondevo io? - non me lo ricordo-.
E invece si che me lo ricordavo, lo sogno ogni notte da quel giorno. Eppure sono sempre rimasta in silenzio, perchè se avessi parlato, mi avrebbero presa per pazza, e di certo avrebbero preso seri provvedimenti con me.
Ma c'è un'altra cosa, una cosa ancora più segreta, che neanche quei soldati sanno, e che nessuno dovrà mai sapere.......
Che mentre uscivo da quella casa, nascosto nella mia tasca, ero riuscita a salvare un ultimo pezzetto di lei, un ciondolo, che teneva sempre con sé, e che in quegli ultimi secondi era riuscita a lanciarmi senza farsi vedere. Ero corsa via così, in preda alle lacrime, e con in tasca il tesoro più prezioso del mondo.
Era un ciondolo piccolo, aveva un diamante al centro, racchiuso da una gabbietta di ferro. Curioso il fatto che me lo avesse dato, credo sia per tenere un suo ricordo, ma sento in qualche modo che esista una ragione molto più profonda di questa; il modo in cui eravamo stati sorpresi da quei strani soldati durante il pranzo, non erano soldati americani, ma mamma pareva conoscerli, e non per buoni motivi. In quel momento avevo visto un soldato appiccare il fuoco, e il ciondolo di mamma brillare all'impazzata, poi lei mi aveva guardata, e aveva sorriso, un sorriso triste, malinconico, e mi aveva lanciato il ciondolo.
Mi alzai, e andai verso il bagno, se c'èra un posto che amavo di quell'orfanotrofio era proprio il bagno: era tranquillo e sempre vuoto (spacialmente quando bisognava nascondersi dalle attività della signora Peach), e andando al terzo gabinetto sulla destra, si poteva uscire da una piccola finestrella, e andare verso il parco. E così feci quel giorno,mi misi in piedi sul gabinetto e cominciai a forzare la finestra con la mia infallibile penna. Ma mentre stavo per catapultarmi fuori, una voce inaspettata mi fece soprassare:
-Zoe sei qui?
Sorpresa caddi con un tonfo sul prato, poco ci mancava che mi rompessi l'osso del collo. Mi alzai con cautela, e all'improvviso sentii qualcosa rompersi sotto di me.
Oh no!!!! Ti prego fa che la collana stia bene!!!! Signore fa che stia bene!!!

-Zoe?! Sei tu??

Oh no la signora Peach!! Se mi avesse vista sarebbe successo un disastro, e di sicuro non avrei più rivisto il sole!! Era una donna buona, ma guai a infrangere la più piccola regoletta, che ti ritrovavi subito a lavare i piatti di tutto l'orfanotrofio per mesi! Mi allontanati dalla finestra, stando attenta a non fare il minimo rumore che potesse insospettirla, girai l'angolo a sinistra, poi salii sulla scala che dava al tetto, tutto dritto, si scende giù saltando su un albero vicino, si scavalca la siepe ed eccoci arrivati. Ormai ricordavo la strada a memoria, la prima volta fu per scappare da un infuriato signor Brown dopo che avevo fatto cadere la sua preziosa collezione di ceramiche giapponesi, che era andata subito in frantumi. Potete immaginare la sua rabbia, ma almeno quell'incidente mi aveva fatto trovare questo posto fantastico, e solo per me.


Angolino autrice:
Ciao a tutti, questo è il primo capitolo della mia storia. Sò che è un po' breve, ma non riesco a scrivere molto. Spero continuerete a leggere, aggiornerò la storia spesso, per compensare i miei piccoli capitoli. Se avete consigli datemeli, buona lettura❤️😘

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