Tancredi's POV
La sera trascorre tranquilla, con Gian che cerca di tirarmi su il morale e io che rido alle sue battute.
Io vado a dormire più presto del solito perché la brutta giornata mi ha distrutto, quando sto per addormentarmi ripenso alle parole di mio padre : "non è finita qui, al tuo fidanzato di merda ci penserò io!"
Bah, non ci darei troppo peso, la gente è brava a parlare, ma fare quel che si dice è una qualità di pochi.
Vengo svegliato da Gian che mi urla nelle orecchie. Apro gli occhi di scatto pensando che sia giorno, che abbia dormito troppo e che stiamo perdendo il treno per Milano, ma quando guardo fuori dalla tempesta noto con stupore che è ancora buio.
Tanc: perché cazzo mi hai svegliato, deficente!
Mi strofino gli occhi, poi lo guardo meglio in faccia....
È preoccupato.Tanc: ehy, che hai?
Gian: è difficile da spiegare, ma dobbiamo andare in ospedale, è urgente.
E li capisco tutto, immagino che centri con Lele e con il suo problema.
Immagino che cosa gli sia successo, ma mi auguro vivamente di sbagliare.Tanc: cos'è successo a Lele?!
Non parla, non mi guarda neanche.
Tanc: COSA CAZZO È SUCCESSO GIAN!!!!??
Ho le lacrime agli occhi, lui se ne accorge e si decide a parlare.
Gian: Tanc, vedi.... Ho appena scoperto che Lele è autolesionista....
Lui continua a parlare, ma io non lo ascolto.
Le mie preoccupazioni erano fondate.
Non sa che lo sapevo già e che avevo promesso di non rivelarlo a nessuno.
Aveva fatto una promessa cazzo, non l'ha rispettata.Interrompo Gian alzandomi dal letto e cambiandomi i vestiti.
Gian mi segue a ruota e prendiamo l'autobus per andare in ospedale, intanto approfitto per dirgli che lo sapevo già....
Gli racconto tutto.Tanc: Diego sa?
Piango ancora.
Gian: si....
Intanto arriviamo, scendiamo in fretta e ci avviamo verso l'entrata, ho il cuore in gola.
Chiediamo informazioni su dove è ricoverato il mio ragazzo e finalmente vediamo in fondo a una corsia Diego e la madre di Lele.
Non ci penso un attimo e salto in braccio a Diego, lui mi stringe forte e per un attimo mi sento a casa.
Mi siedo un attimo senza dir nulla, sua madre mi guarda in modo comprensivo.
Poi prendo coraggio e mi ritrovai davanti alla porta della sua stanza.
Metto la mano sulla maniglia della porta e ho un dejavu (non so se si scrive così 😅) :
La prima sera che passamo insieme, quella dove facemmo l'amore, quando dovevo entrare in stanza per dormire con lui provai la stessa sensazione: il cuore in gola.Non ci penso due volte e entro....
Spazio me.
Anche oggi vi lascio con l'ansia!!😂 🍓🍓😍❤️
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Fanfic" ogni ogni volta che mi guardava... Mi perdevo un po di più..." E ora?