Capitolo 13

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Tancredi's POV

Non ci penso due volte ed entro.

Lele è su un lettino, le braccia sono coperte dalla felpa, non di vedono.

Ci metto un po per capire che è cosciente, quando mi vede una lacrima gli riga il volto.
Mi avvicina e lo abbraccio. Sto male, quasi più di lui, vorrei dirgli tante cose: che è uno stronzo, che mi aveva promesso e che lo amo ma l'unica cosa che riesco a dir è :

Tanc: ma che cazzo fai?...

Lele: scusa, scusami tanto, non volevo, non volevo arrivare a questo, a trovarmi in un lettino d'ospedale.

Tanc: no, non volevi ma ci sei riuscito.

Il mio tono sta cambiando, da preoccupato, quasi malinconico a incazzato.
E lui se ne accorge, continua a piangere.

Lele: scusa non lo farò più, veramente questa volta....

Tanc: veramente questa volta?

Lele: s-si....

Tanc: lo faccio per te e per me, per la nostra relazione. Ok?

Lele: ok.

E mi sorride. Dopo due giorni mi sorride e sorrido anche io.

Lo bacio, chiedo accesso alla sua bocca picchiettando la mia lingua contro i suoi denti e senza molta sorpresa me lo concede.

Stringo la sua mano nella mia e lo bacio, sembra che il tempo si fermi, e per un attimo mi chiedo se si sia fermato veramente.

Poi però mi ricordo perché siamo lì e non nel nostro letto a fare l'amore...

Tanc: posso vedere le braccia?

Lele's POV

No ti prego, perché rovinare il momento?

Lele: ne sei proprio sicuro?

Tanc: per favore....

Lele:....

Stacco la mia mano dalla sua, tiro su la manica e scostò la benda che le ricopre.
Faccio un gremito di dolore, bruciano ancora.

Guardo Tanc, lui continua a fissare i tagli.... Ci è rimasto male.

Lele: scusa....

Tanc: è passata.

Gli accarezzo i capelli e lo abbraccio.

Lele: grazie...

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