| 4 |

422 33 6
                                    

Attenzione! Questo capitolo contiene "scene spinte", volevo solo avvertirvi.

"Dovresti reagire, tentare di bloccarmi, non startene lì impalato!"

Izuku's pov

Piangevo a dirotto, a tal punto che gli occhi mi facevano male, e mi bruciavano ogni volta che li sbattevo.
Non volevo scappare.
In quella stanza io non ero l'Hero numero uno, che non teme mai nulla e combatte il male con un sorriso, non ero nemmeno degno di essere chiamato Hero.
Ero solo lo stupido ed inutile Deku.

Bakugou: "Smettila di parlare a vanvera, tu mi ami, e non puoi negarlo."

Kacchan aveva ragione, io lo amavo ancora, dopo tutto quello che era successo, quello che lui aveva fatto, io non ho mai smesso di pensargli.
Ogni sera, prima di addormentarmi, chiudevo gli occhi e pensavo a lui, ai suoi baci, ai suoi vestiti sul pavimento di camera mia, mentre il suo profumo dolciastro intossicava il mio letto.
Era successo solo una volta, e solo Dio sa quanto pagherei per rivivere quel momento con Kacchan di nuovo.
Sorrisi debolmente, guardando negli occhi il ragazzo di fronte a me.

Izuku: "Anche tu mi ami ancora, Kacch-"
Bakugou: "Pft, che domande, certo che no."

Abbassai lo sguardo, la sua risposta era scontata, naturalmente non lo avrebbe mai ammesso.
Sospirai, poi spostai lo sguardo un po'più in su, volevo guardare Kacchan di nuovo negli occhi, ma la mia attenzione fu attirata dai suoi pantaloni, e dall'erezione che li aveva resi stretti, fin troppo stretti.

Izuku: "Umh, K-"
Bakugou: "INSOMMA CHE DIAMINE VUOI?!"

Nella sua voce era presente un tono diverso dal solito, che mi fece ribollire il sangue nelle vene.
Deglutii, il mio sguardo continuava a cambiare direzione, ero imbarazzato.
Dai pantaloni ai suoi occhi, poi dagli occhi finivano per terra, infine di nuovo sui pantaloni.

Fine pov

Il biondo era consapevole del suo "problemino", ma decise di non darci peso, finché anche Izuku non se ne accorse.

Bakugou: "Va bene, l'hai voluto tu."
Izuku: "A-aspetta, che vuoi..."

Katsuki si spostò dietro il ragazzo seduto sulla sedia, slegandolo e facendolo inginocchiare di fronte a lui.

Izuku: "K-Kacchan, senti, pos-"
Bakugou: "La tua voce è irritante, smettila di parlare."
Izuku: "Ma Kacchan, c-"
Bakugou: "Anzi, visto che ti piace tanto parlare, perché non usi quella tua bella bocca per qualcos'altro?"

Bakugou ghignò, abbassandosi così che potesse guardare Izuku negli occhi.
Gli accarezzò una guancia, Izuku si sentì come a casa, tenuto da quella mano calda e apparentemente accogliente, che poi si posò sulla sua nuca.
Bakugou si alzò, slacciandosi la cintura.

Izuku: "K-K-Kacchan, aspetta..."
Bakugou: "Che vuoi ora?"
Izuku: "Tu lo fai... Per umiliarmi, o perché ti p-piaccio...?"

Bakugou non rispose.
Non voleva, e non sapeva, come dirgli che in verità lo amava ancora, che non aveva mai smesso di pensare a lui, ed il vero motivo del perché fosse diventato un Villain.
No, non poteva farlo, non poteva dirglielo.
Izuku lo avrebbe odiato per sempre, o almeno, questo è quello che pensava Katsuki.

Chi amerebbe mai uno che diventa un Villain perché non erano abbastanza le attenzioni che riceveva da Hero?

Bakugou era stanco di vivere all'ombra di Deku, il numero uno.
E decise che se il nome di Ground Zero non sarebbe stato in prima classifica tra gli Hero, lo sarebbe stato tra i Villain.
Il biondo rimase in silenzio, poi aprì la patina dei pantaloni, continuando a guardare il ragazzi dai capelli verdi di fronte a lui.
Izuku lo voleva, più di qualsiasi altra cosa, ma voleva anche che ci fosse un sentimento sincero, tra di loro.

Izuku: "No."
Bakugou: "Cosa vuol dire "no"? Non ti ho chiesto se lo volevi o meno!"

Izuku si alzò, guardando Bakugou dritto negli occhi.
Bakugou odiava quando qualcuno si rifiutava di fare ciò che lui imponeva, e questo Midoriya lo sapeva bene.

Izuku: "Non voglio."

Bakugou lo prese per il collo, prima di buttarlo per terra.

Bakugou: "Stai lì, muoviti e ti ammazzo."

Katsuki uscì dalla stanza, lasciando l'Hero libero, senza nessuno che lo controllasse.
Avrebbe potuto benissimo scappare, ma non voleva.
Si alzò e si risedette sulla sedia, portandosi le ginocchia al petto, si sfiorò il collo, dove era presente il segno rosso della mano del biondo.
Izuku deglutii, spaventato.
Se lui sapeva come far arrabbiare Bakugou, anche Katsuki sapeva come farlo arrabbiare.

Bakugou tornò in stanza, aveva in mano un coltellino.
Uno di quelli piccoli, lui li usava spesso come portachiavi, ma stavolta avevano uno scopo diverso e ben preciso.

Bakugou: "Deku, la mano."

Izuku non rispose, rimase immobile.
Lo stava sfidando, e dentro di sé stava ridendo come un bambino il giorno del suo compleanno.
Sapeva cosa stava per succedere.

Bakugou: "Deku, la mano."

Ripeté Katsuki, allungando la propria mano verso quella dell'Hero, prendendola con forza.
Prese il coltellino e gli fece un segno ad "X", poi, ghignando, guardò Midoriya, che si mordeva le labbra.

Bakugou: "So quanto ti piace, masochista del cazzo."

Izuku arrossì violentemente, chinando la testa.
Bakugou rise, compiaciuto, e allontanò lentamente il coltellino dalla pelle lacerata di Izuku.
Solo Bakugou sapeva questo suo piccolo segreto, e solo Bakugou sapeva come farlo sentire in quel modo, i punti deboli di Izuku erano diventati i suoi preferiti: collo, labbra, interno coscia...

Izuku: "Perché lo hai tolto?"

Midoriya trovò abbastanza fiato per parlare, tra un gemito e un altro.

Bakugou: "Se vuoi che lo faccia di nuovo..."

Katsuki si avvicinò al suo orecchio, mordendogli il lobo, Izuku si morse il labbro violentemente.

Bakugou: "...dovrai chiedermelo come si deve, Deku."

spazio autrice

Hello!
Mi sono accorta ora che al posto di scrivere "autrice" scrivevo "autorice" per colpa del correttore.🤦‍♀️
In verità questo capitolo non è completamente NSWF, ma per essere sicura ho messo l'avviso comunque 👀

PlaylandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora