Primo mese del terzo anno delle medie...
Bakugou era appena uscito da casa sua e, lentamente, si stava dirigendo verso la propria scuola.
Era stanco, aveva appena finito di urlare contro sua madre, e aveva bisogno di scaricare tutto lo stress che provava su qualcosa, o meglio, qualcuno.
Era già successo altre volte, Katsuki arrivava a scuola, vedeva Midoriya seduto su una panchina e gli faceva segno di seguirlo, lui andava dietro la grande struttura e, dopo pochi minuti, Izuku arrivava già tremante, sapeva cosa gli aspettava e non poteva fare nulla per fermarlo.
Si limitava a subire, non riusciva nemmeno a parlare dal quanto tremava, aveva paura che il ragazzo potesse fargli del male.
Bakugou arrivò a scuola, vide Izuku starsene da solo appoggiato ad un albero con quel suo quaderno degli appunti sugli Heroes, si avvicinò a lui e gli sussurrò nell'orecchio.Bakugou: "Andiamo."
La sua voce era calma, ma allo stesso tempo dominante, voleva far capire al ragazzo chi comandava fra i due, anche se la cosa era abbastanza ovvia.
Izuku guardò in basso, per poi seguire Bakugou dietro la scuola.
Chiuse gli occhi, terrorizzato, mentre Katsuki lo spinse contro il muro, avvicinando le sue labbra al suo collo per poi morderlo.
Midoriya lasciò alcuni gemiti sfuggire dalla sua bocca, anche se sapeva che Bakugou lo faceva solo per sfogarsi, in fondo gli piaceva sentire i suoi denti affondare nella sua pelle.
Il biondo spostò la sua mano sulla bocca del più piccolo, ammutolendo quei piccoli versi che uscivano dalle sue labbra.Bakugou: "Taci, vuoi che ci scoprano?!"
Izuku abbassò lo sguardo e si morse le labbra, cercando di trattenere più gemini che poteva.
Katsuki rimosse la mano dalla bocca, per poi spostarle entrambe sui fianchi di Midoriya, portando il suo bacino più vicino al suo.
Continuò a lasciare una scia di baci e morsi lungo il suo collo, gli allargò leggermente l'uniforme, esponendo così gran parte del suo braccio.
Bakugou iniziò a stuzzicare Izuku sulla spalla, succhiando e mordendo la pelle candida, lasciando così parecchi succhiotti.
Izuku non ce la faceva più, non poteva di certo continuare a subire, anche se alla fine, non era per niente male la sensazione che il biondo gli faceva provare, ma sapere che non c'era nessun sentimento dietro tutto ciò lo faceva stare male, doveva fare qualcosa.Izuku: "B-basta..."
Bakugou: "Come scusa?"
Izuku: "Basta K-Kacchan, non sono una specie di giocattolo..."Appena sentì quelle parole uscire dalle soffici labbra del più piccolo, Bakugou smise di succhiare la sua spalla, prendendo Izuku per il colletto dell'uniforme e avvicinando la sua bocca a quella del ragazzo dai capelli verdi.
Bakugou: "Ripetilo."
Midoriya guardò in basso, subito si pentì di quello che aveva detto.
Non era spaventato, avrebbe potuto benissimo ripeterlo, ma non voleva di sua spontanea volontà.
In fondo, ad Izuku piaceva essere dominato dal biondo, ma non poteva lasciarglielo scoprire.Bakugou: "Ho detto: ripetilo."
Il più piccolo fece di "no" con la testa, mordendosi il labbro per trattenere le poche lacrime che gli imperlavano gli occhi.
Bakugou tirò un pugno al muro di fianco alla testa di Izuku, sapeva che il più piccolo non avrebbe mai ripetuto quello che aveva detto prima, "basta", ma a Katsuki in fondo piaceva l'idea di un Deku ribelle.
Il biondo ghignò, si leccò le labbra come un bambino che vede la madre tornare a casa con un sacchetto pieno di dolci, Bakugou spostò il suo sguardo sulle le labbra di Izuku, adorava il loro sapore, e voleva sentirlo sempre di più impresso sulle proprie labbra.Izuku: "S-scusa, scusa Kacchan, n-non v-"
Le parole tremanti di Izuku vennero interrotte dal biondo, che si fiondò sulle sue labbra, assaporandole per bene.
Sta volta, Midoriya gemette di proposito, come se volesse che il biondo si arrabbiasse.
Bakugou, appena sentì i deboli versi che gemeva Izuku, non seppe più resistere, ed iniziò a premere la sua lingua contro il labbro inferiore del più piccolo, come se stesse chiedendo di poter entrare nella sua calda ed umida bocca.
Il più piccolo acconsentì la richiesta del biondo, separando un po' le proprie labbra l'una dall'altra.
La lingua di Katsuki iniziò a muoversi lentamente e con movimenti delicati all'interno della sua bocca, mentre il ragazzo spingeva il suo petto contro quello del biondo.
Midoriya gemette il nomignolo dell'amico, mentre lentamente, spostò le sue mani verso il collo del più alto, allacciandole per avvicinarlo a lui.
Katsuki si separò dal bacio, guardò Izuku negli occhi, un filo della loro saliva mischiata che collegava le loro labbra.
Midoriya guardò in basso, portandosi le mani allo stomaco e stringendolo forte, si sentiva male ogni volta che Katsuki finiva la sua tortura.
Non perché non gli piacesse, anzi, la pancia gli bruciava perché il desiderio di essere solo del biondo cresceva nel suo petto, gli faceva provare una delle sensazioni peggiori che Izuku avesse mai provato in vita sua.
Il biondo si guardò attorno, sbuffò e prese il più piccolo per il braccio.Bakugou: "Oggi saltiamo scuola, vieni."
Improvvisamente, Izuku sentì il proprio petto riscaldarsi, sorrise delicatamente e seguì il ragazzo fuori scuola.
Bakugou continuò a trascinarlo per il braccio, fino a tornare a casa sua.
Il volto di Midoriya si dipinse di blu, se prima gli faceva male il petto perché il biondo aveva smesso di baciarlo, ora gli faceva male perché era terrorizzato dall'idea che Katsuki potesse andare un po' troppo oltre.Bakugou: "I miei non sono a casa."
Disse Katsuki, prima di aprire la porta e tenerla aperta per Izuku che, appena fece un passo davanti a sé, sentì la mano del ragazzo colpirgli con forza il fondoschiena, cosa che lo fece sobbalzare, sorpreso e spaventato, mentre emise un suono simile ad uno squittio, che fece ridere il biondo.
Una volta che entrambi entrarono in casa sua, Katsuki si guardò in torno, sapeva che sua madre e suo padre erano già al lavoro a quell'ora ma voleva comunque esserne certo.
Lui e Midoriya salirono le scale, camminando lentamente verso camera sua.
Bakugou spinse il ragazzo sul letto, Izuku serrò gli occhi, sempre più spaventato, mentre il più alto si spostò delicatamente sopra di lui, sostenendosi con le sue possenti braccia.Bakugou: "Deku, non sei felice?"
Disse Bakugou, ghignando mentre si leccava le labbra.
Izuku non rispose, spostando però il suo sguardo dalle sue braccia fino ai suoi occhi color rubino.Bakugou: "Ho finalmente trovato un'utilità per i senzaquirk come te, Deku, servire quelli che saranno i futuri veri Hero, quelli come me."
✿ spazio autrice ✿
Hello!
Scusate tanto per l'attesa!
Ho avuto parecchi problemi a scrivere questo capitolo, però finalmente eccolo qui!
Ora vado a dormire :D
Byeee