1 Aprile 2020

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1 aprile 2020

Caro Fabrizio
È da un po’ che non ti scrivo. Le cose sembravano andar bene. Ci siamo sentiti tutti i giorni e pensavo che ce l’avrei fatta ma oggi è successa una cosa che mi ha spezzato il cuore.

Mi hanno chiamato i bambini.
Non me lo aspettavo per vari motivi, uno tra questi è che sono con Giada e pensavo mi chiamassero solo con te.

Ho accettato la videochiamata col sorriso ma mi sono ritrovato davanti Anita che piangeva. Anita che urlava il mio nome.

Sai come mi sono sentito? Male.

Vedere Anita in quel modo mi ha fatto capire quanti sacrifici, anche stando a casa, stiamo facendo.

Sono stato lì come un cretino a fissarla senza riuscire a dire nulla, con le lacrime che scorrevano lungo le guance. Tiravo su col naso come un bambino e mi sono sentito perso per un attimo.

La scena a dir la verità è stata anche un po' comica.
Immagina Anita che piange, io che piango e Giada dietro disperata che mi dice di smetterla perché stavo peggiorando la situazione.

Libero invece se ne stava da parte. Non era felice, ma nemmeno disperato.
Forse rassegnato. Forse la situazione l’ha capita bene e sa che è per il nostro bene. È un bambino maturo. Così intelligente ma dietro quello sguardo da duro ho visto tutta la sua fragilità.

Siamo stati quasi due ore in videochiamata, ecco perché non rispondevo ai tuoi messaggi... (insistenti e lasciati dire che sei un cretino.  Poi ne parliamo!) e Libero mi ha detto che ha troppi compiti. Non ne può più, non ha tempo per giocare alla play, anche se gli piacerebbe di più correre all’aria aperta dietro un pallone, fare qualunque cosa ma non i compiti.

Abbiamo giocato a Mary Poppins in web.
La piccola regina era ovviamente Mary Poppins, per l’occasione ha anche indossato un grazioso cappello bianco con i fiorellini.
Libero è stato costretto a fare lo spazzacamino mentre io ero George Banks, il capo di Mary Poppins come ha detto Anita.

Abbiamo cantato, riso, giocato…fatto magie e a proposito di magia, la piccola è davvero testarda. Non si arrende facilmente e sinceramente l'ammiro molto anche se ha rischiato di farmi piangere ancora.

Ha provato a tele trasportarmi lì da lei e appena si è resa conto che non poteva riuscirci ha ricominciato a piangere.
Ma questa volta ci ha pensato Libero. Ha subito preso il play-doh e cominciato a fare gelati per tutti…pistacchio e cioccolato per me. Era ottimo devo dire anche se un commento di Anita, che preferisco non scrivere, mi ha fatto cambiare idea sul cioccolato. Puoi immaginare il perché?

Brì i bambini mi mancano così come mi manchi tu.

Oggi è stato un pomeriggio speciale, uno di quei pomeriggi che mi ha fatto capire quanto ogni secondo della vita sia importante.

Hai presente quando Libero vuole giocare alla play e noi gli rispondiamo “dopo" perché abbiamo da fare?
O quando Anita vuole giocare con le bambole e noi rimandiamo sempre perché quel gioco, diciamoci la verità, poco ci piace?

Ecco, ora darei di tutto per mettere un diadema in testa e bere tè finto tra una partita di fifa e fortnite.

Darei di tutto pur di poter rivivere questi momenti, giorno dopo giorno, minuto dopo minuto, secondo dopo secondo.

Ho paura. Sono sincero. Più volte te l'ho detto e te lo ripeto. Sono spaventato. Qui, da solo, a Milano. I miei pensieri cominciano a farsi sentire e di far musica non sempre ho voglia.

Sto scrivendo. Non solo queste lettere sconclusionate, no.

Un diario dei pensieri. Chissà un giorno potrebbero diventare canzoni o potrebbero essere solo pagine scritte di un quaderno qualsiasi.
Non so.

Mi sento meglio mentre ti scrivo. Ne avevo bisogno.

Come ti ho detto l'altro giorno, io resisto. Resisto con tanta forza anche se a volte mi sento debole. Sembro un cretino. Mi rileggo e mi sento ridicolo. Ci sono persone che soffrono davvero e io mi lamento per la lontananza dal mio ragazzo. Una lontananza che presto sarà colmata mentre molte famiglie non potranno mai più riabbracciare i loro cari. Cari che se ne sono andati soffrendo, da soli, senza le persone amate accanto. Cari a cui nemmeno un funerale dignitoso è stato concesso.
Mi sto lamentando, nonostante io abbia tutto.
Tutto tranne la pazienza di poter sopportare per troppo tempo ancora la vostra lontananza.

Che stupido, vero?

Ma Fabrizio che ci posso fare?
Io ho bisogno di voi. Voi mi avete salvato. Voi mi salvate tutti i giorni.
Voi siete quella felicità che ho sempre pensato di non meritare…e ora mi sembra che la vita me la voglia portare via.

Che egoista che sono.

Ancora una volta penso a me stesso. Forse perché non l'ho mai fatto e ora sono arrabbiato. Triste. Deluso.
Sembro un bambino che non ha potuto avere il suo giocattolo preferito e fa capricci. Perché questa è l’unica cosa che mi rimane da fare… Scusa, non volevo. Forse pecco anche a parlare così.

Ma sai cosa ti dico?
Resisto per i bambini, resisto per te, per la famiglia, per me, per tutti e farò di tutti per aiutare chi ne ha bisogno, non c'è tempo per l'egoismo ma solo per l'altruismo!

Hai visto che bel gesto ha fatto l’Albania per l’Italia? Così orgoglioso delle mie due terre che si abbracciano e si aiutano in un momento così tragico. Voglio far parte anche io di questo aiuto. DEVO e lo farò!

Fabrizio resistiamo perché ESISTIAMO, esistiamo perché RESISTIAMO!

Ricordiamolo sempre. È l'unico modo di farci forza, giorno dopo giorno!
Non vedo l’ora di potervi stringere tra le mie braccia.

Con affetto
Ermal

p.s.-> sì, era un orgasmo dovuto al mio porno preferito, la musica. Non ti montare la testa, non ti stavo pensando…forse!

p.p.s. sei un cretino!
Io mi vendicherò e la vendetta sarà lunga e dolorosa. Quando meno te lo aspetti sarai vittima dello scherzo più grande che sia mai esistito e finiremo su tutte le reti pubbliche e io godrò come un riccio nato da poche ore! Non ci credo che l'ho scritto davvero ma hai capito, no? Preparati, hai dichiarato guerra alla persona sbagliata!


_thisisems time:

Rieccomi con un'altra lettera.
Come al solito vi chiedo di leggere queste lettere con gli occhi del sentimento. Immaginate voi stessi a scrivere cose sconclusionate e senza senso per qualcuno che vi manca davvero. Non importa la forma, non importa il contenuto, non importano le frasi fatte o la filosofia dietro un pensiero, no. Sono lettere dettate dal cuore, dove la testa c'entra ben poco.

Ecco in questa lettera sono io, ieri con la mia nipotina

Abbiamo pianto, giocato e pianto ancora.
Mi manca e non ce la faccio più.
Ma resistiamo perchè dopo sarà ancora più bello!

Stellinate e commentate
se vi è piaciuta

-A PRESTO

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 02, 2020 ⏰

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