Capitolo 1

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"E la giornata sta per incominciare."

Sospirò Albus a quel punto non appena lui e suo marito Scorpius arrivarono al San Mungo esattamente dove i due stavano lavorando da cinque anni il primo come Psicomago, nel mentre il secondo era un Medimago.

"Eh già." Continuò allora il giovane Malfoy per poi fargli un dolce sorriso. "Ma prova a pensare che questa sera quando torneremo a casa faremo una cenetta a lume di candela e ci rilasseremo!"

Albus sorrise felice. "Non vedo l'ora!"

"Anche io!"

Dopo quelle parole i due uomini ormai ventottenni si diedero un bacio a fior di labbra che di casto non aveva proprio niente.

All'improvviso però, i due uomini vennero interrotti dal tossicchiare di qualcuno che in quel momento si era avvicinato a loro.

"Scusatemi se vi interrompo."

In quell'istante Albus e Scorpius si voltarono verso quella persona vedendo che si tratta di Ron Weasley, lo zio di Albus.

"Oh, Ronnie." Disse il giovane con un sorriso. "Che cosa succede? Problemi in ospedale?"

Ron infatti era un Infermago del San Mungo.

"No, o almeno, non ancora." Rispose guardandoli con attenzione. "Vi ricordo che siete in un luogo pubblico e certi baci non poco casti, non andrebbero dati."

A quelle parole i due uomini scoppiarono a ridere e poi dopo essersi guardati per un attimo.

"D'accordo Ron arriviamo."

Detto questo i due giovani quindi si sorrisero per un lungo attimo e poi infine, seguirono il rosso che in quel momento sospirò: quella sarebbe stata una lunga giornata.

Nel frattempo, da un'altra parte della città, un corpo certamente muscoloso, ma rigido come una roccia era completamente abbracciato ad un altro corpo che in quel momento lo stava stringendo a se con gran forza.

"Amore calmati! Vedrai che tutto si sistemerà, mh?"

In quel momento Harry Potter, un uomo bellissimo e con una cicatrice a forma di saetta posizionata sulla fronte guardò con molta attenzione ed altrettanta comprensione il suo compagno, Draco Malfoy.

"Non credo sai?"

Sospirò a quel punto il biondo platino per poi asciugarsi le guance completamente bagnate a causa delle lacrime salate.

"Mio figlio non sa niente di me e come minimo quando verrà a conoscenza di tutta la verità, quando saprà il motivo per cui l'ho dovuto abbandonare mi guarderà schifato e soprattutto non mi crederà mai. Sono stato un vero disastro allora Harry, ma purtroppo non... non ho avuto altra scelta."

"Tesoro io lo so bene che cosa ti è successo e credimi se ti ho capito io fin da subito, a maggior ragione lo farà anche tuo figlio Scorpius."

"Vorrei tanto avere la tua sicurezza."

"Vedrai che andrà tutto bene amore mio, intesi? In ogni caso non sei da solo. Ci sono io con te e non ti abbandonerò per niente al mondo, chiaro?"

Dopo quelle parole, Draco lo strinse a se con forza ed Harry percependo il suo stato d'animo, disse: "Adesso ti siedi, ti rilassi e soprattutto ti calmati, intesi?"

"No. Non ci riesco Harry, io..." sospirò. "Non volevo tutto questo schifo!"

Ma che cosa era successo di tanto grave?

Perché Draco di punto in bianco era stato costretto ad abbandonare suo figlio? Che cosa poteva averlo spinto a compiere un gesto del genere?

"Adesso amore mio sai che cosa facciamo io e te?"

"Cosa?"

In quell'istante lo sguardo grigio metallizzato di Draco era estremamente triste, distrutto, confuso.

"Ce ne andiamo alle Terme dal nostro amico Neville! Abbiamo bisogno di rilassarci un po' tutti e due no? E quindi adesso prepariamo la nostra roba e sgomberiamo la mente da tutti i pensieri, mh?"

Dopo quelle parole, Draco osservò Harry e poi infine, alzandosi in piedi lo baciò con assoluta passione.

"Grazie. Ho proprio bisogno di tutto ciò, anche se ho sempre una paura terrificante."

A quel gesto e a quelle parole, Harry gli sorrise con dolcezza. "Sono sicuro che questa sera dopo alcune ore rilassanti, vedrai il tutto sotto una luce diversa."

Draco annuì.

"Andiamo?"

"Certo."

Drarry/Scorbus ~ Ritorna il passato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora